Sei studi internazionali Omicron colpirebbe più la gola e meno i polmoni

SDA

2.1.2022 - 13:12

Campioni della variante Omicron del Covid pronti all'analisi.
Campioni della variante Omicron del Covid pronti all'analisi.
Keystone

Omicron avrebbe maggiori probabilità di infettare la gola rispetto ai polmoni e quindi, pur rischiando di essere più infettiva, sarebbe meno letale rispetto ad altre mutazioni del virus. Lo riporta il Guardian analizzando sei recenti studi internazionali

La variante «sembra più in grado di infettare la gola dove si moltiplicherebbe più facilmente che nelle cellule profonde nel polmone. Si tratta di risultati preliminari, ma gli studi puntano nella stessa direzione».

L'ipotesi che Omicron si moltiplichi di più in gola la renderebbe più trasmissibile, spiegando la rapida diffusione rispetto al virus – scrive il sito britannico riportando gli studi – che attacca i polmoni, più pericoloso ma meno trasmissibile.

Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell'Università di Liverpool Omicron porta a «malattie meno gravi» nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi.

«Il modello animale suggerisce che la malattia è meno grave della Delta e del virus Wuhan originale. Sembra essere eliminato più velocemente e gli animali si sono ripresi più rapidamente».

Con il booster maggiore immunità

Anche dal Neyts Lab dell'Università di Lovanio in Belgio arrivano risultati simili nei criceti siriani. E, un'ulteriore prestampa, presentata a Nature da ricercatori Usa, conferma la tesi. Omicron – rileva poi il Centro per la ricerca sui virus dell'Università di Glasgow – sarebbe sostanzialmente in grado di eludere l'immunità dopo due dosi ma con il booster c'è «un ripristino parziale dell'immunità».

La sfilza di ricerche di Natale si basa su uno studio dell'Università di Hong Kong del mese scorso che mostra una minore infezione da Omicron nei polmoni e sulla ricerca guidata dal professor Ravi Gupta dell'Università di Cambridge, secondo cui la variante è meno in grado di entrare nelle cellule polmonari.

L'ultima conferma arriva dall'University College di Londra secondo cui molti tamponi effettuati solo nel naso davano esito negativo, mentre se ripetuti anche con un prelievo in gola risultavano positivi.