Italia Il TAR sospende l'abbattimento dell'orsa «Jj4» che ha ucciso il runner

SDA

14.4.2023 - 12:31

Le forze dell'ordine sul luogo dell'incidente in una zona boschiva sopra il comune di Caldes in Trentino.
Le forze dell'ordine sul luogo dell'incidente in una zona boschiva sopra il comune di Caldes in Trentino.
KEYSTONE/APA/UFFICIO STAMPA/PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Trento ha sospeso l'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4 firmata lo scorso 8 aprile dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

Lo rende noto, sui canali social, l'associazione LAV (impegnata a salvaguardare la vita e i diritti degli animali, secondo quanto indicato sul suo sito), che ha presentato ricorso contro il provvedimento nei giorni scorsi.

È la seconda volta che il TAR di Trento sospende un'ordinanza per l'abbattimento dell'orsa Jj4. La prima, del 24 giugno 2020, era stata firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, dopo l'aggressione sul monte Peller di due escursionisti, padre e figlio.

Un'altra ordinanza per la cattura dell'esemplare era stata firmata da Fugatti l'11 agosto del 2020. A quanto specificato dal governatore, il Consiglio di Stato, con giudizio monocratico prima e collegiale poi, ha sospeso anche l'ordinanza di cattura, con sentenza poi recepita anche dal Tar di Trento.

Chiarire «le possibili responsabilità umane e delle istituzioni»

Nel frattempo anche il Partito animalista ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trento, chiedendo di chiarire «le possibili responsabilità umane e delle istituzioni» per la morte di Andrea Papi, il runner di 26 anni ucciso dall'orsa Jj4 nei boschi del monte Peller.

Il partito, in particolare, chiede di approfondire le questioni relative alla responsabilità del monitoraggio di Jj4 e alla predisposizione dei piani di prevenzione, gestione e sicurezza del progetto Life Ursus.

«Risulta del tutto inutile l'abbattimento dell'orso disposto con ordinanza dalla Provincia di Trento in questi giorni che, inutile ai fini della sicurezza, sarebbe anche di intralcio alla gestione delle future indagini sulla chiarificazione dei fatti accaduti e delle ulteriori responsabilità da identificarsi», scrive il partito in una nota.

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