Russia La folla al funerale di Navalny: «Alexei non ha avuto paura, noi non abbiamo paura»

SDA

1.3.2024 - 19:18

La folla che ha seguito la bara dell'oppositore russo Alexei Navalny all'uscita della chiesa dell'Icona della Madre di Dio a Mosca.
La folla che ha seguito la bara dell'oppositore russo Alexei Navalny all'uscita della chiesa dell'Icona della Madre di Dio a Mosca.
Keystone

«Tu non hai avuto paura, noi non abbiamo paura». È una vera e propria sfida al regime quella che si leva dalla folla che oggi si è radunata nella periferia di Mosca per l'ultimo saluto ad Alexei Navalny.

Migliaia di persone in fila davanti alla chiesa dell'Icona della Madre di Dio per rendere omaggio all'oppositore dietro la cui morte in un remoto carcere dell'Artico si allunga minacciosa l'ombra del Cremlino. «Questa lunga fila dimostra che siamo in tanti a stare dalla parte dell'opposizione. Non siamo soli», dice uno dei tanti manifestanti.

«Navalny è morto perché l'hanno ucciso o per il trattamento che gli è stato riservato in carcere. Ma ci ha dato la speranza di una Russia libera», commenta un'altra persona, anche lei in coda con dei fiori in mano davanti alla chiesa della periferia sud-est di Mosca dove stanno per iniziare i funerali del rivale numero uno di Putin.

Sono tanti a descrivere Navalny come colui che ha dato alla Russia «una speranza»: la speranza di un futuro migliore. «È morto e ha sofferto per noi», dice una donna. «È stato lui – spiega – a farmi interessare alla politica, a farmi capire che non è qualcosa di sporco, ma una cosa che riguarda direttamente noi e le nostre vite».

«Tu non hai avuto paura, noi non abbiamo paura»

La fila aumenta sempre più, attraversa in una lunga serpentina il quartiere di Maryno, blindato dalla polizia. «Sono qui per dare l'ultimo saluto a una persona che ha lottato per noi e per la nostra libertà, e che è stata più forte di noi», dice una donna. «Lo hanno ucciso. Lo hanno torturato e poi l'hanno ucciso», è la denuncia di un'altra signora in lacrime.

Un applauso scrosciante accoglie la bara del dissidente non appena viene portata in chiesa. Poi la folla inizia a scandire all'unisono il nome «Navalny! Navalny!». «Tu non hai avuto paura, noi non abbiamo paura», dice in coro la gente battendo le mani.

«La Russia sarà libera!»

«Grazie, Alexey», grida poi la folla quando la bara viene portata fuori tra gli applausi. Tanti lanciano fiori verso il carro funebre: un modo per rendere omaggio ancora una volta al dissidente. Terminati i funerali, molti si incamminano verso il cimitero Borisovsky, dove Navalny sarà sepolto.

«No alla guerra», urlano condannando l'invasione dell'Ucraina voluta dal Cremlino. E ancora: «Putin assassino!», «La Russia sarà libera!». Anche davanti al cimitero, non manca chi critica lo zar: «È il nostro Savonarola», dice una donna. «È un oscurantista, contrario al progresso, ma il progresso non si può fermare». «Se ho paura?» afferma un altro manifestante. «Guardate quanti siamo, non c'è posto per tutti in prigione».

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