Guerra in Ucraina Nuovi negoziati Mosca-Kiev martedì. La Cina pronta ad aiutare la Russia?

SDA/ Red.

14.3.2022

All'alba del diciannovesimo giorno di guerra, Zelensky si è detto pronto a continuare le trattative con la Russia e vorrebbe ottenere un incontro con Putin. I due leader hanno parlato al telefono con il premier israeilano Bennet. Si sono svolti nuovi negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev, i colloqui riprenderanno martedì. Sono stati aperti corridoi umanitari per l'evacuazione di civili da molte città, inclusa Mariupol. Le novità più importanti nel nostro live-ticker.

SDA/ Red.

L'essenziale in breve

  • Secondo gli Stati Uniti la Cina ha dato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell'invasione. Lo rivela il Financial Times.
  • Un giornalista britannico di Fox News è stato gravemente ferito vicino a Kiev.
  • Il primo ministro israeliano Bennett ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente russo Putin e uno con il presidente ucraino Zelensky.
  • Sono almeno 636 i civili ucraini uccisi dall'inizio dell'invasione russa, secondo un bilancio dell'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu.
  • Sono stati riaperti i corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili dalle città di Mariupol, Kiev, Chernihiv, Sumy e Kharkiv, grazie ad un cessate il fuoco temporaneo.
  • Si sono svolti i nuovi negoziati tra le delegazioni di Ucraina e Russia. I colloqui tra Kiev e Mosca riprenderanno domani, martedì.
  • Sono già quasi 4'000 i rifugiati ucraini registrati in Svizzera, secondo le cifre della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM).
  • La Croce Rossa ha lanciato un allarme per Mariupol, città che si trova in condizioni tragiche. 
  • Il presidente ucraino Zelensky vorrebbe incontrare il suo omologo russo Putin e si impegna a continuare le trattative con Mosca.
  • Secondo vari media internazionali la donna incinta della foto simbolo di Mariupol è morta, così come il suo bimbo.
  • Liveticker
    Nuovi contributi
  • Liveticker finito
  • 23h08

    Il nostro live-ticker sul diciannovesimo giorno di guerra in Ucraina è terminato

    Grazie per averci seguito. Riprenderemo martedì mattina.

  • 22h55

    Spagna blocca a Barcellona yacht russo da 140 milioni

    La Spagna ha «bloccato» a Barcellona uno yacht di 85 metri di lunghezza appartenente ad un oligarca russo dal valore di circa 140 milioni di dollari: è quanto ha reso noto il premier Pedro Sánchez. Il primo ministro spagnolo si è detto convinto che ci potranno essere più casi come questo. «Dobbiamo agire con fermezza contro Putin, il suo regime e gli oligarchi», ha affermato.

  • 22h45

    Sánchez, frenare Putin ora per evitare di peggio

    Per evitare «un qualcosa di irreversibile» ed evitare lo scenario di una terza guerra mondiale è importante «misurare le parole» e «frenare» adesso «le mire espansionistiche ed imperialiste» di Putin, perché «non sappiamo quale Paese potrebbe essere il successivo» a subire aggressioni: è quanto affermato dal premier spagnolo, Pedro Sánchez, in un'intervista concessa alla televisione La Sexta.

    Secondo quanto ha aggiunto, la Nato, e quindi la Spagna, non manderanno truppe in Ucraina, ma quanto sta avvenendo lì costituisce «un momento cruciale» per gli equilibri internazionali ed è necessario utilizzare la diplomazia per «fermare» una guerra «che nessuno vuole salvo una persona perché vede minacciato il proprio regime autoritario».

  • 22h35

    Docenti e studenti Università Mosca condannano guerra

    Una condanna dell'intervento militare russo in Ucraina è contenuta in una lettera firmata da 4'000 fra insegnanti, accademici, studenti, laureati e personale della prestigiosa Università statale «Lomonosov» di Mosca, la più antica della Russia.

    «Condanniamo categoricamente la guerra che il nostro Paese ha scatenato in Ucraina», si afferma nel documento fatto girare sul web, nonostante le minacce delle autorità. «La guerra è violenza, crudeltà, morte, perdita di persone care, impotenza e paura che non possono essere giustificate da nessun obiettivo...La guerra è l'atto più crudele di disumanizzazione», si legge nella lettera.

    «Esprimiamo – si legge nella lettera – il nostro sostegno al popolo ucraino, chiediamo alla leadership russa di cessare immediatamente il fuoco e di lasciare al più presto il territorio dello stato sovrano dell'Ucraina ponendo fine a questa guerra vergognosa. Chiediamo a tutti i cittadini russi che hanno a cuore il loro futuro di unirsi al movimento per la pace. Siamo contro la guerra! No war!».

  • 22h15

    Kamala Harris, impegno Usa a sicurezza alleati Nato

    Gli Stati Uniti sono impegnati alla sicurezza degli alleati della Nato. E' il messaggio inviato dal vice presidente americano Kamala Harris ai premier di Bulgari e Repubblica Ceca, Kiril Petkov e Petr Fiala, nel corso di una conversazione telefonica.

    «I leader hanno discusso degli sforzi degli Usa e dell'Ue per l'assistenza all'Ucraina e alla regione, inclusi quelli umanitari a chi fugge dalla violenza», afferma la Casa Bianca.

  • 22h01

    Macron chiamerà Putin tra poche ore

    Il presidente francese Emmanuel Macron ha manifestato l'intenzione di chiamare il presidente russo Vladimir Putin entro poche ore.

  • 21h45

    Corridoi umanitari, Lavrov sente ministro turco Cavusoglu

    Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha parlato al telefono con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu, raccomandando ad Ankara di fare appello a Kiev affinché non ostacoli il funzionamento dei corridoi umanitari in Ucraina.

    «I ministri degli esteri dei due Paesi hanno avuto un colloquio telefonico a seguito dei colloqui russo-turchi ad Antalya. La situazione che circonda l'Ucraina è stata discussa, in particolare, nel contesto dell'assistenza fornita dall'esercito russo nel ritorno in sicurezza dei cittadini turchi in patria», ha affermato il ministero degli Esteri russo.

    «Le controparti turche sono state anche convinte a fare appello alla parte ucraina per non ostruire i corridoi umanitari organizzati per l'evacuazione dei civili», ha aggiunto il ministero degli Esteri russo.

  • 21h30

    Cina, impegnati a promuovere negoziati per la pace

    La Cina è impegnata a promuovere i negoziati di pace per l'Ucraina. Lo afferma il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

  • 21h20

    Gli USA non escludono un totale embargo commerciale Russia

    Gli Stati Uniti non escludono un embargo commerciale totale della Russia per l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta Cnbc citando il vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo, secondo il quale fra le opzioni a disposizione c'è anche il blocco dell'accesso della Russia alle vie navigali internazionali.

  • 21h00

    «Mosca ha ampliato il target, Putin pensa all'occupazione»

    La Russia sta chiaramente ampliando i suoi target in Ucraina: Putin ha in mente l'occupazione del Paese. Lo dice il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che i russi continuano a essere frustrati dal non fare i progressi che credevano di poter fare. «Continuiamo a fornire all'Ucraina più aiuti possibili il più rapidamente possibile», mette in evidenza Kirby.

  • 20h55

    Il giornalista britannico ferito lavora per Fox News

    Il giornalista britannico rimasto gravemente ferito in Ucraina è un inviato di Fox News. Si tratta di Benjamin Hall, 39enne, ha annunciato la stessa emittente americana in un post sui social precisando che al momento «si hanno pochi dettagli» sull'accaduto. Secondo le prime informazioni Hall stava «raccogliendo informazioni vicino Kiev».

