Dopo i funerali di Stato Ecco le ultime volontà di Silvio Berlusconi

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15.6.2023 - 13:01

Silvio Berlusconi in un'immagine del 2010.
Silvio Berlusconi in un'immagine del 2010.
imago/ZUMA Press

Che fine farà l’eredità dell’ex premier, scomparso all’età di 86 anni dopo aver combattuto a lungo contro la leucemia mielomonocitica cronica? Alcune ipotesi.

Dopo i funerali nel Duomo di Milano, al quale hanno assistito personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e dello sport, la salma di Silvio Berlusconi subirà il procedimento della cremazione.

Succederà nel tempio crematorio Panta Rei di Valenza in provincia di Alessandria (Piemonte). Poi le ceneri verranno portate a Villa San Martino ad Arcore, dove le attende il mausoleo fatto costruire dallo scultore Pietro Cascella.

Era nota da tempo la volontà dell’imprenditore di essere cremato, così come era successo ai resti della sorella e dei suoi genitori, Luigi e Rosa. La scelta è la sola che offre l’opportunità di fare riposare le spoglie di Berlusconi nel mausoleo, pensato dall’ex premier come il luogo di tumulazione per parenti e amici più stretti.

L’impianto, uno dei centri di cremazione più grandi d’Italia, sarà accessibile solo alla famiglia, che al momento tiene il massimo riserbo sulle prossime ore.

Il testamento sarà aperto a breve

Il testamento del Cavaliere verrà aperto nei prossimi giorni: le decisioni sulla sua eredità sono attualmente sotto la custodia del notaio Arrigo Roveda dello Studio RLCD di Milano. Per il lascito a Marta Fascina c’è chi ipotizza la cifra di 50 milioni di euro più alcune case.

Da precisare che i due non si sono mai sposati, se non con un rito simbolico nel 2022 privo di valore legale. L'ultima compagna del Cavaliere potrà beneficiare dell'eredità solo se espressamente specificato nel testamento.

Come sarà diviso il patrimonio?

Il tema centrale della successione resta però la divisione di oltre il 60% di Fininvest che era in capo al fondatore. Ai cinque figli sono riservati due terzi del patrimonio. Di un terzo Berlusconi poteva disporre liberamente.

Se la quota dell’ex premier venisse assegnata in parti uguali ai cinque figli, la maggioranza della holding di famiglia farebbe riferimento a Barbara, Eleonora e Luigi (figli avuti dalla seconda moglie Veronica Lario).

Se invece la parte di «legittima» è stata indirizzata verso Marina e Pier Silvio, che da anni sono ai vertici delle società, i due figli maggiori (nati dalla prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio) avrebbero il controllo di Fininvest, potendo indirizzare le ipotetiche trattative con partner o possibili acquirenti.

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