Spazio Un astronauta non americano sulla Luna entro il decennio

SDA

21.12.2023 - 18:00

L'annuncio ufficiale è stato fatto dalla vicepresidente Kamala Harris.
L'annuncio ufficiale è stato fatto dalla vicepresidente Kamala Harris.
Keystone

Il programma Artemis porterà un astronauta non americano sulla Luna entro la fine del decennio: lo ha detto la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, durante il terzo incontro del National Space Council (Nsc) da lei presieduto.

Harris non ha specificato la nazionalità dell'astronauta che verrà selezionato, ma con questo annuncio ha comunque voluto ribadire l'importanza della collaborazione internazionale per il programma Artemis, i cui accordi sono stati siglati da 33 nazioni, a differenza del programma Apollo che vedeva gli Stati Uniti come unici protagonisti.

Oggi la Nasa può già contare su una serie di partnership, sia commerciali che internazionali, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Artemis. L'Agenzia Spaziale Europea, per esempio, fornisce il modulo di servizio per la capsula Orion che porterà gli astronauti nell'orbita lunare. Sempre l'Esa, insieme all'agenzia spaziale giapponese e a quella canadese, sta contribuendo in modo significativo a Gateway, la futura stazione spaziale che la Nasa prevede di costruire in orbita lunare entro qualche anno.

Dopo la missione Artemis 1, che alla fine del 2022 ha permesso di testare il razzo Sls e la capsula Orion con un volo senza equipaggio nell'orbita lunare, si prevede che la prima missione con equipaggio, Artemis 2, sarà lanciata a fine 2024. A volare intorno alla Luna saranno quattro astronauti (Reid Wiseman, Victor Glover e Christina Koch della Nasa insieme a Jeremy Hansen dell'agenzia spaziale canadese), che proprio settimana scorsa sono stati ricevuti alla Casa Bianca dal presidente Biden e dalla vice Kamala Harris.

Tra il 2025 e il 2026 dovrebbe invece partire Artemis 3, che porterà gli astronauti vicino al polo sud lunare. Infine sarà il turno delle missioni Artemis 4 e 5, previste per il 2028 e il 2029, che dovrebbero portare a bordo un astronauta europeo, come anticipato nei mesi scorsi dal direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea Josef Aschbacher.