Medio Oriente Appello di 20 ONG: «Agire subito contro la poliomielite a Gaza»

SDA

20.8.2024 - 18:32

Appello di 20 ong per combattere poliomielite a Gaza
Appello di 20 ong per combattere poliomielite a Gaza
Keystone

Chiedono «urgentemente un cessate il fuoco immediato per consentire la somministrazione di vaccini salvavita a circa 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni in seguito alla conferma del primo caso di poliomielite a Gaza dopo 25 anni».

A lanciare l'appello sono le organizzazioni umanitarie Islamic Relief Worldwide, MedGlobal, ActionAid, Churches for Middle East Peace (Cmep), War Child, Norwegian Refugee Council (Nrc), WeWorld, Care, Medical Aid for Palestinians (Map), Humanity & Inclusion/ Handicap International (Hi), DanChurchAid, ChildFund Alliance, Plan International, Accion Contra el Hambre (Acf), Médicos del Mundo (Médecins du Monde Spain), Oxfam, International Rescue Committee, Mercy Corps, Children Not Numbers Ngo, Save the Children e 20 operatori sanitari.

«Ora che la poliomielite è confermata, la risposta deve essere misurata in ore, non in settimane. Senza un'azione immediata, un'intera generazione è a rischio di infezione e centinaia di bambini rischiano di affrontare la paralisi a causa di una malattia altamente trasmissibile che può essere prevenuta con un semplice vaccino «, ha affermato Jeremy Stoner, Direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente – Questi bambini non hanno il lusso del tempo.»

«Il sistema sanitario a Gaza è stato distrutto molto tempo fa – ha affermato Nahed Abu Iyada, responsabile sul campo del programma sanitario di Care in Cisgiordania e a Gaza -. Senza un cessate il fuoco immediato e l'accesso ai vaccini e agli aiuti umanitari in tutta la Striscia, la popolazione di Gaza si troverà ad affrontare un disastro sanitario pubblico che si diffonderà e metterà in pericolo i bambini in tutta la regione e oltre». Perché una campagna di vaccinazione antipolio sia efficace, dicono le organizzazioni, «deve essere in grado di raggiungere almeno il 95% dei bambini mirati, e questo non può accadere in una zona di guerra attiva».

SDA