ItaliaBerlusconi contro Zelensky: l'audio shock che terremota la politica
SDA
20.10.2022 - 17:16
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi attacca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e torna a terremotare la politica italiana: la seconda puntata del suo audio registrato alla riunione con i deputati azzurri provoca un effetto ancora più scioccante rispetto al primo, quello sulla vodka regalata da Putin.
20.10.2022, 17:16
SDA
Oltre a parlare della sua amicizia con il presidente russo Vladimi Putin, tra regali e «lettere dolcissime», stavolta l'ex premier critica violentemente il presidente ucraino, accusandolo di aver triplicato gli attacchi al Donbass.
Un secondo sonoro, diffuso da Lapresse, che getta altra benzina in un clima già infuocato e in pochi minuti imbarazza profondamente la maggioranza e scatena la protesta delle opposizioni. Un caos assoluto che scoppia a ridosso delle consultazioni al Colle per la formazione del nuovo Governo, avviate oggi - giovedì - dal presidente italiano Sergio Mattarella.
Un attacco, quello del Cavaliere, che è stato diffuso ieri, proprio nel giorno in cui il Parlamento europeo ha dichiarato come vincitore del premio Sacharov 2022, «il popolo ucraino, rappresentato dal suo presidente, dai leader eletti e dalla sua società civile».
Tuttavia le parole di Berlusconi sono chiarissime e il loro peso politico viene aggravato dai convinti applausi con cui vengono accolte dagli azzurri.
In pochi minuti, il Cavaliere fornisce, per flash, la sua versione del conflitto: «Nel 2014 a Minsk si firma un accordo di pace tra l'Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass, senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche che subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Poi arriva Zelensky che triplica gli attacchi alle due Repubbliche».
A questo punto Berlusconi ripete il racconto già svolto a «Porta a Porta» prima del voto, e cioè che le due Repubbliche «disperate» vanno a Mosca e gli chiedono di essere difese. «Allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica e imporre un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un'altra settimana per tornare indietro».
Ma a quel punto, aggiunge, Putin si trova di fronte «a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente».
Un passaggio molto scivoloso in cui sembra che Berlusconi in qualche modo attribuisca ai militari ucraini e agli aiuti occidentali la responsabilità del perdurare del conflitto. «E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane – conclude – è diventata una guerra di duecento e rotti anni (sic)».
E Berlusconi chiama Mentana in diretta
L'audio è stato diffuso in TV da La7. E proprio in diretta tv, Berlusconi ha tentato di fornire una spiegazione telefonando al direttore del TG Enrico Mentana durante una pausa pubblicitaria che poi sintetizza così il suo pensiero.
«Le parole registrate – afferma Mentana citando il Cavaliere – vanno inquadrate in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto, che era il racconto di una preoccupazione generale, sto citando Berlusconi. La sua preoccupazione generale – prosegue Mentana – era che ci fosse la rottura tra Europa e Russia, che in qualche modo interrompeva una spirale già rallentata dopo gli accordi di Pratica di Mare, con il fatto che la Cina potesse approfittare di tutto questo. Questa – conclude – è la contestualizzazione alla base delle sue parole».