  • 20h50

    Anche Zelensky parla con Bennett

    Il presidente ucraino Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Bennett, che oggi ha parlato a lungo con il presidente russo Putin. Lo rende noto lo stesso Zelensky su Twitter. Sono state «convenute ulteriori azioni», aggiunge il presidente ucraino.

  • 20h45

    «La Russia non è responsabile per la morte del reporter»

    La Russia non è responsabile per la morte in Ucraina del giornalista USA Brent Renaud, perché l'area di Irpin dove è stato ucciso è controllata dalle truppe ucraine. Lo ha detto il rappresentante permanente russo all'Onu, Vassily Nebenzia, stando a quanto riferisce la Tass.

  • 20h20

    Casa Bianca, da Mosca nessun impegno in de-escalation

    «Non vediamo nessun impegno da parte di Vladimir Putin una de-escalation in Ucraina». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky in un briefing con la stampa rispondendo ad una domanda sui colloqui tra negoziatori russi e ucraini.

  • 20h15

    Russia, aumentano attacchi informatici, conseguenze penali

    ll regolatore russo dei media Roskomnadzor sta registrando un forte aumento del numero di attacchi informatici contro i sistemi informativi e le infrastrutture elettroniche del governo elettronico e ha avvertito i cittadini russi delle conseguenze penali di tali azioni. Lo riporta Interfax.

    «C'è stato un forte aumento del numero di attacchi informatici ai sistemi informativi e alle infrastrutture elettroniche del governo della Federazione Russa dal 24 febbraio. Per questi attacchi è stata usata una notevole capacità. Gli hacker stanno cercando di coinvolgere attivamente gli utenti russi in tali atti illegali», ha detto Roskomnadzor aggiungendo che «una campagna di propaganda su larga scala è stata lanciata sui social media».

    «Vogliamo ricordare ai cittadini russi l'inaccettabilità della partecipazione a crimini informatici e la responsabilità, inclusa la responsabilità penale, per tali atti illegali».

  • 20h00

    Sindaco Kharkiv, distrutti 600 edifici e 50 scuole

    Circa 600 edifici residenziali sono stati distrutti a Kharkiv e non possono essere restaurati. È il bilancio fatto dal sindaco Igor Terekhov, secondo quanto riporta l'ufficio stampa del municipio cittadino citato dall'agenzia Interfax-Ukraine, in un incontro in videoconferenza con il sindaco di Chicago, Lori Lightfoot.

    I russi, secondo Terekhov, hanno bombardato circa 50 scuole e diverse strutture sanitarie, compresi reparti di maternità. La città nell'est del Paese, seconda per numero di abitanti in Ucraina, è stata duramente colpita dai bombardamenti russi.

    Le cifre date non hanno potuto essere verificate da fonti indipendenti.

  • 19h55

    Casa Bianca, tenere aperto il dialogo con la Cina

    «Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato oggi a Roma il membro del politburo del Partito Comunista Cinese e Direttore dell'Ufficio della Commissione Affari Esteri Yang Jiechi con il quale ha avuto una discussione sostanziale sulla guerra della Russia contro l'Ucraina». Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.

    I due rappresentanti «hanno anche sottolineato l'importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Cina», si sottolinea nella nota che non fornisce altri dettagli sui colloqui.

  • 19h50

    Usa, ‹Cina aperta a fornire appoggio militare alla Russia›

    Gli Stati Uniti dicono agli alleati che la Cina ha dato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell'invasione in Ucraina. Lo riporta il Financial Times (FT) citando alcune fonti che citano dei cablogrammi diplomatici del Dipartimento di Stato agli alleati in Europa e in Asia. Nei dispacci non è precisato né il livello né la tempistica dell'assistenza.

    Un funzionario del Pentagono, citato dal FT, rifiuta di dire se la Cina ha fornito sostegno militare a Mosca, limitandosi a precisare di osservare la «situazione da vicino. Se la Cina sceglie di sostenere materialmente la Russia in questa guerra, ci saranno conseguenze per Pechino». Parole che ribadiscono quanto dichiarato dal consigliere alla Sicurezza Nazionale della casa Bianca, Jake Sullivan, alla vigilia dell'incontro con il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.

  • 19h40

    A Kiev spunta il ceceno Kadyrov: «Arrendetevi o vi finiremo»

    «Arrendetevi, o vi finiremo». Il manifesto programmatico di una guerra che non intende fare prigionieri arriva da un bunker sotterraneo vicino a Kiev e a lanciarlo è Ramzan Kadyrov, il sanguinario leader ceceno arrivato in Ucraina a dare manforte all'avanzata troppo lenta dei russi.

    «L'altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino», attacca il leader ceceno dicendo di essere non lontano da Kiev, a Gostomel.

    «Puoi rilassarti un momento, perché non devi cercarci: ti troveremo noi», aggiunge, rivolgendosi evidentemente al presidente ucraino Zelensky e spiegando: «Meglio arrendersi e stare al nostro fianco, come ho suggerito più di una volta, o arriverà la tua fine. L'offerta è ancora valida. Ma non per molto». E ancora: «Ti mostreremo che la pratica russa insegna la guerra meglio della teoria straniera e delle raccomandazioni dei consiglieri militari».

    Una sorta di delirio di onnipotenza in perfetto stile Kadyrov, se non fosse che il video potrebbe rivelare la sua posizione sulla quale i vertici ucraini stanno già lavorando. Il fedelissimo di Putin è a Ivankov, nel distretto di Kiev, in un seminterrato, ha rivelato il ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko.

    E c'è anche una sorta di taglia sulla sua testa. «Se Kadyrov è davvero vicino a Kiev, allora ogni combattente delle forze armate deve porsi l'obiettivo di distruggere questa vergogna del popolo ceceno. Prometto che la testa di Kadyrov vale una casa di 40 acri vicino a Kiev!», ha scritto su Facebook l'ex parlamentare ucraino Yechen Rybchynsky.

  • 19h35

    ‹Sullivan avverte Cina, sostegno Mosca avrà conseguenze›

    «Lo scopo dell'incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento» nella guerra in Ucraina e ribadire alla Cina «che ogni tipo di supporto a Mosca, militare o economico, comporterà delle implicazioni».

    Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price sull'incontro a Roma tra il responsabile per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, e un alto rappresentante cinese. «Non entrerò più nei dettagli, lo farà la Casa Bianca più tardi», ha precisato.

  • 19h30

    Dipartimento Usa, americani lascino subito la Russia

    L'amministrazione Biden ha consigliato ai cittadini Usa che si trovano in Russia di lasciare immediatamente il Paese. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price in un briefing con la stampa.

  • 19h25

    Kiev, russi fermano convoglio umanitario verso Mariupol

    Le forze russe hanno bloccato un convoglio umanitario diretto a Mariupol, ed è la seconda volta in 24 ore che il convoglio viene bloccato. Lo sostiene il vicecapo dell'ufficio presidenziale ucraino citato da Sky News.

  • 19h20

    Finlandia, cambio regime in Ucraina non più nella ‹lista› di Putin

    Putin sembra aver rinunciato al cambio di regime a Kiev come parte dei suoi obiettivi di guerra in Ucraina. Lo ha affermato oggi il presidente finlandese in un'intervista alla Cnn.

