Brucia la California Los Angeles nella morsa del fuoco, il vento si rafforza, diminuiscono le speranze di spegnere le fiamme

SDA

12.1.2025 - 20:00

Un uomo alla ricerca di qualcosa da salvare dalla sua casa di Pacific Palisades andata in fumo.
Un uomo alla ricerca di qualcosa da salvare dalla sua casa di Pacific Palisades andata in fumo.
Keystone

L'inferno a Los Angeles è ancora lontano dalla fine. I venti che avevano concesso una breve tregua si sono rafforzati e soffieranno almeno fino a mercoledì, mentre il numero dei morti e degli edifici distrutti continua ad aumentare.

Keystone-SDA

Le autorità della metropoli hanno avvertito che la «minaccia è ancora alta» e non si può abbassare la guardia.

«Le condizioni del vento peggioreranno nei prossimi giorni e condizioni meteorologiche critiche continueranno fino a mercoledì», ha dichiarato il capo dei vigili del fuoco, Anthony Marrone, in una delle tante conferenze stampa di queste giornate convulse.

Sono oltre 153.000 i cittadini di Los Angeles che hanno ricevuto l'ordine di evacuazione ma i numeri vengono aggiornati ogni ora, come quello delle vittime: 16 finora quelle accertate.

Il fronte di fuoco più preoccupante, secondo le autorità, è l'incendio di Palisades, «un mostro a più teste con possibilità di crescita in diverse direzioni» vista la folta vegetazione dell'area, ha spiegato il portavoce dei pompieri David Ortiz.

Questo rogo al momento è contenuto soltanto all'11%. Poi c'è il secondo più grande, l'Eaton fire nel nord della città intorno a Pasadena, contenuto al 15%; l'incendio di Kenneth al 90% e quello di Hurst al 79%.

C'è il problema dei sacceggi

Oltre ai rinforzi via aerea, a Los Angeles è arrivato un team di circa mille pompieri dal Messico che sono stati ricevuti dal governatore Gavin Newsom all'aeroporto.

Oltre all'emergenza stringente delle fiamme e dei fumi tossici – alla popolazione è stato raccomandato di uscire il meno possibile di casa e di indossare mascherine anche all'interno – c'è poi la piaga dei saccheggi delle case evacuate che continuano, con la residenza della vice presidente Kamala Harris a Brentwood presa di mira da due balordi alla fine arrestati.

Sono almeno 29 le persone fermate dalla polizia per tentato furto nelle case abbandonate, alcuni fingendosi pompieri, o per violazione del coprifuoco.

Si iniziano a fare i conti con i costi

Ci sono poi i problemi più a lungo termine come quello dei danni – oltre 150 miliardi ormai – e delle assicurazioni che prevedono perdite di circa 20 miliardi di dollari, secondo le previsioni di Jp Morgan.

L'incendio che costerà di più sarà quello di Palisades, una zona molto benestante dove il costo medio di una casa è di circa 3.000 di dollari e i proprietari pagano fino a 40.000 dollari all'anno per assicurare le loro proprietà.

Le compagnie assicurative scappano

Oltre ai costi immediati c'è poi il rischio di fuga delle compagnie assicurative, un problema endemico in uno Stato come la California così esposto ai disastri naturali.

Prima che scoppiassero gli incendi Allstate e State Farm avevano già annunciato di non voler proteggere più le nuove case che saranno costruite.

Solo lo scorso anno, State Farm non ha rinnovato le polizze su 72.000 fra case e appartamenti nello stato, di cui il 69% proprio nell'area di Palisades.

Intanto, la sindaca della città Karen Bass, travolta dalle polemiche per un'emergenza che secondo alcuni poteva essere evitata, si è detta fiduciosa che nei prossimi giorni Donald Trump si farà vedere a Los Angeles, nonostante i violenti attacchi del presidente eletto contro di lei e il governatore democratico Newsom.