Disastri Crolla una diga in Nigeria, sfollato oltre un milione di persone

SDA

13.9.2024 - 08:31

Zone allagate dopo il crollo della diga di Maiduguri.
Zone allagate dopo il crollo della diga di Maiduguri.
Keystone

Oltre un milione di persone sono rimaste colpite in Nigeria dal crollo di una diga avvenuto in seguito alle piogge torrenziali cadute nel nordest ed ha provocato una gigantesca inondazione riempiendo di acqua e fango interi villaggi e campi.

Lo riporta la Bbc fornendo un bilancio provvisorio di almeno 37 vittime e un gran numero di animali.

«Difficile anche trovare rifugio in queste condizioni – ha detto alla Bbc il governatore dello Stato di Borno Babagana Zulum, sottolineando che le inondazioni potrebbero aver colpito oltre un milione di persone anche se «è presto per stilare un bilancio».

Quattro centri di accoglienza sono stati allestiti nei giorni scorsi per le centinaia di migliaia di persone che sono state costrette a lasciare le loro case per le violente piogge. Scarseggia il cibo e si teme per le malattie poiché la rete fognaria è stata gravemente danneggiata.

Le piogge più intense del solito sono iniziate verso la fine di agosto, e piove ancora a dirotto mentre la gente cerca di affrontare le conseguenze del crollo della diga di Alau, che si trova a circa 20 km a sud di Maiduguri, città dove si sono rifugiate molte famiglie in fuga dai fondamentalisti di Boko Haram.

La scorsa settimana le acqua del fiume Ngadda, sulle quali era stata costruita la diga, hanno iniziato ad innalzarsi costantemente e i residenti avevano avvisato le autorità del pericolo. Una delegazione aveva ispezionato la struttura, concludendo che non destasse preoccupazione. Tuttavia, circa quattro giorni dopo ha iniziato a mostrare delle crepe e infine ha ceduto.

Le autorità stanno ancora cercando di salvare i sopravvissuti e i corpi intrappolati negli edifici. Molte strutture pubbliche sono state colpite, tra cui gli ospedali e la prigione. La crisi è stata aggravata dalla fuga di alcuni animali selvatici dallo zoo, dove si stima che sia morto il 40% degli animali. Gli altri, compresi serpenti e coccodrilli, hanno fatto perdere le loro tracce nelle zone inondate.

Secondo l'Onu, si tratta dell'alluvione più devastante dello stato di Borno negli ultimi tre decenni.

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