Italia Rapiscono una neonata, arrestata una coppia a Cosenza

SDA

22.1.2025 - 14:37

La Procura ha avviato indagini a tutto campo per accertare la dinamica (foto d'archivio).
La Procura ha avviato indagini a tutto campo per accertare la dinamica (foto d'archivio).
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Sono stati trasferiti in carcere, dopo essere stati trattenuti in Questura fino alla mattinata di oggi, mercoledì, Rosa Vespa, 53 anni, di Castrolibero (nella provincia italiana di Cosenza), e Aqua Moses, 43enne senegalese, la coppia accusata di aver rapito, ieri, la piccola Sofia dalla clinica «Sacro Cuore» di Cosenza.

Keystone-SDA

La donna si trova nella casa circondariale di Castrovillari, il marito nel carcere di Cosenza. Per entrambi è attesa la convalida del fermo da parte del gip di Cosenza. La Procura ha avviato indagini a tutto campo per accertare la dinamica.

Da quanto si è appreso, la donna avrebbe simulato la gravidanza per 9 mesi, facendo credere ai parenti di aver dato alla luce un maschietto, lo scorso 8 gennaio.

Quel giorno, in un post, la coppia celebrava così il lieto evento: «Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!».

Gli agenti che sono entrati nella casa della coppia, a Castrolibero, hanno riferito di aver trovato i due intenti a festeggiare insieme ad alcuni parenti l'entrata in casa del neonato e avevano vestito la piccolina come un maschietto.

«Ci sono accertamenti in corso»

I parenti della coppia fermata a Cosenza per il sequestro della neonata erano «del tutto ignari» dell'accaduto, «ma ci è sembrato ignaro lo stesso coniuge» della donna, «poi questo è da valutare». A dirlo l'ispettore della Squadra mobile di Cosenza Claudio Sole parlando con i giornalisti in Questura.

«Non si è capito – ha detto ancora – se è stato un errore prendere una bambina perché pare che in una pasticceria avessero chiesto informazioni su una torta con un nastro rosa che poi non è stata ordinata, ci sono accertamenti in corso». L'ispettore ha sostenuto che è «da valutare anche la facilità con cui sono entrati ed usciti dalla clinica».