È polemicaQuelle 20 bottiglie di vodka da Putin a Berlusconi e quell'audio compromettente
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20.10.2022
Una conversazione di Berlusconi con i colleghi di partito, registrata di nascosto, sta causando non poca irritazione: in essa, l'ex premier italiano si vanta di aver ricevuto un regalo di compleanno da Vladimir Putin, del quale prende anche le difese.
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20.10.2022, 08:29
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L'ufficio di Silvo Berlusconi sta cercando di smorzare le polemiche dopo le recenti dichiarazioni fatte dall'86enne, registrate di nascosto, in cui parla di 20 bottiglie di vodka ricevute da Mosca insieme a una «dolce» missiva firmata dal presidente russo Vladimir Putin, con il quale si è vantato di aver rivitalizzato l'amicizia.
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa LaPresse, durante una riunione di questa settimana con i parlamentari del suo partito Forza Italia, l'ex premier italiano ha detto di aver ricevuto vodka e una lettera dal boss del Cremlino per il suo compleanno e di aver ricambiato il favore.
L'ufficio di Berlusconi ha però subito cercato di respingere le accuse. Stando a quello che si sentirebbe nell'audio, Berlusconi dice di aver riallacciato i rapporti con il presidente Putin: «Mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Ho risposto con 20 bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce».
Berlusconi torna a difendere Putin
L'occasione era l'86esimo compleanno di Berlusconi, che cadeva il 29 settembre, come riporta LaPresse. Solo pochi giorni prima, la destra aveva vinto le elezioni parlamentari in Italia.
Sotto la nuova coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni dei Fratelli d'Italia, di estrema destra, il partito di Berlusconi punta, tra le altre cose, al Ministero degli Esteri. Meloni ha però ribadito anche il sostegno dell'Italia all'Ucraina.
Nella registrazione audio, invece, Berlusconi sembra difendere la posizione di Mosca sulla guerra di aggressione all'Ucraina. Ai parlamentari ha detto che i rappresentanti della Russia hanno ripetutamente affermato che l'Occidente è in guerra con il Paese di Putin «perché diamo armi e denaro a Kiev».
L'ufficio di Berlusconi cerca di smentire le nuove accuse
Non è la prima volta che Berlusconi si pone in difesa del capo del Cremlino. Alla fine della campagna elettorale, è sembrato giustificare l'invasione russa, dicendo che era stata imposta a Putin dai separatisti filorussi nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale.
«Le truppe avrebbero dovuto marciare, raggiungere Kiev entro una settimana, sostituire il governo di Zelensky con persone perbene e poi ritirarsi», ha detto. In seguito l'ex premier italiano ha fatto marcia indietro, affermando che i suoi commenti erano stati eccessivamente semplificati.
Anche il suo ufficio ha cercato di smorzare le polemiche in merito alle nuove accuse emerse con la questione della vodka regalata da Putin per il suo compleanno. In una recente dichiarazione, ha affermato che l'86enne non ha riacceso il rapporto con Putin, ma ha raccontato ai parlamentari una «vecchia storia» accaduta anni fa. Cosa però poco convincente, dal momento che nella registrazione parla anche della guerra.
Qualche ora dopo, Forza Italia ha cercato di prendere le distanze dalle dichiarazioni. La posizione del partito e di Berlusconi sul «conflitto ucraino» e sulle responsabilità della Russia è nota e in linea con la posizione di Europa e Stati Uniti, è stato sottolineato.
Berlusconi e Putin condividono una lunga storia. L'ex premier italiano ha ricevuto il sovrano russo nella sua villa sarda e insieme hanno visitato la penisola ucraina della Crimea, dopo la sua annessione alla Russia nel 2014.