Terzo caso in poche settimane Incide il suo nome sul Colosseo, ecco cosa rischia la turista svizzera

tchs

17.7.2023

Proprio di recente, un turista ha graffiato un muro nel famoso Colosseo di Roma. Ora una giovane donna svizzera è stata accusata.
Proprio di recente, un turista ha graffiato un muro nel famoso Colosseo di Roma. Ora una giovane donna svizzera è stata accusata.
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Una giovane minorenne svizzera è stata accusata di aver inciso le sue iniziali sul Colosseo a Roma. La 17enne rischia una multa salata o, nel peggiore dei casi, fino a cinque anni di carcere.

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Non hai tempo? blue News riassume per te

  • Una 17enne svizzera è stata accusata in Italia di aver inciso le iniziali del suo nome sul Colosseo.
  • La ragazza rischia una pesante multa e persino il carcere per aver danneggiato il punto di riferimento romano.
  • Di recente anche un turista bulgaro ha fatto notizia per aver inciso il suo nome sull'antico anfiteatro.
  • Ma non sono i soli: qualche giorno dopo la ragazza svizzera, un altro 17enne, questa volta un turista tedesco, è stato denunciato per avere anche lui vandalizzato un muro del Colosseo.

Nell'iconico anfiteatro romano le regole sono chiare e violarle può costare molto caro: in Italia, una turista svizzera di 17 anni è stata accusata di presunti danni al Colosseo. Secondo i resoconti dei media italiani, la sua guida turistica l'ha sorpresa a scolpire le iniziali del suo nome su un basamento.

La ragazza è stata colta in flagrante in un filmato. Come riportato dai media italiani, la 17enne, che sta trascorrendo le vacanze con la famiglia nella capitale italiana, è stata portata in questura a piazza Venezia, ha reso noto «20 Minuten».

Non solo rischia una multa che può ammontare fino a 15.000 euro – ovvero circa 14.500 franchi – ma anche il carcere. Infatti il reato di cui è accusata è punito con la reclusione da due a cinque anni.

Un caso simile: denunciato un turista bulgaro 

Di recente c'è stato un caso simile, quando un turista bulgaro, Ivan Dimitrov, che vive a Bristol in Inghilterra, ha suscitato indignazione con le sue azioni, anche queste filmate: nel video girato alla fine di giugno lo si vede scalfire un muro del Colosseo. L'uomo ha usato una chiave per incidere il proprio nome e quello della sua ragazza Hayley sulla pietra all'interno del monumento romano.

Anche se Dimitrov ha chiesto perdono per l'accaduto, le sue scuse sono risultate piuttosto strane: a quanto pare, il turista ha detto di non sapere che il Colosseo fosse un edificio antico...

Dimitrov ha chiesto scusa in una lettera indirizzata al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alla città e al pubblico ministero. L'avvocato del vacanziero ha dichiarato al quotidiano romano «Il Messaggero» che il suo assistito era «il prototipo dello straniero che casualmente crede che tutto sia permesso in Italia, anche azioni che sarebbero severamente punite nel suo Paese d'origine».

La lettera ha lo scopo di aiutare il turista bulgaro a ottenere una condanna mite.

I casi salgono a tre

Nel frattempo, qualche giorno dopo la giovane svizzera, un altro turista, questa volta uno studente tedesco di 17 anni, accompagnato da un insegnante, è stato denunciato dai carabinieri romani per aver anche lui vandalizzato il Colosseo.

Su richiesta del personale di vigilanza «Parco Archeologico del Colosseo», i militari sono intervenuti, denunciando e sanzionando amministrativamente il giovane turista, che è stato sorpreso e fermato mentre grattava su una parete del piano terra del monumento, deturpando una parte del laterizio.

Si tratta ormai del terzo caso in poche settimane.