CinaXi Jinping chiede di «prevenire rischi» dopo l'incidente di Zhuhai
SDA
13.11.2024 - 07:29
Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato «tutte le località e autorità competenti a trarre lezioni e a rafforzare prevenzione e controlli dei rischi alla fonte».
Keystone-SDA
13.11.2024, 07:29
13.11.2024, 08:37
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Il tutto in risposta alla morte delle 35 persone falciate da un suv di piccole dimensioni ieri sera a Zhuhai, nel Guangdong.
Lo riferisce l'agenzia Xinhua, secondo cui Xi ha lanciato l'inedita sollecitazione pubblica per tenere sotto controllo «conflitti e controversie», a favore della stabilità sociale. In un differente messaggio, anche il premier cinese Li Qiang «ha chiesto sforzi coordinati di prevenzione e controllo dei rischi per garantire la stabilità sociale».
L'attacco, che ha registrato anche un bilancio di 43 feriti gravi, ha sconvolto l'intera nazione, orgogliosa della sua sicurezza pubblica, e ha suscitato domande sui social media – finite in gran parte nelle maglie della censura – su cosa possa indicare l'aumento di segnalazioni di crimini violenti nelle grandi città della Repubblica popolare.
Molte lacune nella versione della polizia
Le autorità cinesi hanno impiegato quasi 24 ore per rivelare ufficialmente che un uomo di 62 anni aveva lanciato la sua auto a tutta forza contro la folla in un centro sportivo a Zhuhai, colpendo le persone come fossero birilli.
La polizia ha affermato che l'autore del gesto, di cognome Fan, era contrariato dal contesto del divorzio, secondo l'ultima versione fornita. Ma sono molte le lacune investigative emerse nella vicenda, perché Fan sarebbe finito in coma a causa delle ferite procuratesi al collo e all'addome con un coltello, prima del fermo degli agenti.
Insoliti atti violenti
Quello di Zhuhai è l'ultimo di una serie di atti violenti che hanno spinto Xi alla inedita sollecitazione pubblica alle autorità. Un campanello d'allarme era suonato a ottobre, addirittura nella capitale cinese: un attacco con coltello ha causato cinque feriti, tra cui alcuni minori, fuori da una delle principali scuole primarie della città, in una rarissima aggressione registrata a Pechino.
Un mese prima, invece, uno studente nipponico di 10 anni era stato accoltellato a morte fuori dalla sua scuola giapponese a Shenzhen, causando la dura protesta di Tokyo e l'imbarazzo cinese sulla ricostruzione dell'incidente.