Il sondaggio Presidenziali, all'ONU i diplomatici sperano in Haley ma si preparano a Trump

SDA

24.9.2023 - 08:26

Il Palazzo di vetro, sede dell'ONU, a New York (immagine d'illustrazione),
Il Palazzo di vetro, sede dell'ONU, a New York (immagine d'illustrazione),
Keystone

Joe Biden o un altro democratico che creda nel multilateralismo, nelle alleanze e nella realtà del climate change, altrimenti qualsiasi repubblicano che non sia Donald Trump, con una preferenza per Nikky Haley.

È la speranza di vari diplomatici occidentali sondati da Politico (con la protezione dell'anonimato) durante l'assemblea generale dell'Onu in vista delle prossime presidenziali americane.

La sensazione prevalente, secondo la testata, è che il mondo si stia preparando con una certa rassegnazione e preoccupazione ad un eventuale ritorno del tycoon, con il timore in particolare per il suo isolazionismo, la sua imprevedibilità e il rischio della fine del sostegno all'Ucraina.

I diplomatici sceglierebbero Haley

«Se i diplomatici dovessero scegliere tra i repubblicani, sceglierebbero Haley. Ma questa è la speranza contro la realtà», confida un diplomatico europeo a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Haley ha incassato apprezzamenti e allo stesso tempo si è alienata molti quando era ambasciatrice statunitense all'Onu. Era (e lo è tuttora) fermamente filo-israeliana, ad esempio, e la cosa ha frustrato molti paesi che si preoccupano per i palestinesi.

Ma Haley a volte ha anche enfatizzato le questioni umanitarie, andando in rotta di collisione con il pensiero generale di Trump ma in sintonia con molti paesi in via di sviluppo. I diplomatici alle Nazioni Unite seguono tuttavia i sondaggi e riconoscono che Haley e gli altri contendenti repubblicani sono molto indietro rispetto all'ex presidente, nonostante i molteplici processi che incombono su di lui. Qualunque siano le loro preferenze, la platea delle Nazioni Unite è «più concentrata su un potenziale ritorno di Trump», ha riferito a Politico un diplomatico dell'Onu.

Alcuni ambasciatori tastano il terreno

Quasi nessuno però osa fare mosse visibili che suggeriscano preparativi o correzioni di rotta per una presidenza Trump o di un altro repubblicano, anche per non irritare Joe Biden, che comunque sembra ancora avere buone possibilità di rielezione.

Alcune ambasciate straniere a Washington – come è prassi diplomatica – stanno stabilendo contatti con le campagne dei candidati Gop ma qualche governo sta anche tastando il terreno in giro per l'America: come la Germania, la cui ministra degli esteri Annalena Baerbock ha fatto una visita pubblica in Texas, dove ha incontrato il governatore repubblicano Greg Abbott, uno strenuo oppositore dell'amministrazione Biden.

SDA