    Sauli Niinistö, frequente interlocutore di Putin negli ultimi anni, ha parlato ancora venerdì scorso con il presidente russo, nell'ambito degli sforzi europei per mantenere aperto il canale diplomatico.

    «Putin ha la sua lista, lo sappiamo tutti», ha detto il capo di stato del Paese nordico in un estratto di questa intervista trasmessa da Cnn International. «Ma sembra che cambiare il governo in Ucraina non sia più nella lista», ha detto.

    Alla domanda della giornalista Christiane Amanpour sul desiderio di Putin di installare un regime vassallo di Mosca a Kiev, il presidente finlandese ha detto: «È stato molto chiaro quando gli ho chiesto: ‹Hai rinunciato a questo requisito?› E mi ha detto: ‹Non l'ho mai chiesto›», ha raccontato Niinistö.

  • 19h10

    Gravemente ferito un giornalista britannico

    Un altro giornalista straniero è rimasto «gravemente ferito» mentre seguiva la guerra in Ucraina. Lo riporta l'agenzia Unian sottolineando che si tratta di un corrispondente britannico che ha riportato fratture da schegge ad entrambe le gambe.

    Secondo le informazioni date dalla procuratrice generale Irina Venediktov, il giornalista è in terapia intensiva sotto osservazione.

  • 18h50

    Cremlino, incontro Putin-Biden per ora non in discussione

    Un incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden «non è al momento in discussione». Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

  • 18h45

    Telefonata Putin-Bennett, confronto sulla crisi ucraina

    Putin ha discusso della crisi ucraina al telefono con il premier israeliano Bennett. Lo dice Mosca, secondo Interfax. Insieme alla Turchia, Israele è stato indicato come uno dei possibili mediatori nel conflitto.

    Il colloquio è durato circa 1h30, hanno fatto sapere fonti politiche in Israele secondo cui nella conversazione si è affrontato il tema di un possibile cessate il fuoco nonché degli aiuti umanitari inviati da Israele.

    Il colloquio, per il quale Bennett ha lasciato una seduta di governo in corso a Gerusalemme, ha fatto seguito a quello di sabato scorso fra il premier ed il presidente ucraino Zelensky.

  • 18h30

    Media ucraini: «Convoglio dalla Bielorussia»

    In Bielorussia è stato avvistato un grande convoglio di equipaggiamenti militari in transito verso il confine con l'Ucraina. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando un video di un testimone sul posto. «La colonna nemica dalla Bielorussia si sta avvicinando al confine ucraino», sottolineano i media ucraini precisando che «il filmato mostra camion militari e altri veicoli blindati. Davanti alla colonna c'è un veicolo contrassegnato dalla lettera V, che potrebbe indicare – prosegue – una sua affiliazione con le Forze Armate» russe.

  • 18h25

    Bayer ferma gli «affari non essenziali» in Russia

    La società farmaceutica e agricola Bayer annuncia lo stop di tutti gli «affari non essenziali» sul mercato di Russia e Bielorussia. Secondo quanto riporta Handelsblatt, questo significa la sospensione di tutte le attività promozionali, l'arresto a tempo indeterminato di tutti i progetti di investimento e lo stop della ricerca di nuove opportunità commerciali nei due paesi. Bayer non prevede però un blocco completo delle consegne. L'azienda dichiara che «Privare la popolazione civile di prodotti sanitari e agricoli essenziali – ad esempio prodotti per il trattamento del cancro o delle malattie cardiovascolari, prodotti sanitari per le donne incinte e i bambini, semi per coltivare il cibo – non farebbe che moltiplicare il numero di vittime causate da questa guerra».

  • 18h20

    Gli assalti della Russia sono in stallo?

    «Quasi tutti» gli assalti della Russia in Ucraina «sono in stallo», inclusa l'avanzata del famigerato convoglio nel nord del Paese di cui si parla da giorni. Lo ha detto un alto funzionario della Difesa Usa in un briefing con la stampa. La fonte ha precisato che anche gli assalti di Mosca alle città di Chernihiv e Kharkiv sono al momento fermi, aggiungendo che le forze russe hanno spostato una colonna di circa 30 veicoli verso la città di Izium, presumibilmente per bloccare il flusso delle forze ucraine dalla parte occidentale del Paese.

  • 18h00

    USA: «Cina aperta a fornire appoggio militare alla Russia»

    Gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell'invasione in Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti.

  • 17h50

    Raid russo su torre tv nell'ovest, 9 morti

    Un raid russo su una torre della televisione nell'ovest dell'Ucraina ha provocato almeno 9 morti. Lo riferiscono le autorità locali.

  • 17h40

    Mosca: «Colpiremo i mercenari stranieri»

    «L'esercito russo conosce la localizzazione dei mercenari stranieri in Ucraina e condurrà raid chirurgici contro di loro». Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, dopo il bombardamento di ieri sulla base di Yavoriv, vicino al confine polacco, dove secondo i russi sono stati «eliminati mercenari stranieri».

  • 17h38

    Pochi rischi per grano e fertilizzanti in Svizzera

    Sebbene l'Ucraina e la Russia siano tra i maggiori esportatori di grano e fertilizzanti, la Svizzera è poco esposta: solo il 2% dei cereali, il 4% dei foraggi e il 4,5% degli oli e grassi vegetali provengono da questi due Paesi. Lo ha indicato oggi il Consiglio federale durante l'Ora delle domande. A causa della situazione, il settore agricolo e la filiera agroalimentare stanno attualmente adottando misure per garantire l'approvvigionamento. La Svizzera fa inoltre parte del meccanismo europeo per la sicurezza dell'approvvigionamento in tempi di crisi (European Food Security Crisis preparedness and response Mechanism – EFSCM). Se il mercato non riesce più a soddisfare la domanda di generi alimentari, è poi possibile sbloccare le riserve obbligatorie. Altri strumenti di intervento sono possibili, come misure per promuovere le importazioni o restrizioni della vendita. L'ottimizzazione della produzione allo scopo di aumentare l'autosufficienza non è invece uno strumento ideale per superare le carenze a breve termine, precisa l'esecutivo.

  • 17h35

    Esplosioni russe vicino a una centrale nucleare?

    Le forze russe hanno fatto saltare in aria delle munizioni vicino all'Unità G1 della centrale nucleare di Zaporizhzhya che avevano sequestrato. Lo ha riferito il servizio stampa di Energoatom, l'azienda ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese. L'esplosione – riferiscono i media ucraini – è avvenuta nel sito della centrale nucleare, ha precisato la società.

  • 17h30

    Comandante russo: «Non tutto va veloce come previsto»

    «Voglio dire che, sì, non tutto sta andando alla velocità che vorremmo. Ma stiamo procedendo verso l'obiettivo passo dopo passo e vinceremo». Lo ha ammesso Viktor Zolotov, comandante della Guardia Nazionale russa e uno degli uomini più vicini al presidente Vladimir Putin per le operazioni militari sul terreno in Ucraina. Lo si legge in commenti pubblicati sul sito web della stessa Guardia Nazionale, citati dalla Reuters sul suo sito, ed è ad oggi l'indicazione più chiara proveniente da Mosca che le operazioni militari non procedono del tutto secondo i piani del Cremlino.

  • 17h20

    L'ONU indica almeno 636 civili uccisi da inizio invasione

    Sono almeno 636 i civili ucraini uccisi dall'inizio dell'invasione russa, secondo un bilancio fornito dall'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu (Ohchr) alla Cnn. Tra le vittime figurano 46 minorenni, bambini o adolescenti. Altri 1125 risultano feriti. Il bilancio, aggiornato alla mezzanotte scorsa, riguarda solo le vittime accertate, ma è probabile che il bilancio reale sia notevolmente più pesante.

