«Trappola» in agguato Se sbagli a disdire, l'abbonamento a «Cooperazione» può essere costoso

Se si desidera annullare l'abbonamento al settimanale «Cooperazione» si corre il rischio di finire su siti web di terzi che addebitano un costo. Il presunto aiuto per la cancellazione si trasforma rapidamente in una trappola di spesa.

Se si vuole disdire il settimanale «Cooperazione» si può facilmente finire sul sito di un fornitore terzo ed essere involontariamente invitati a pagare.

La rivista dei consumatori «SRF Espresso » ha documentato diversi casi in cui gli interessati hanno dovuto pagare costi aggiuntivi elevati per una disdetta apparentemente semplice.

Diversi abbonati hanno cercato online un modo per cancellare il loro abbonamento al settimanale di Coop e sono finiti sul sito web «Terminationexperts.com». Questo sito offre l'invio di notifiche di cancellazione per una tariffa di 35 franchi.

Il fatto che il servizio sia a pagamento è segnalato sul pulsante di invio, ma spesso viene trascurato. Una donna grigionese ha dovuto pagare 65 franchi, comprese le spese di sollecito, trovandosi comunque a dover disdire il giornale direttamente da Coop.

Non solo Coop interessata

Il fornitore terzo non si limita a disdire il giornale di Coop, ma anche altri servizi come palestre, Netflix e Amazon Prime. Secondo gli esperti si tratta di un metodo ben noto in cui ai consumatori viene chiesto di pagare per le disdette. Anche altri provider, come «Sepastop.eu», offrono servizi simili a pagamento.

Il grande distributore nazionale è consapevole del problema, ma si ritiene impotente. L'azienda consiglia di effettuare la disdetta direttamente tramite il sito web ufficiale o al servizio clienti.

I responsabili di «Terminationexperts.com» non hanno risposto alle richieste di «SRF». Secondo l'imprinting, la società ha sede a Berlino e un indirizzo di corrispondenza ad Amsterdam.