Italia Trionfa Giorgia Meloni, che ora è a un passo dal governo

SDA

26.9.2022 - 11:00

Giorgia Meloni è a un passo dal trionfo
Giorgia Meloni è a un passo dal trionfo
AP

Alle elezioni politiche in Italia ha trionfato Giorgia Meloni. I suoi Fratelli d'Italia hanno raccolto il 26% dei voti, diventando il primo partito a livello nazionale e di gran lunga la prima forza nella coalizione di centrodestra.

Forte di una maggioranza che potrebbe essere molto ampia, Meloni, classe 1977, si appresta quindi a diventare la prima donna premier della storia della Repubblica. E diventerebbe anche il primo presidente del Consiglio dei ministri erede diretto della destra neofascista del Movimento Sociale Italiano.

Staccate Lega e Forza Italia

Nella coalizione di centrodestra, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia sono entrambi sotto la soglia del 10%. Il centrodestra arriva così a totalizzare oltre il 44% dei suffragi.

Nettamente staccata, la coalizione di centrosinistra arriva al 26,3% delle preferenze, con il Partito democratico, secondo partito a livello nazionale, fermo al 19,1%.

A Giorgia Meloni resta da risolvere il rebus del governo, tenuto conto che non potrà che assecondare le sensibilità del presidente della Repubblica su alcune caselle cruciali, in sintonia con la Nato e l'Europa, come Esteri, Difesa ed Economia. Allo stesso tempo dovrà valutare anche le richieste dei suoi alleati.

Romana, con una figlia, da due anni presidente dei Conservatori europei, politica a tutto tondo, è considerata molto vicina alle posizioni di Trump. La sua affermazione sarebbe un 'unicum' assoluto nella storia politica dei paesi fondatori dell'Ue e per molte cancellerie rappresenta uno shock.

Sotto i riflettori della stampa di mezzo mondo

I suoi detrattori la definiscono «inadeguata a governare». La stampa di mezzo mondo legge il voto come il ritorno del «fascismo in Italia», cent'anni dopo la Marcia su Roma. La sua proposta di «blocco navale» contro i migranti, la sua avversione all'adozione per i gay, il suo mantra «Dio, patria famiglia», le hanno causato fortissime critiche.

Lei però replica chiamandosi «patriota», impegnata a «tutelare finalmente l'interesse nazionale», contro «la globalizzazione senza controllo», che distrugge «le comunità, i popoli, e i suoi valori identitari».

Poi c'è il nodo dei suoi rapporti molto stretti con i Paesi del gruppo di Visegrad, e in particolare con l'Ungheria di Orban, il cui governo è stato definito dal Parlamento europeo «una non democrazia». Lei si è sempre difesa ricordando che «non esiste una Europa di Serie A e una di Serie B».

È però consapevole che l'Italia, con il suo enorme debito pubblico, se non vuole rischiare di finire vittima della speculazione finanziaria non potrà trovare vie d'uscita fuori dal contesto europeo. In una intervista a Reuters, ha chiarito che intende rispettare i parametri di bilancio di Bruxelles e che non ci saranno «follie» sui conti.

Meloni: «L'Italia ha scelto noi, governeremo per tutti»

«Se saremo chiamati a governare la Nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide, dando agli italiani l'orgoglio di sventolare il Tricolore».

Accolta da un grande applauso, la leader di Fratelli d'Italia parla da ‹premier in pectore›, facendo un discorso ecumenico e salutando i militanti raccolti nell'Hotel Parco dei Principi a Roma per la nottata elettorale.

Un «victory speech», breve, decisamente sobrio, dai toni pacati, senza toni retoricamente trionfalistici: non più di 6 minuti, in cui Giorgia Meloni lancia un messaggio di pacificazione nazionale dopo una campagna elettorale spesso molto aggressiva.

«E' Il tempo in cui - esordisce - gli italiani potranno avere un governo che esce da una loro indicazione. E' stata una campagna elettorale violenta, sopra le righe che noi abbiamo subito, ma la situazione dell'Italia, dell'Ue richiede ora il contributo di tutti».

Quindi, definisce questo storico trionfo elettorale «non un punto di arrivo ma di partenza», «Da domani - assicura - dobbiamo dimostrare il nostro valore».

Ma non dimentica di inviare un messaggio emotivamente forte alla sua comunità, quella della destra italiana, che per la prima volta nella storia della Repubblica vince le elezioni. «Il fatto che Fratelli d'Italia sia primo partito - osserva - significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni per noi e per le persone che non ci sono e che meritavano di vederla».

Poi ringrazia gli alleati, «che non si sono mai risparmiati», il suo staff, la sua famiglia, ma soprattutto gli italiani che non mai creduto alle mistificazioni".

Nel momento più felice della sua esperienza politica, Meloni chiude il suo intervento con una lode al valore della coerenza e della tenacia. Rivendica di «non aver mai mollato». «Sin da quando siamo nati - sottolinea - ci hanno sempre dato per spacciati: ma anche quando eravamo sempre sulle stesse percentuali sapevamo che le scorciatoie in politica sono un'illusione e che gli italiani l'avrebbero capito».

E ribadisce che «nessuna scommessa è impossibile». «Proprio per questo - conclude - vorrei citare una frase di San Francesco: 'cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile».

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