  • 17h10

    Kiev: «Forze russe distruggono le macchine agricole»

    Le forze russe hanno preso di mira le macchine agricole per minare la sicurezza alimentare in Ucraina e nel mondo. Lo ha riferito la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian. «Gli occupanti stanno deliberatamente distruggendo le macchine agricole», si legge nella nota in cui si citano episodi nelle regioni di Kiev, Zaporizhia e Chernihiv, oltre che in alcuni distretti di Kherson e Kharkiv. Le macchine agricole vengono inoltre requisite in massa «dagli invasori per lavori di ingegneria, costruzione di fortificazioni e per essere utilizzate come trattori per veicoli blindati».

  • 16h54

    Mosca: «Corridoi umanitari da diverse città»

    Sono stati riaperti i corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili dalle città ucraine di Kiev, Chernihiv, Sumy e Kharkiv, oltre che da Mariupol, grazie ad un cessate il fuoco temporaneo dichiarato oggi. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia Interfax.

  • 16h55

    Kiev vuole l'espulsione della Russia dal Consiglio d'Europa

    L'Ucraina ha chiesto oggi l'espulsione immediata della Russia dal Consiglio d'Europa. La richiesta è stata avanzata dal primo ministro di Kiev Denis Smihal. Mosca è già stata sospesa dalla partecipazione dei principali organismi dell'istituzione paneuropea che ha sede a Strasburgo.

  • 16h51

    La Casa Bianca valuta un viaggio di Biden in Europa

    La Casa Bianca sta discutendo la possibilità di un viaggio in Europa del presidente Joe Biden nelle prossime settimane. Lo riporta Nbc citando alcune fonti.

  • 16h50

    Mosca: «Kiev arruola mercenari tra i jihadisti dell'Isis»

    La Russia accusa l'Ucraina di reclutare jihadisti dell'Isis e di altre organizzazioni estremiste islamiche in Medio Oriente per farli combattere contro le truppe di Mosca. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri Oleg Syromolotov, rispondendo alle stesse accuse lanciate nei giorni scorsi da Kiev secondo le quali sarebbe stata Mosca a reclutare 16'000 membri dell'Isis. «Il regime di Kiev, appoggiato dai suoi sponsor occidentali, sta reclutando mercenari tra i terroristi che hanno combattuto in Medio Oriente, prima di tutto in Siria», afferma Syromolotov. Ad essi sarebbero promesse paghe «dieci volte più alte di quelle medie di un miliziano in Siria o in Libia». Inoltre, aggiunge il vice ministro, a spingere i jihadisti a combattere al fianco delle truppe ucraine sarebbe la prospettiva di «vendicarsi» dei russi per le sconfitte patite in Siria.

  • 16h45

    Fmi, massiccio shock economico in Ucraina

    L'invasione della Russia ha alterato «in modo significativo le prospettive economiche dell'Ucraina». Lo afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi), secondo cui «sono attesi una profonda recessione e ampi costi di ricostruzione». Stando all'organizzazione con sede a Washington il paese si trova davanti a un «massiccio shock umanitario ed economico». Il prodotto interno lordo (Pil) è atteso in calo del 10% quest'anno. «I rischi al ribasso sono molti alti», aggiungono gli esperti dell'Fmi.

  • 16h40

    In arrivo il quarto pacchetto di sanzioni dell'UE

    È in arrivo, salvo colpi di scena dell'ultimo minuto, il quarto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia. La procedura per l'adozione delle nuove misure dovrebbe essere completata nelle prossime ore. Nella black list dei personaggi vicini a Vladimir Putin dovrebbe finire, secondo indiscrezioni, anche Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea.

  • 16h15

    Bridgestone blocca l'impianto in Russia

    Bridgestone sospende l'attività dello stabilimento in Russia e congela gli investimenti nel Paese per la guerra in Ucraina. Il leader mondiale nella produzione di pneumatici per auto ha annunciato che dal 18 marzo bloccherà l'impianto nella città di Ulyanovsk e che invierà aiuti per 2,5 milioni di euro in Ucraina attraverso l'Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il governatore della regione di Ulyanovsk Alexei Russkikh – riferisce la Tass – ha comunque assicurato che Bridgestone continuerà a pagare gli stipendi ai dipendenti dello stabilimento e intende aumentarli da aprile. «Circa un migliaio di residenti nella regione di Ulyanovsk lavora nello stabilimento», ha affermato Russkikh e «l'azienda pagherà i salari ai lavoratori e prevede di aumentarli da aprile».

  • 16h10

    Biden: «Lavoriamo con gli alleati per aiutare Kiev»

    «Stiamo continuando la stretta collaborazione con alleati e partner per assicurarci che il popolo ucraino possa difendere la propria nazione». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden sottolineando che «gli Stati Uniti hanno stanziato nell'ultimo anno oltre 1,2 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza all'Ucraina».

  • 16h05

    Dibattito urgente mercoledì al Consiglio Nazionale

    L'impegno della Svizzera a favore di un cessate il fuoco in Ucraina, i rifugiati, i diritti umani, l'approvvigionamento energetico e le conseguenze della guerra per l'esercito svizzero. Sono i temi principali del dibattito urgente previsto mercoledì al Consiglio nazionale. Il Consiglio federale ha pubblicato oggi le risposte alle interpellanze urgenti presentate dei vari gruppi parlamentari.

  • 16h00

    L'Ucraina nega di aver sferrato raid aerei nel Donetsk

    L'Ucraina nega di aver sferrato raid aerei nel Donetsk, in cui sarebbero rimaste uccise almeno 20 persone, che erano stati segnalati nelle scorse ore da separatisti filorussi. Lo sottolineano fonti militari ucraine che parlano invece di un possibile missile russo. «Si tratta senza dubbio di un missile russo o altra munizione, non ha senso nemmeno parlarne», ha detto il portavoce militare ucraino Leonid Matyukhin in un briefing trasmesso in tv e citato da Sky News.

  • 15h57

    La guerra pesa sull'economia dell'UE

    L'Austria chiede «eccezioni per gli Stati membri» sull'aliquota Iva minima per i carburanti, mentre il commissario Paolo Gentiloni conferma che «l'impatto economico della guerra in Ucraina sull'Ue non sarà insignificante, sarà serio, a causa dell'impennata dei prezzi delle materie prime, delle conseguenze dell'inflazione e anche per i costi fiscali che gli Stati membri affronteranno per la crisi energetica e la crisi dei rifugiati. Noi – ha aggiunto – avevamo previsto una crescita del 4% per quest'anno a livello europeo e questi numeri non sono più realistici». Così come sembra irrealistico tornare alla dottrina economica antecedente alla pandemia e alla guerra ucraina. «L'incertezza totale nella quale siamo dal punto di vista economico di fronte a questa guerra rende l'idea di tornare semplicemente alle regole precedenti un'idea irrealistica».

  • 15h55

    L'esercito russo non fa passi indietro 

    Mosca non sembra voler fare mezzo passo indietro: l'esercito russo non esclude di prendere il ‹controllo totale delle grandi città ucraine›, viene detto dal Cremlino specificando che non esiste un'ipotetica data per la fine di quella che Mosca chiama ‹l'operazione speciale›, ovvero la guerra in Ucraina. Tuttavia, come si è visto, qualche piccolo segnale arriva dai negoziati tra le delegazioni di Russia ed Ucraina.

