USA Hunter Biden fa causa a Giuliani per il laptop: «Violò la mia privacy»

Hunter Biden, il figlio del presidente, passa al contrattacco e intenta causa contro Rudy Giuliani e il suo ex avvocato Bob Costello, accusandoli di aver abusato dei dati del suo computer personale.

«Negli ultimi mesi e persino anni, le controparti hanno dedicato una straordinaria quantità di tempo ed energie alla ricerca, all'hackeraggio, alla manomissione, alla manipolazione, alla copia, alla diffusione dei dati che sono stati loro forniti, dati che sono stati presi o rubati», accusa Hunter, sostenendo che le loro azioni hanno violato la legge federale sulle frodi e gli abusi informatici e hanno causato «il totale annichilimento» della sua privacy digitale.

Nel 2020, Giuliani e altri sostenitori della candidatura per la rielezione di Donald Trump hanno pubblicizzato i dati che avevano ricevuto da un laptop che Hunter Biden apparentemente aveva lasciato in un negozio di riparazioni di computer a Wilmington, Delaware. Informazioni apparentemente compromettenti su vari fronti, compresi i suoi controversi affari all'estero e il presunto coinvolgimento del padre.

Negli atti della causa, Biden non ammette che il portatile fosse suo, ma riconosce che almeno «alcuni dei dati che le controparti hanno ottenuto, copiato e manomesso appartengono» a lui. Il figlio del presidente sostiene che i dati sono stati «manipolati, alterati e danneggiati prima di essere copiati e inviati» a Giuliani e Costello.

Nei giorni scorsi Hunter Biden aveva intentato causa anche contro l'Irs, accusando l'agenzia del fisco statunitense di aver violato i suoi diritti e la sua privacy di contribuente quando due agenti che indagavano su di lui hanno riferito al Congresso e ai giornalisti le loro preoccupazioni sul fatto che il caso non fosse stato perseguito adeguatamente.

SDA