Ostaggi a Yverdon Le parole incoerenti del sequestratore: «Democrazia non bene. Queste persone no. Sono pazzo. Allora?»

blue News - ATS - AFP

9.2.2024

Giovedì sera la Svizzera è stata teatro di un inquietante, quanto rarissimo, sequestro di ostaggi. Un iraniano di 32 anni è stato ucciso durante l'assalto della polizia. È stata rivelata la natura disordinata delle parole del sequestratore.

Da sinistra a destra: il portavoce della polizia Jean-Christophe Sauterel, il capo della polizia vodese Alain Gorka, il procuratore vodese Eric Kaltenrieder e il procuratore Alexandre Schweizer alla conferenza stampa di Yverdon venerdì a mezzogiorno.
Da sinistra a destra: il portavoce della polizia Jean-Christophe Sauterel, il capo della polizia vodese Alain Gorka, il procuratore vodese Eric Kaltenrieder e il procuratore Alexandre Schweizer alla conferenza stampa di Yverdon venerdì a mezzogiorno.
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Riprese in video e riportate dal giornale «24 Heures», le sue parole rivelano uno stato mentale disturbato: «Io bene. Democrazia non bene. Questa gente no. Io vado in Inghilterra. Lì, mando un sacco di soldi. Sì, sono pazzo. Allora?»

Jean-Christophe Sauterel, portavoce della polizia cantonale vodese, ha confermato questo venerdì in fine di mattinata che non ci sono legami con il terrorismo per la presa d'ostaggi sul treno vicino a Yverdon di giovedì sera: «Non c'è nulla che faccia pensare a un atto terroristico. Né terrorista né jihadista».

Prima di intervenire la polizia ha cercato, invano, di dialogare con il sequestratore per circa quattro ore. Ha deciso di passare all'azione nel momento in cui l'uomo si è allontanato dagli ostaggi.

«Pensavo fosse ubriaco o drogato»

Il comportamento del sequestratore è stato sempre incoerente. Un racconto raccolto dal «Blick» da un giovane presente alla scena rafforza questa impressione: «All'inizio pensavo che fosse ubriaco o drogato... Ma non sapevo cosa volesse, né quale fosse la sua motivazione».

L'operazione di salvataggio, condotta da una sessantina di agenti di polizia, tra cui unità di intervento di Losanna e tiratori scelti di Ginevra, si è svolta senza ulteriori spargimenti di sangue.

I passeggeri sono stati rilasciati illesi, ma l'incidente lascia ancora molte domande senza risposta sulle motivazioni e sullo stato mentale del sequestratore.

Gli ostaggi hanno potuto, fin da subito dopo la loro liberazione, contare sul sostegno piscologico di specialisti.

Prise d'otages dans un train: victimes libérées et auteur abattu

Prise d'otages dans un train: victimes libérées et auteur abattu

Une prise d'otages a eu lieu jeudi soir dans un train régional Travys reliant Baulmes à Yverdon. Elle a duré environ 4h et s'est terminée par un assaut. Le preneur d'otages, un homme de 32 ans armé d'une hache, a été tué. Les 15 otages ont été libérés sains et saufs. La prise d'otages a été signalée vers 18h35, à la hauteur d'Essert-sous-Champvent. L'auteur serait un requérant d'asile de nationalité iranienne et attribué au canton de Neuchâtel, a indiqué la police cantonale vaudoise lors d'un point de presse organisé à minuit à Yverdon-les-Bains. Son identité est encore à confirmer par l'enquête en cours, a-t-elle insisté.

09.02.2024

Un fatto rarissimo in Svizzera

I sequestri di persona sono rari in Svizzera, soprattutto su questa scala. I più recenti che hanno fatto notizia sono stati motivati dalla criminalità.

Nel marzo del 2022, il responsabile della Commissione federale delle vaccinazioni (CVF) Christoph Berger, è stato rapito da un 38enne nel domicilio di quest'ultimo, che aveva già ucciso la compagna. Il rapitore, che aveva chiesto un riscatto di 300.000 franchi, è stato ucciso una settimana dopo il fatto in una sparatoria con la polizia a Wallisellen (ZH).

Nel gennaio 2022, alcuni malviventi hanno preso in ostaggio una coppia e due dipendenti di un'azienda per accedere a casseforti contenenti metalli preziosi, ma alla fine sono fuggiti senza il bottino.

Nel novembre 2021, il direttore di un'azienda orologiera della città romanda di La Chaux-de-Fonds e i membri della sua famiglia sono stati sequestrati nella sua casa. Dopo aver rubato l'oro della sua ditta, i sei sequestratori sono fuggiti nella vicina Francia.