  • 15h50

    Keller-Sutter, DFGP attento alla protezione delle donne

    Le autorità svizzere stanno rivolgendo un'attenzione particolare alla protezione delle donne che fuggono dal conflitto ucraino. Questo, dopo che in Germania sono emersi indizi secondo cui taluni uomini sono interessati ad accogliere in particolare rifugiate. Speriamo vivamente che non ci siano episodi del genere, ha detto la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter rispondendo a tutta una serie di quesiti durante l'Ora delle domande al Nazionale.

    Durante l'Ora delle domande, Keller-Sutter ha sottolineato che per lo statuto di protezione S non sarà prelevata alcuna tassa di integrazione da parte dei cantoni. Ciò richiederebbe una modifica legislativa. Domani è previsto un incontro con le autorità cantonali su questo argomento. Con i rifugiati ucraini non si tratta, tuttavia, di integrazione nel vero senso della parola. Per loro la priorità è l'apprendimento della lingua. La Confederazione ha già annunciato che è disposta ad assumersi i costi di tali corsi linguistici.

  • 15h30

    Rau: «La Russia ha agito fuori dal diritto internazionale»

    «In momenti come questo è nostro obbligo morale mantenere la decenza e l'integrità. I criminali saranno giudicati dalle loro azioni, non possiamo rimanere indifferenti. È la Russia che ha deciso di agire fuori dalla legge internazionale». Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco e presidente di turno dell'Osce Zbigniew Rau durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, sottolineando tuttavia che la porta della diplomazia rimane aperta.

  • 15h28

    Donetsk, tutti i minatori riportati in superficie

    Tutti i minatori intrappolati sottoterra a causa del bombardamento di Donetsk sono stati portati in superficie. Lo ha detto il ministero del carbone e dell'energia della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), ripreso da Interfax. La Zasyadko è la più grande miniera di carbone nel Donbass. In precedenza era stato riferito che il bombardamento aveva disabilitato le attrezzature di ventilazione e oltre 80 minatori erano rimasti intrappolati sottoterra.

  • 15h20

    I primi 400 mercenari siriani ai confini dell'Ucraina

    I primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian. Centri di alloggio e addestramento sono stati allestiti vicino alla frontiera nelle regioni di Rostov, in Russia, e Gomel, in Bielorussa. Secondo l'osservatorio per i diritti umani in Siria, i miliziani arruolati nel Paese da Mosca sono più di 40 mila.

  • 15h12

    Terminati colloqui Kiev-Mosca, riprendono domani

    Sono terminati i colloqui di oggi tra le delegazioni ucraine e russe in video-conferenza. I negoziati riprenderanno domani, dopo una «pausa tecnica». Quest'ultima è stata decisa per svolgere «lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro» e avere «chiarimenti delle singole definizioni. I negoziati continuano...», ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore con Mosca.

  • 14h50

    Il Cremlino non avrebbe informazioni su Kadyrov a Kiev

    Il Cremlino «non ha informazioni» sull'eventuale presenza del leader ceceno Ramzan Kadyrov in Ucraina. Lo ha detto il suo portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass, dopo che le autorità ucraine hanno rivelato che si nasconderebbe in un seminterrato a Ivankov, nel distretto di Kiev. Lo stesso Kadyrov ha affermato in un video su Telegram di trovarsi vicino Kiev.

  • 14h45

    Zelensky interverrà al Congresso USA mercoledì

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà mercoledì al Congresso degli Stati Uniti. Lo rendono noto i Democratici. Zelensky interverrà mercoledì 16 marzo alle 9 ora locale, le 14 in Svizzera, secondo quanto annunciato in un comunicato dalla speaker della Camera Nancy Pelosi e dal leader democratico al Senato Chuck Schumer. «Non vediamo l'ora di ascoltare il presidente Zelensky al Congresso e di trasmettere il nostro sostegno al popolo ucraino che sta difendendo con coraggio coraggiosamente la democrazia», si legge nella nota congiunta.

  • 14h40

    Mosca limita gli obblighi delle comunicazioni di Borsa

    Il governo russo ha deciso di limitare gli obblighi sulla divulgazione di informazioni di Borsa per proteggere gli operatori di mercato dal rischio di sanzioni da parte di Stati ‹ostili›. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato un decreto ad hoc, riferisce una nota del governo citata dalla Tass. «Gli enti emittenti hanno ottenuto il diritto di non divulgare in tutto o in parte le informazioni sull'emissione di titoli», si legge nel comunicato in cui si spiega che la decisione è stata presa come forma di protezione da possibili sanzioni da parte di ‹Stati ostili›.«La nuova procedura riguarda le informazioni sulle transazioni dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2022», viene puntualizzato nel comunicato ufficiale in cui viene ricordato che per lo stesso motivo, già in passato le società partecipanti agli appalti pubblici potevano non pubblicare l'elenco dei rispettivi appaltatori.

  • 14h30

    Zelensky: «I colloqui difficili con Mosca» continuano

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che «colloqui difficili» sono in corso con la Russia nel quarto round di negoziati iniziati stamattina. «I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie. Questa sera riferiremo il risultato», ha detto Zelensky in un messaggio video.

  • 14h02

    BNS vende parte delle obbligazioni legate alla Russia

    La Banca nazionale svizzera (BNS) ha venduto parte delle sue obbligazioni legate alla Russia. L'istituto sta valutando se ridurre ulteriormente la sua esposizione per tenere conto delle sanzioni internazionali decise contro Mosca a causa della guerra in Ucraina.

  • 14h00

    Cresce il numero delle vittime

    Il quadro è sempre più drammatico. I separatisti filorussi denunciano che almeno 20 persone sarebbero rimaste uccise in raid aerei ucraini nel Donetsk. Mentre gli Ucraini parlano di 2.500 vittime a Mariupol e di 90 bambini morti e oltre 100 feriti, dall'inizio dei combattimenti. A Kiev, in mattinata, 2 persone sarebbero state uccise dal bombardamento dell'impianto che costruisce gli aerei Antonov e altre due avrebbero perso la vita nell'incendio del condominio di 9 piani colpito dalle bombe.

  • 13h50

    Cominciata l'evacuazione da Mariupol

    È stato sbloccato il corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili da Mariupol, città nel sud dell'Ucraina assediata dai russi, e decine di automobili con a bordo residenti hanno già potuto lasciare il centro abitato. Lo riferisce il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato dall'agenzia ucraina Unian.

  • 13h45

    Pfizer abbandona la Russia

    Il colosso farmaceutico americano Pfizer non inizierà nuovi studi clinici in Russia e smetterà di reclutare nuovi pazienti nel paese. Lo rende noto la stessa società. Pfizer non possiede o gestisce alcuna unità di produzione in Russia, e ha deciso di fermare tutti gli investimenti pianificati con i fornitori locali. Il gruppo lavorerà con la Fda (autorità americana di controllo dei medicamenti) e altri regolatori per la transizione di tutti gli studi clinici in corso in siti alternativi al di fuori della Russia.

    Il gigante farmaceutico americano ha tuttavia assicurato che continuerà a fornire medicinali in Russia al fine di garantire le cure necessarie a «bambini, anziani e persone fragili che fanno affidamento sulle nostre terapie».

