Guerra Importante attacco ucraino in Crimea, colpiti una nave e un sottomarino russi

SDA

13.9.2023 - 21:27

Un attacco missilistico nel cuore militare della Crimea, la penisola meridionale ucraina annessa unilateralmente dalla Russia dal 2014. Forse il più importante contro obiettivi navali russi dall'inizio della guerra, almeno stando a quanto riportato da alcuni commentatori.

Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev vicino al luogo dell'attacco ucraino in una foto da lui pubblicata su telegram.
Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev vicino al luogo dell'attacco ucraino in una foto da lui pubblicata su telegram.
KEYSTONE/Sevastopol Governor Mikhail Razvozhaev telegram channel via AP)

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Un attacco missilistico ucraino ha danneggiato delle attrezzature militari russe a Sebastopoli.
  • Il potente attacco è avvenuto tramite i missili da crociera britannici Storm Shadow.
  • Nella regione di Odessa gli attacchi russi si sono moltiplicati da quando il Cremlino ha deciso di uscire dall'accordo sul grano, a metà luglio

Durante la notte una pioggia di missili si è abbattuta sul porto filorusso di Sebastopoli danneggiando un sottomarino d'attacco migliorato della classe Kilo, il «Rostov-sul-Don», e una nave anfibio della classe Ropucha, la «Minsk». Secondo i filorussi, sarebbero state ferite almeno 24 persone.

È la prima volta che le forze ucraine riescono a neutralizzare un sottomarino dall'inizio dell'invasione russa. Vista la difficoltà di colpirlo mentre è in mare, infatti, una delle poche possibilità che rimane a Kiev è attaccarlo mentre si trova con la testa fuori dall'acqua, ovvero in riparazione in un porto, come in questo caso.

Anche la «Minsk» stava subendo dei lavori quando è stata colpita: per gli 007 di Kiev, che hanno definito «storico» l'attacco, entrambi non potranno più tornare a solcare i mari.

Vertici di Kiev soddisfatti per la missione

Un attacco imponente, che sarebbe avvenuto tramite i missili da crociera britannici Storm Shadow. In totale, secondo il ministero della difesa russo, l'Ucraina ne avrebbe lanciati dieci, di cui sette sarebbero stati intercettati. Allo stesso tempo, un attacco drone contro un'imbarcazione russa nel Mar Nero sarebbe stato sventato dalla nave da pattugliamento «Vasily Bykov».

I vertici di Kiev esaltano la missione andata a buon fine. Nelle parole di Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, si è trattato di «una dichiarazione professionale e significativa» della capacità delle forze armate ucraine.

Di certo l'attacco a Sebastopoli è stata una dimostrazione di forza, a cui si è aggiunta anche la distruzione del battello KC-701 «Tunets», affondato nella parte nord-occidentale del Mar Nero. Per il presidente Volodymyr Zelensky, «i risultati ci saranno, il nemico li sentirà».

Attacco russo nella regione di Odessa

Quasi nelle stesse ore nelle quali l'Ucraina prendeva di mira la Crimea, la Russia sferrava l'ennesimo attacco contro le infrastrutture portuali della regione di Odessa. A finire sotto il fuoco di Mosca sono stati ancora una volta i porti fluviali sul Danubio di Izmail e Reni. Nel primo caso, sei persone sono rimaste ferite, mentre nel secondo un civile è stato colpito, e sono stati danneggiati edifici amministrativi, magazzini, serbatoi di stoccaggio di olio commestibile e veicoli a motore.

In seguito al terzo caso di ritrovamento di frammenti di drone russo sul territorio romeno, la ministra degli esteri Luminita-Teodora Odobescu ha deciso di convocare d'urgenza il capo della missione diplomatica russa per esternare il proprio disappunto.

«Dopo l'ufficializzazione dell'identificazione durante la giornata di oggi di nuovi frammenti di drone simili a quelli usati dall'esercito russo, il ministero degli esteri reitera la ferma protesta di fronte alla nuova violazione dello spazio aereo della Romania, richiedendo il rispetto delle norme del diritto internazionale», ha riferito il ministero degli esteri di Bucarest.

Riduzione drastica delle esportazioni di grano

Nella regione di Odessa gli attacchi russi si sono moltiplicati da quando il Cremlino ha deciso di uscire dall'accordo sul grano, a metà luglio. Secondo Alexander Kubrakov, ministro delle infrastrutture ucraino, l'interruzione del patto e i raid russi sarebbero costati una riduzione delle esportazioni di grano di quasi 3 milioni di tonnellate al mese. In totale, 105 infrastrutture portuali sono state colpite.

Mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen torna a sostenere che il destino ucraino sia nell'Ue, ma ricorda che l'adesione si guadagna con il «merito», il Consiglio dell'Ue ha prorogato per altri sei mesi le sanzioni alla Russia.

Da Berlino, intanto, arrivano per Kiev altri 20 Marder, i veicoli corazzati da combattimento, e altri due carri Wisent per lo sminamento.