Germania Arrestato l'attentatore di Solingen, la polizia: «Ha confessato»

SDA / Red

25.8.2024 - 08:17

La caccia all'uomo è finita, il responsabile degli attacchi di Solingen di venerdì sera si è costituito alla polizia ieri in tarda serata.
La caccia all'uomo è finita, il responsabile degli attacchi di Solingen di venerdì sera si è costituito alla polizia ieri in tarda serata.
Keystone

Il 26enne siriano sospettato dell'attacco con un coltello di venerdì sera a Solingen, che ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre otto, ha confessato. Lo ha reso noto la polizia.

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Il sospetto «si è consegnato alle autorità investigative e ha detto di essere responsabile dell'attacco», ha precisato la polizia.

«L'uomo che abbiamo cercato per tutto il giorno è stato recentemente preso in custodia presso i nostri uffici», ha detto da parte sua il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia, Herbert Reul, alla televisione pubblica Ard. Gli investigatori hanno «elementi di prova», ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli.

La polizia ha precisato che la persona arrestata sabato sera in un centro di accoglienza per rifugiati a Solingen, non lontano dal luogo dell'attacco, era considerata un «testimone».

Ritrovata l'arma

Venerdì sera un uomo ha colpito con un coltello persone a caso durante una festa per i 650 anni dalla fondazione della cittadina del Nordreno-Vestfalia, uccidendone tre e ferendone 8, 5 delle quali in modo grave e facendo perdere le sue tracce fuggendo poi tra la folla.

Si era subito scatenata una imponente caccia all'uomo, che aveva portato ieri mattina a un primo fermo di un ragazzo di 15 anni, sospettato di avere avuto contatti con l'esecutore dell'attacco. Nel pomeriggio è stata ritrovata l'arma.

In serata, gli agenti della polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno fatto irruzione in una residenza per richiedenti asilo situata nelle vicinanze del luogo dell'attacco, arrestando un siriano di 36 anni.

Il killer si è costituito

Poco dopo, tuttavia, intorno alle 23.00 un altro siriano si è avvicinato agli agenti in strada consegnandosi e confessando il gesto. Si chiamerebbe Issa Al H. e, a quanto riferito, si era nascosto in un cortile.

Secondo Spiegel, era arrivato in Germania nel 2022 e aveva chiesto asilo a Bielefeld, ottenendolo, e finora non aveva attirato l'attenzione in quanto islamista radicale.

Non è ancora chiaro quale ruolo abbia avuto nell'aggressione l'uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto assassino con coltello si costituisse.

L'ISIS rivendica l'attentato

Secondo Welt, un testimone ha raccontato alla polizia che durante la strage l'autore avrebbe gridato «Allahu Akbar», dopo che la Procura ha ammesso, in conferenza stampa a Wuppertal, di «non poter escludere la pista del terrorismo».

E sabato, in serata, da Beirut è arrivata una rivendicazione dell'Isis: «L'autore dell'attacco a un raduno di cristiani nella città di Solingen in Germania ieri era un soldato del gruppo dello Stato islamico», recita una dichiarazione dell'agenzia di stampa jihadista Amaq su Telegram. L'attacco è stato compiuto «per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque».

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