  • 13h30

    Mosca: «Useremo lo yuan cinese come riserva valutaria»

    La Russia punterà a utilizzare lo yuan cinese come una delle riserve valutarie. Lo annuncia il ministro delle finanze Anton Siluanov parlando al canale televisivo Rossiya-24, secondo quanto riporta la Tass. «Lo yuan cinese è una valuta di riserva affidabile», ha detto il ministro e «una parte delle riserve auree e valutarie è in questa valuta. Nelle relazioni commerciali con la Cina, utilizzeremo una quota delle riserve auree e valutarie denominate in yuan», ha puntualizzato. «Lo yuan rimane attualmente una di queste fonti delle riserve valutarie del nostro Paese e lo utilizzeremo in tutti gli aspetti», ha concluso Siluanov.

  • 13h25

    Mosca, fallimento rapido per le aziende estere fuggite

    Le imprese di società straniere che si sono ritirate dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina potranno essere dichiarate fallite entro 3-6 mesi, con una proceduta accelerata. Lo ha annunciato il ministro delle finanze russo, Anton Siluanov, parlando alla tv Rossiya-24, secondo quanto riporta la Tass. «Abbiamo previsto e sviluppato un meccanismo speciale: il fallimento accelerato che prevede l'amministrazione temporanea accelerata e la vendita delle società» che hanno deciso di abbandonare la Russia. «Il meccanismo sarà attuato entro un periodo da 3 a 6 mesi, a seconda della posizione dei proprietari di tali società», ha detto.

  • 13h20

    Incontro USA-Cina a Roma, non è previsto il punto stampa

    È ancora in corso al Rome Cavalieri Waldorf Astoria, l'incontro tra il consigliere della Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan e il capo della diplomazia del partito comunista cinese, Yang Jiechi. Il colloquio tra i due ha avuto inizio intorno alle 10.30 e, a quanto si apprende, non è previsto nessun punto stampa. All'incontro, a porte chiuse, sono stati ammessi solo un fotografo americano e uno cinese. Davanti all'hotel si è radunato un folto gruppo di giornalisti italiani e stranieri.

  • 13h05

    Negoziati, Mosca sarebbe disposta a colloqui costruttivi

    Mentre è in corso il nuovo round di negoziati tra Russia e Ucraina il vice capo dell'ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all'Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto a Radio 4's Today, secondo quanto riporta la Bbc.

  • 13h00

    Il Cremlino non avrebbe chiesto aiuti militari alla Cina

    Il Cremlino annuncia che «l'operazione speciale in Ucraina prosegue secondo i piani» e che «sarà completata». La Russia inoltre, afferma il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass, non ha chiesto alcuna assistenza militare alla Cina perché «ha il potenziale» di continuare da sola.

  • 12h31

    Salta l'intervento di Zelensky al Consiglio d'Europa

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky doveva intervenire a mezzogiorno alla sessione straordinaria dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ma ha fatto sapere che per impegni inderogabili non era più possibile. I parlamentari riuniti nell'emiciclo hanno atteso in silenzio una decina di minuti per un collegamento con il Primo ministro Denis Smihal, che avrebbe dovuto parlare in vece di Zelensky. Ma il collegamento non è stato possibile ed è stato riprogrammato per questo pomeriggio alle sedici.

  • 12h30

    Il Papa: «Non è stata recepita la lezione delle tragedie del XX secolo»

    «Diverse guerre regionali e specialmente la guerra in corso in Ucraina dimostrano che chi governa le sorti dei popoli non ha ancora recepito la lezione delle tragedie del XX secolo». Lo ha detto il Papa nell'udienza all'Associazione «Anima per il sociale nei valori d'impresa» dell'Unione industriali del Lazio.

  • 12h27

    Onu, oltre 2,8 milioni di persone fuggite

    Più di 2,8 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina dopo l'invasione russa. Lo afferma l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

  • 12h26

    Kiev, confronto è difficile, ma trattativa va avanti

    Ai colloqui in corso tra le delegazioni dell'Ucraina e della Russia le parti restano ferme sulle «loro specifiche posizioni. La comunicazione continua ad essere difficile. La ragione del disaccordo è che ci sono sistemi politici troppo diversi».

    Lo ha detto il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak su Telegram. La trattativa, comunque, aggiunge in un altro post su Twitter, «va avanti».

  • 12h16

    Nuovi danni a linea elettrica che alimenta Chernobyl

    La linea che alimenta la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych è stata nuovamente danneggiata dalle forze russe dopo le riparazioni, che ne avevano garantito la rimessa in funzione domenica. Lo ha riferito Ukrenergo, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ucraina, sulla sua pagina Facebook secondo quanto riporta l'agenzia Unian.

  • 12h15

    Germania, 147.000 rifugiati registrati da inizio guerra

    Sono 146.998 i rifugiati ucraini registrati in Germania dall'inizio della guerra, ma il flusso reale di arrivi è anche maggiore. È quello che ha affermato il portavoce del ministero degli Interni, Marek Wede, in conferenza stampa oggi a Berlino.

    A una domanda sulle crescenti difficoltà dello Stato e della città di Berlino nella gestione dell'emergenza, il portavoce ha risposto: «Nessuno poteva immaginare una situazione del genere, e di dover accogliere centinaia di migliaia di persone e preparare le strutture così velocemente. Siamo in un momento eccezionale, che colpisce lo Stato come la società civile».

    «Noi siamo enormemente grati per l'impegno dei volontari e per le tante famiglie che hanno preso rifugiati in casa. Naturalmente il coordinamento fra lo Stato e le Regioni è costante», anche se la gestione dell'accoglienza, ha sottolineato, spetta ai Länder.

  • 12h00

    La BNS vende parte delle obbligazioni legate alla Russia

    La Banca nazionale svizzera (BNS) ha venduto parte delle sue obbligazioni legate alla Russia. L'istituto sta valutando se ridurre ulteriormente la sua esposizione per tenere conto delle sanzioni internazionali decise contro Mosca a causa della guerra in Ucraina.

    Il valore totale dell'esposizione verso il paese dell'est rappresenta meno dello 0,05% del totale degli investimenti in valuta estera, ha spiegato all'agenzia Awp un portavoce della banca. Circa due settimane or sono la BNS deteneva titoli legati alla Russia per un limitato importo a tre cifre, espresso in milioni.

  • 11h15

    Quasi 4'000 rifugiati ucraini registrati in Svizzera

    La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha registrato in totale, fino a questa mattina, 3'843 rifugiati provenienti dall'Ucraina. Fra questi, 2'281 si trovano in centri federali d'asilo mentre 1'562 sono ospitati da privati. Lo ha indicato stamane la SEM via Twitter. Nel giro di un giorno, 726 ucraini fuggiti dal loro paese a causa dell'attacco russo in corso si sono annunciati presso la SEM. 

    I rifugiati ucraini ottengono lo statuto di protezione S, ciò che permette loro, per ora, di rimanere in Svizzera per un anno senza dover iniziare una procedura d'asilo, di lavorare e andare a scuola. Il Consiglio federale aveva deciso venerdì la messa in atto dello statuto di protezione S. In totale in Svizzera sono circa 45'000 i letti disponibili presso privati ai quali si aggiungono 5'000 letti in hotel, centri scout e in altri edifici inutilizzati.

    L'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) si accerta che queste strutture ricettive siano sicure e adatte ai rifugiati.

  • 11h00

    Kiev, da inizio invasione 90 bambini uccisi

    Novanta bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti dall'inizio dell'invasione in Ucraina. Lo afferma l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Guardian.

