USA Le 100 candeline di Kissinger, il Machiavelli d'America

SDA

27.5.2023 - 14:37

Ha finito due libri dallo scoppio del Covid e cominciato a lavorare a un terzo. La scorsa settimana è rientrato dalla Bilderberg Conference di Lisbona in tempo per imbarcarsi per le celebrazioni che lo porteranno da New York a Londra e alla città natale di Fürth, in Baviera. Henry Kissinger, autore della celebre frase «il potere è il massimo afrodisiaco», compie cento anni.

27.5.2023 - 14:37

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Henry Kissinger, ex segretario di Stato statunitense, compie cento anni.
  • L'ex quindicenne ebreo in fuga dall'Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale si fece largo prima a Harvard, poi a Washington, fino a raggiungere, complice Nelson Rockefeller, il tetto del mondo al servizio di due presidenti: Richard Nixon e, dopo il Watergate, Gerald Ford.
  • Per il politologo Robert Kaplan, Kissinger è stato il più grande statista bismarckiano del Ventesimo Secolo.

Statista o criminale? L'eredità del machiavellico ex segretario di Stato continua ad essere discussa tra chi lo considera un genio diplomatico e chi un genio del male.

Astuto manipolatore e tuttora influente, per l'ex quindicenne ebreo in fuga dall'Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale, il mondo è un gigantesco puzzle in cui ogni pezzo gioca un ruolo importante e distinto verso un unico fine.

Gli Stati Uniti come superpotenza mondiale anche al prezzo di interventi di realpolitik sullo scacchiere mondiale giudicati da molti brutali ed illegittimi, come il bombardamento e l'invasione della Cambogia e il sostegno al colpo di Stato di Augusto Pinochet in Cile del 1973 che defenestrò Salvador Allende.

A 100 anni con una dieta di bratwurst

Per il politologo Robert Kaplan, Kissinger è stato il più grande statista bismarckiano del Ventesimo Secolo. Con un occhio attento anche sull'Italia, di cui Kissinger, amico intimo di Gianni Agnelli, apprezzava il ruolo nel Patto atlantico pur avendo il Partito comunista più potente d'Occidente.

Venerdì, sul Washington Post, il figlio David, interrogandosi sulla eccezionale vitalità fisica e mentale di un uomo che ha seppellito ammiratori e detrattori a dispetto di una dieta a base di bratwurst e Wiener schnitzel, ne ha individuato la ricetta nell'inesauribile curiosità paterna per le sfide esistenziali del momento: dalla minaccia delle atomiche negli anni '50 all'intelligenza artificiale su cui due anni fa ha scritto il penultimo libro, «The Age of AI: and Our Human Future» («L'era dell'intelligenza artificiale e il nostro futuro umano» ndt.), a cui ha fatto seguito «Leadership: Six Studies in World Strategy.» («Leadership: Sei studi sulla strategia mondiale» ndt.)

Da timido ragazzo al Premio Nobel

Da bambino, si diceva, era troppo timido per parlare in pubblico. Straniero nella nuova patria dopo la fuga dalla Germania nel 1938, Heinz divenne Henry e imparò a esprimersi in perfetto inglese conservando sempre l'accento tedesco.

Si fece largo prima a Harvard, poi a Washington, fino a raggiungere, complice Nelson Rockefeller, il tetto del mondo al servizio di due presidenti: Richard Nixon e, dopo il Watergate, Gerald Ford.

Kissinger concentrò nelle sue mani ogni negoziato rendendo superfluo il lavoro della rete diplomatica: dalla prima distensione verso l'Urss al disgelo con la Cina, culminato nel viaggio di Nixon a Pechino. Gli accordi di Parigi per il cessate il fuoco in Vietnam dopo quasi 60.000 morti statunitensi gli valsero un controverso Premio Nobel per la Pace: due giurati si dimisero per protesta.

Potente tanto quanto il Presidente

Kissinger fu di fatto un presidente ombra, anche se la scrivania dell'Ufficio Ovale restò sempre per lui un miraggio impossibile per il fatto di non essere nato negli Stati Uniti.

La sconfitta di Ford e l'elezione del democratico Jimmy Carter segnarono la fine della sua carriera pubblica, non dell'impegno in politica estera attraverso gruppi come la Trilaterale.

Dopo aver lasciato il governo nel 1977, Kissinger fondò il celebre studio di consulenza Kissinger Associates, attraverso la cui porta girevole passarono ministri e sottosegretari e i cui clienti erano governi mondiali grandi e piccoli.

SDA