Ombra della camorra La procura di Trento riapre il caso su Pantani al Giro del 1999

SDA

14.7.2024 - 13:49

Si torna a parlare della clamorosa esclusione dalla corsa rosa di 25 anni fa del «Pirata».
Si torna a parlare della clamorosa esclusione dalla corsa rosa di 25 anni fa del «Pirata».
Keystone

La procura di Trento ha riaperto le indagini sul caso di Marco Pantani al Giro di Italia del 1999, quando lo scalatore romagnolo fu estromesso dalla corsa per un tasso di ematocrito superiore al limite consentito. Lo riferisce l'Ansa.

Secondo l'agenzia italiana, il nuovo fascicolo, affidato alla pubblico ministero (pm) della Direzione distrettuale antimafia (Dda) Patrizia Foiera, riguarda l'ipotesi, come è emerso anche dalle audizioni in Commissione Antimafia, di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra che puntava ad evitare la vittoria del «Pirata» nella classifica finale.

Il primo a parlare della vicenda fu il noto criminale Renato Vallanzasca, venerdì sentito come persona informata sui fatti, nel carcere di Bollate (Milano), dalla stessa pm trentina.

Da quanto apprende l'Ansa, l'indagine è stata riaperta dalla Dda della procura di Trento guidata da Sandro Raimondi l'anno scorso, anche in seguito agli esiti della Commissione Antimafia secondo i quali bisognava indagare ancora sulle «anomalie» legate all'esclusione dal Giro d'Italia di 25 anni fa di Pantani.

La squalifica

Secondo le rivelazioni di Vallanzasca, i racconti e le intercettazioni di alcuni camorristi, la criminalità organizzata campana sarebbe intervenuta per evitare che il 'Pirata' portasse la maglia rosa fino a Milano.

Per questo Pantani, che stava dominando la corsa, sarebbe stato controllato prima della tappa di Madonna di Campiglio, quando i risultati degli esami antidoping sul sangue prelevatogli di primo mattino mostrarono un valore di ematocrito di 52, oltre il limite consentito di 50.

Quel test portò alla squalifica del campione romagnolo, che da quel giorno cominciò il suo declino.

I legali di Pantani convinti della trappola 

Il via alle nuove indagini è arrivato anche dai legali della famiglia di Pantani, da sempre convinta della 'trappola' tesa con il test antidoping, che hanno presentato una memoria corposa.

L'indagine è senza titolo di reato e senza indagati. La pm ha comunque già sentito parecchie persone e ne dovrà sentire altre per cercare di ricostruire il presunto giro di scommesse clandestine.

Da quanto si è saputo, venerdì mattina, Vallanzasca, che è in condizioni di salute precarie, non sarebbe stato in grado di rispondere alle domande della pm Foiera.

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