    «Il maggior numero di vittime è nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr», afferma in un comunicato.

    Le cifre non sono state verificate da fonti indipendenti.

  • 10h45

    Abramovich non è più il direttore del Chelsea

    La Premier League ha deciso di sollevare il magnate russo dalla massima carica esecutiva del club calcistico, che secondo il Daily Telegraph, ora può essere messo in vendita.

    L'oligarca russo, sempre secondo il Daily Telegraph, avrebbe così dieci giorni di tempo per vendere il suo Chelsea. Decisione questa che avrebbe rimesso in moto le operazioni del The Rain Group, la banca americana alla quale è stato affidato l'incarico di vendere il club londinese.

  • 10h32

    Johnson riunisce i leader nordici: «Putin minaccia tutti»

    Il premier britannico Boris Johnson ha riunito per domani a Londra i leader dei Paesi che aderiscono all'iniziativa di cooperazione militare della Joint Expeditionary Force (Danimarca, Finlandia, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia e Norvegia, oltre al Regno Unito) ricordando la sempre più forte minaccia rappresentata da Vladimir Putin nei confronti dell'Occidente. Si tratta infatti della nazioni più esposte geograficamente alla Russia. E, come ha sottolineato Johnson, Londra punta da un lato a continuare il sostegno diretto all'Ucraina ma anche a garantire la sicurezza dei Paesi alleati.

    Intanto i timori di un allargamento del conflitto sono oggi al centro delle prime pagine dei giornali britannici: «la guerra raggiunge il confine con la Nato», titola il Times, mentre il Guardian parla di «pericolosa escalation», e il Daily Mail di «avvertimento all'Occidente». Tutti si riferiscono al raid militare della forse russe contro una base ucraina ai confini con la Polonia.

    Il Regno Unito si muove anche sul fronte umanitario, dopo le forti critiche ricevute, lanciando oggi il piano Homes for Ukraine, che prevede fra l'altro un contributo di 350 sterline (420 euro) al mese alle famiglie disposte ad aprire le loro case (almeno per sei mesi) alle persone in fuga dalla guerra.

    Il governo ha confermato che non ci sarà limite al numero di rifugiati ucraini che potranno vivere con le famiglie nel Regno in base a un nuovo programma di visti. Le domande per accogliere i profughi saranno fatte online e sia le famiglie ospitanti che i rifugiati saranno sottoposti a controlli.

  • 10h27

    Sarebbero più di 40mila i siriani arruolati dalla Russia

    Sono più di 40mila i miliziani siriani arruolati finora dalla Russia in Siria, secondo quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani che si avvale da anni sul terreno di una fitta rete di fonti locali. 

    L'Osservatorio precisa che finora però nessun combattente siriano è stato trasferito al fronte ucraino dai rappresentanti militari russi. «Finora si sono iscritti alle liste di arruolamento più di 40mila combattenti», ha affermato l'Osservatorio, sostenendo che questi non sono «volontari» bensì si sono iscritti dietro promesse di ricevere «un salario e privilegi». 

    Secondo l'Osservatorio, l'arruolamento è in corso a Damasco e Aleppo tramite varie strutture governative siriane da anni cooptate dal sistema militare russo in Siria. Tra queste entità di mediazione l'Osservatorio cita il partito Baath, al potere in Siria da mezzo secolo e che ha una fitta rete di rappresentanti nel martoriato Paese mediorientale; le organizzazioni armate palestinesi filo-Damasco presenti nei campi di Yarmuk e di Nayrab, rispettivamente nella capitale siriana e nella metropoli di Aleppo; il Battaglione 25, costituito anni fa con finanziamenti russi in Siria.

  • 10h20

    Negoziati, Kiev vuole il cessate il fuoco

    Kiev chiederà a Mosca, nei negoziati che riprendono stamattina in videoconferenza, il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe. Lo riferisce Mykhaïlo Podoliak uno dei negoziatori e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video su Twitter. «Le nostre posizioni non sono cambiate: pace, un immediato cessate il fuoco, il ritiro di tutte le truppe russe, e solo dopo possiamo parlare delle nostre relazioni di vicinato e delle differenze politiche», ha detto Podoliak.

  • 10h15

    Australia e Olanda lanciano procedimenti contro Mosca

    Australia e Olanda hanno lanciato dei procedimenti legali contro la Russia attraverso l'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile per l'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto nel 2014 sull'Ucraina orientale. Lo riporta il Guardian. L'azione legale potrebbe costringere la Russia a prendere parte ai negoziati in stallo con i due paesi e rischia di essere sanzionata dall'organizzazione legata alle nazioni unite che è responsabile per l'applicazione della normativa internazionale sull'aviazione. 

    Australia e Olanda stanno cercando di ottenere compensazioni e una scusa dalla Federazione russa per il disastro dell'MH17, in cui morirono 298 persone, compresi 38 australiani. La Russia, che ha negato il proprio coinvolgimento nonostante un'inchiesta internazionale, si è ritirata unilateralmente dai negoziati con i due paesi nell'ottobre del 2020.

  • 9h25

    Donetsk, 83 uomini intrappolati in una miniera

    Un attacco delle forze ucraine a Donetsk ha provocato l'interruzione di elettricità a una condotta di ventilazione della miniera di carbone di Zasyadko, la più grande del Donbass, e 83 lavoratori risultano intrappolati al suo interno. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 

    «L'alimentazione ella miniera di Zasyadko è stata interrotta alle 20:45 a seguito di un attacco al distretto di Kyivsky di Donetsk. Ci sono 83 persone all'interno; devono essere portate in superficie», ha detto il servizio stampa del ministero del carbone ed energia dell'autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk (Dpr). Al momento, un'unità di soccorso è al lavoro presso la miniera, ha aggiunto.

  • 9h20

    Stabilito un corridoio tra Crimea e Donbass

    Un corridoio di terra è stato stabilito tra la Crimea e il Donbass. Lo riporta la Cnn citando l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. Nel suo rapporto, l'agenzia di stampa ha citato il vicepremier della Crimea Georgiy Muradov, che è il rappresentante permanente della Repubblica di Crimea sotto il presidente della Russia. 

    Secondo la Ria, il corridoio fornisce un percorso strategico che collega la Crimea a Mariupol, che è attualmente circondata da truppe separatiste russe e sostenute dalla Russia. Il corridoio di terra permetterebbe alle truppe in Crimea di unire le forze con i ribelli sostenuti dalla Russia nell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), oltre a dare alle forze sostenute dalla Russia l'accesso alle città portuali chiave lungo il Mar d'Azov.

  • 9h15

    Prosegue la caduta libera del rublo sul dollaro

    Ancora in caduta libera il rublo, mentre prosegue la guerra in Ucraina e si inaspriscono le sanzioni della comunità internazionale a Mosca. Per un dollaro servono 125 rubli, mentre prima del conflitto il corso era a quota 75. In avvio di contrattazione la moneta russa ha ceduto l'1,1%.

  • 9h05

    Nucleare, il ministro degli Esteri iraniano a Mosca domani

    Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, sarà a Mosca domani, alcuni giorni dopo che i colloqui sul dossier nucleare iraniano sono stati fermati a causa di nuove richieste russe. La visita è stata annunciata oggi dal ministero degli Esteri a Teheran. 

    All'inizio di marzo, mentre sembrava imminente un accordo per salvare l'accordo sul programma nucleare iraniano, la Russia, colpita dalle sanzioni occidentali dopo l'invasione dell'Ucraina, ha chiesto agli americani la garanzia che le misure non avrebbero influenzato la sua cooperazione economica con l'Iran.

