SpagnaÈ morta la persona più anziana del mondo, ecco quanti anni aveva
SDA
20.8.2024 - 13:16
Maria Branyas, considerata la persona più anziana del mondo, è morta all'età di 117 anni a Olot (Gerona), nella residenza per anziani dove viveva da anni. A dare notizia della morte è stata la sua famiglia in un messaggio su X. «Maria è morta come voleva: mentre dormiva, tranquilla e senza dolore».
20.08.2024, 13:16
20.08.2024, 13:40
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Maria Branyas, considerata la persona più anziana del mondo, è morta all'età di 117 anni a Olot (Gerona), nella residenza per anziani dove viveva da anni.
A dare notizia della morte è stata la sua famiglia in un messaggio su X: «Maria è morta come voleva: mentre dormiva, tranquilla e senza dolore».
Nata a San Francisco il 4 marzo del 1907 e di origine catalana, Maria aveva superato tutti i record di longevità.
Ora lo scettro della più anziana al mondo passerà nelle mani della giapponese Tomka Itooka, nata il 23 marzo 1908.
Nello stesso messaggio, i familiari assicurano che la ricorderanno sempre per i suoi consigli e la bontà delle sue parole, ricordando quelle che aveva pronunciato giorni fa: «Un giorno che non conosco, ma che è molto vicino, questo lungo viaggio sarà terminato. La morte mi troverà stanca di aver vissuto tanto, ma voglio essere ricordata sorridendo, libera e soddisfatta».
La Maria Branyas ens ha deixat. Ha mort com ella volia: mentre dormia, tranquil·la i sense dolor. Fa uns dies ens deia: “Un dia me n'aniré d'aquí. No tornaré a provar cafè, ni a menjar iogurt, ni a acaronar a la Fada..., deixaré també els meus records, les meves reflexions... 👇
Nata a San Francisco il 4 marzo del 1907 e di origine catalana, Maria aveva superato tutti i record di longevità, finanche quello della giapponese Tomka Itooka, nata il 23 marzo 1908, che ora riceverà lo scettro della più anziana al mondo.
Branyas viveva da anni nella residenza di Santa Maria di Tura ad Olot. A 113 anni aveva superato il Covid-19 e il suo caso unico è stato al centro di numerosi studi.
Fra questi, quello dell'Istituto di Ricerche Josep Carreras, il cui direttore, Manel Esteller, aveva spiegato ai media che la sua longevità era dovuta al fatto che «l'età delle sue cellule è di 14 anni inferiore a quella segnata dal suo DNA».
Moltes gràcies per les felicitacions. El meu agraïment, de cor, a totes les persones que ahir em vareu manifestar el vostre afecte, respecte i boniques paraules. “Només amb un somriure que em facis tot passant, ja m’omplo d’alegria i veig el món més gran” (Joana Raspall) pic.twitter.com/upzeZhyeCi
— Super Àvia Catalana (@MariaBranyas112) March 5, 2024
Solo alcune ore prima di morire la veneranda catalana si era congedata con un emotivo messaggio sulle reti sociali dal suo account, gestito da chi l'assisteva: «E quando la mia voce tacerà con la morte, il mio cuore ti continuerà a parlare del mio amore», segnalava la citazione di Tagore.
«Mi sento debole, si avvicina l'ora. Non piangete, non mi piacciono le lacrime. E soprattutto non soffrite per me. Già mi conoscete, dove andrò sarò felice, perché in qualche modo vi porterò sempre con me».
“I quan la meva veu calli amb la mort, el meu cor et seguirà parlant d'amor” (Tagore). Em sento feble. S’acosta l’hora. No ploreu, no m’agraden les llàgrimes. I sobre tot no patiu per mi. Ja em coneixeu, allà on vagi serè feliç, doncs d'alguna manera us portaré sempre amb mi.