Chiesa cattolicaIl Papa in Indonesia: «La vostra identità è 'uniti nella diversità'»
SDA
4.9.2024 - 09:38
Papa Francesco nel Palazzo presidenziale di Giacarta ha tenuto un discorso alle autorità e alla società civile dell'Indonesia, nel quale ha sottolineato la realtà multiforme di popoli diversi uniti in una sola Nazione.
04.09.2024, 09:38
04.09.2024, 10:21
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«Si potrebbe quasi affermare che, come l'oceano è l'elemento naturale che unisce tutte le isole indonesiane, così il mutuo rispetto per le specifiche caratteristiche culturali, etniche, linguistiche e religiose di tutti i gruppi umani di cui si compone l'Indonesia è il tessuto connettivo indispensabile a rendere unito e fiero il popolo indonesiano», ha detto papa Francesco.
Ha descritto l'Indonesia come «immenso arcipelago di migliaia e migliaia di isole bagnate dal mare che collega l'Asia all'Oceania».
«E questo è il vostro tesoro, la vostra ricchezza più grande»
«Il vostro motto nazionale 'Bhinneka tunggal ika' ('Uniti nelle diversità', letteralmente 'Molti, ma uno') manifesta bene questa realtà multiforme di popoli diversi saldamente uniti in una sola Nazione» ha proseguito il Pontefice.
Poi: «E inoltre mostra che, come la grande biodiversità presente in questo arcipelago è fonte di ricchezza e splendore, analogamente le differenze specifiche contribuiscono a formare un magnifico mosaico, nel quale ogni tessera è insostituibile elemento per comporre una grande opera originale e preziosa.»
«E questo è il vostro tesoro, la vostra ricchezza più grande».
Secondo Francesco, «l'armonia nel rispetto delle diversità si raggiunge quando ogni visione particolare tiene conto delle necessità comuni e quando ogni gruppo etnico e confessione religiosa agiscono in spirito di fraternità, perseguendo il nobile fine di servire il bene di tutti».
«La politica è la forma più alta di carità»
Per il Papa, in Indonesia, «questo saggio e delicato equilibrio, tra la molteplicità delle culture e delle differenti visioni ideologiche e le ragioni che cementano l'unità, va continuamente difeso da ogni sbilanciamento».
Si tratta di «un lavoro artigianale affidato a tutti, ma in maniera speciale all'azione svolta dalla politica, quando essa si pone come obiettivo l'armonia, l'equità, il rispetto dei diritti fondamentali dell'essere umano, uno sviluppo sostenibile, la solidarietà e il perseguimento della pace, sia all'interno della società sia con gli altri popoli e Nazioni», ha aggiunto: «diceva un saggio, 'la politica è la forma più alta di carità'».
«Per favorire una pacifica e costruttiva armonia, che assicuri la pace e unisca le forze per sconfiggere gli squilibri e le sacche di miseria, che ancora persistono in alcune zone del Paese, la Chiesa cattolica desidera incrementare il dialogo interreligioso», ha detto il Pontefice.
«Non facciamo proselitismo»
«Si potranno eliminare in questo modo i pregiudizi e far crescere un clima di rispetto e fiducia reciproca, indispensabile per affrontare le sfide comuni, tra le quali quella di contrastare l'estremismo e l'intolleranza, i quali – distorcendo la religione – tentano di imporsi servendosi dell'inganno e della violenza», ha aggiunto.
La Chiesa cattolica, ha detto ancora papa Francesco, «si pone al servizio del bene comune e desidera rafforzare la collaborazione con le istituzioni pubbliche e altri soggetti della società civile»
«Ma mai facendo proselitismo, mai, sempre rispettando le scelte altrui, per incoraggiare la formazione di un tessuto sociale più equilibrato e per assicurare una distribuzione più efficiente ed equa dell'assistenza sociale».