  • 9h00

    Cina: «Armi alla Russia? Solo disinformazione»

    Le ricostruzioni diffuse dagli Usa sulla richiesta russa di armi e di altre forniture alla Cina «sono solo disinformazione» americana. È il commento del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.

  • 8h40

    Bombardato lo stabilimento degli aerei Antonov a Kiev

    Lo stabilimento, nel nord di Kiev, è stato colpito dai bombardamenti russi. Lo riferisce la Bbc citando le autorità cittadine. Antonov, noto anche come Hostomel, è il più importante aeroporto internazionale cargo dell'Ucraina, usato anche come base militare. Sui social media circolano dei video non verificati che mostrano una grossa nube di fumo che si alza dall'aeroporto.

    Attorno alle 9h, l'amministrazione di Kiev ha precisato che è stato lo «stabilimento» degli aerei Antonov, e non l'aeroporto (come era stato diffuso in precedenza) a essere bombardato stamane dalle forze russe. Lo riferisce la Bbc aggiungendo che l'impianto di produzione di aerei Antonov si trova a Sviatoshyn Airfield, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina.

  • 8h30

    Mosca blocca l'accesso a Instagram

    Instagram, di proprietà del colosso americano Meta, è diventato inaccessibile da oggi in Russia dopo che Mosca ha accusato il social network di diffondere appelli alla violenza contro i russi in merito alla guerra in Ucraina. 

    L'aggiornamento dell'app è diventato impossibile da questa mattina, mentre il sito è inaccessibile senza una Vpn, hanno constatato i giornalisti dell'Afp. Anche Instagram, come Facebook e Twitter, è ora nell'elenco dei siti ad «accesso limitato» pubblicato dal responsabile delle telecomunicazioni Roskomnadzor.

  • 8h20

    Morta la donna incinta della foto simbolo di Mariupol

    La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d'urgenza in un altro ospedale dopo l'attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Nonostante il rapido intervento, i medici non sono riusciti a salvare né lei, né il bimbo.

    La donna incinta ritratta su questa foto è morta.
    La donna incinta ritratta su questa foto è morta.
    Keystone/AP/EVGENIY MALOLETKA
  • 8h15

    Mosca accusa l'Occidente, vuole il suo «default artificiale»

    Le sanzioni e il congelamento dei conti in valuta estera della Russia sono un tentativo dei Paesi occidentali di voler orchestrare il suo «default artificiale». Lo afferma il ministero delle Finanze russo, riferisce l'agenza Tass. «Le dichiarazioni secondo cui la Russia non può far fronte ai propri obblighi di debito pubblico non corrispondono alla realtà», ha affermato il ministero in una nota.

  • 8h10

    Nuova notte di allarme a Leopoli

    È stata un'altra notte nei rifugi per gli abitanti di Leopoli dove è scattato un lungo allarme aereo durato più di cinque ore. Gli allarmi di questo tipo aumentano in durata e frequenza di giorno in giorno: l'ultimo è scattato con le sirene d'allarme alle 2.30 circa, ora locale, ed è terminato alle 7.45 costringendo le persone a cercare riparo nei rifugi, anche se molti residenti della città nell'ovest dell'Ucraina, risparmiata finora dalle bombe russe, preferiscono comunque trascorrere la notte in casa. Nelle notti scorse gli allarmi erano durate due o tre ore, compreso quello di ieri, quando missili russi hanno colpito il centro di addestramento a Yavoriv, a 50 km da Leopoli e 20 dalla Polonia, uccidendo 35 persone.

  • 8h05

    Condominio di nove piani bombardato a Kiev, due morti

    Un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), è stato colpito stamattina dai bombardamenti russi e nelle operazioni di soccorso sono state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sono stati portati all'ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza. Altre 15 persone sono state salvate dall'incendio e 63 sono state evacuate mentre si provvedeva a spegnere le fiamme.

  • 8h00

    Nuovi negoziati questa mattina

    Le delegazioni ucraina e russa riprendono i negoziati questa mattina in video conferenza alle 10.30 ora di Kiev (le 9.30 in Svizzera). Lo riporta il Kyiv Independent citando un membro della delegazione e leader del partito del presidente Zelensky in Parlamento sul canale telegram del consigliere del ministro dell'interno Anton Gerashchenko.

  • 4h00

    Il nuovo sindaco di Melitopol: «Adattatevi»

    «Adattatevi alla nuova realtà». È il messaggio del nuovo sindaco di Melitopol, Galina Danilchenko, insediata dalle forze russe dopo che il sindaco eletto è stato rapito ed è al momento detenuto. Simpatizzante russa, Danilchenko ha annunciato in un video – citato da diversi media americani – che nella città inizieranno le trasmissioni di canali televisivi russi in seguito al «grande deficit di informazioni attendibili in circolazione».

  • 3h30

    Anche l'Australia sanziona la Russia

    Il governo dell'Australia ha imposto nuove sanzioni agli oligarchi russi, incluso Roman Abramovich. Nel mirino di Canberra sono finiti 33 miliardari, fra i quali l'amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, e il presidente di Bank Rossiya, Dmitri Lebedev.

  • 3h20

    Ucraina isolata dal commercio marittimo internazionale

    Le forze navali russe hanno «effettivamente isolato l'Ucraina dal commercio marittimo internazionale». Lo afferma il ministero della Difesa britannico, secondo quanto riportato dal Guardian.

  • 3h15

    Zelensky vuole trattare con la Russia

    Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell'Ucraina per i negoziati ha il «chiaro compito» di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.

  • 3h00

    Suonano le sirene d'allarme

    Le sirene d'allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.

  • 2h30

    Croce Rossa, allarme per Mariupol

    Allarme del Comitato internazionale della Crose Rossa (Cicr): se un accordo non verrà raggiunto a Mariupol, si rischia lo scenario peggiore per centinaia di migliaia di civili. Nella città c'è una situazione «di estrema se non totale mancanza di beni di base come il cibo, l'acqua e le medicine. Corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all'aria aperta. La sofferenza umana è semplicemente immensa», afferma il Cicr. «Tutti i partecipanti ai combattimenti devono accordarsi sulle modalità e i tempi di un cessate il fuoco, e sui luoghi precisi» per i corridoi: «il tempo sta per scadere per centinaia di migliaia» di persone, aggiunge la Croce Rossa. «La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol se non sarà raggiunto un accordo il prima possibile», osserva il Cicr.

  • 2h15

    Blinken sente Kuleba

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba sugli sforzi diplomatici per metter fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

  • 1h30

    Biden parla con Macron

    Il presidente americano Joe Biden ha parlato con il suo omologo francese Emmanuel Macron della guerra in Ucraina. I due leader hanno messo in evidenza l'impegno a ritenere la Russia responsabile per le sue azioni e il loro sostegno al governo e alla popolazione ucraina, riferisce la Casa Bianca. Nella notte Macron avrebbe parlato anche con Zelensky.

  • 1h15

    Zelensky a Biden: «Più pressione sulla Russia»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al suo omologo americano Joe Biden di aumentare la pressione sulla Russia e imporre ulteriori sanzioni a Mosca prendendo di mira non solo le elite del Cremlino e della Duma, ma anche i componenti dei governi regionali. Lo riporta il Washington Post, citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti della conversazione telefonica di venerdì scorso fra Biden e Zelensky.