Trieste Sparatoria in Questura: due le pistole sottratte dal 29enne

ATS

5.10.2019 - 08:14

La scientifica sta effettuando i rilievi all'esterno della Questura di Trieste
La scientifica sta effettuando i rilievi all'esterno della Questura di Trieste
Source: KEYSTONE/EPA ANSA/ANDREA LASORTE

Il 29enne dominicano che ha sparato all'interno della questura di Trieste, ha sottratto le pistole a entrambi i poliziotti che poi ha ucciso e non solo al primo agente che lo aveva accompagnato in bagno.

Lo si è appreso venerdì sera da fonti qualificate della Polizia che stanno ricostruendo la dinamica di quanto accaduto anche se, sottolineano, non ci sono né testimoni, né riprese delle telecamere del primo conflitto a fuoco.

Quello che è certo è che l'uomo – che come il fratello non aveva precedenti e non era segnalato come soggetto pericoloso – chiede di poter andare in bagno e a un certo punto riesce a sottrarre la pistola all'agente che lo accompagna. Come abbia fatto sarà difficile ricostruirlo: alla scena non hanno assistito testimoni e la zona non è coperta da telecamere.

La probabile dinamica

Dopo aver sparato al primo poliziotto, il 29enne si incammina verso l'uscita e trova sulla sua strada il secondo agente. L'uomo spara ancora e quando il poliziotto cade in terra gli prende la pistola, strappandogli la fondina.

A quel punto si avvicina l'uscita e ha un terzo conflitto a fuoco, con l'agente al corpo di guardia, che lo ferisce. L'aggressore, dicono ancora le fonti, riesce comunque a uscire dall'edificio e qui viene bloccato dagli uomini della squadra mobile.

Dalla ricostruzione che sta emergendo sembra inoltre che il fratello non abbia avuto alcun ruolo nella sparatoria e, anzi, per paura si sia rifugiato nei sotterranei appena si è cominciato a sparare.

Agenti in silenzio hanno fatto da cordone alle salme

Nel frattempo sono proseguite all'esterno della Questura di Trieste i rilievi della polizia scientifica, che opera con torce e altri strumenti per raccogliere prove utili all'indagine, lungo il marciapiede e la strada adiacente all'edificio. Diversi gli agenti presenti, così come i militari dei carabinieri.

Attorno a mezzanotte le salme sono state fatte uscire dall'ingresso principale mentre tanti colleghi in divisa e agenti della scientifica in silenzio hanno fatto da cordone. Una volante della polizia ha scortato il mezzo delle onoranze funebri.

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