ArcheologiaIl Museo romano di Losanna-Vidy rispolvera il presente
beke, ats
24.11.2022 - 12:22
Cosa rimarrà di noi fra 2000 anni? Cosa capiranno gli archeologi del futuro dei nostri modi di vivere? Per celebrare i suoi 30 anni, il Museo romano di Losanna-Vidy rispolvera da domani la mostra «Futur antérieur» che ha reso nota l'istituzione.
24.11.2022, 12:22
24.11.2022, 12:24
SDA
«Retour vers le futur antérieur» riprende le stesse domande che quelle sollevate nel 2003 da Laurent Flutsch, ex-direttore del museo losannese andato in pensione a giugno, a cui viene reso omaggio. L'idea è di «far riflettere confrontandosi con le vestigia della nostra civiltà, portando uno sguardo critico sull'interpretazione archeologica», in maniera «divertente e stravagante», indica una nota.
«Supponiamo generalmente che il nostro mondo saturo d'immagini e di informazioni scritte lascerà agli storici futuri innumerevoli documenti, testimoni esaustivi e dettagliati della nostra civiltà. Nulla è meno sicuro», si legge nella presentazione dell'esposizione.
Memoria umana a rischio?
«Da più di un secolo, la composizione chimica della carta la condanna a una distruzione relativamente rapida. Le bande magnetiche sono molto fragili, così come i supporti digitali. Non vi è nessuna speranza che una chiavetta USB o un disco duro sepolti per 2000 anni rimangano visibili», prosegue il testo. Inoltre, la rapidità dell'innovazione causa «perdite gigantesche» rendendo alcune tecnologie, come i CD-ROM, obsolete.
«Ma da qui a 2000 anni, quante spaccature politiche, conflitti, cataclismi e altri imprevisti metteranno in pericolo la memoria umana? Salvo miracolose eccezioni, rimarranno soltanto i testi in rilievo su vetro, ceramica, metallo o pietra».
Interpretazioni errate
Gli archeologi del 41esimo secolo non avranno un compito semplice. Come oggi, analizzeranno il passato sulla base di frammenti sparsi, conservati per miracolo e trovati per caso. «Fondandosi su queste testimonianze infimi, restituiranno il nostro mondo, a volte in modo corretto altre sbagliandosi, per forza...».
Nella mostra, scopriamo oggetti familiari interpretati secondo logiche rigorose ma non sempre fondate. La paletta viene classificata con le padelle, le cartucce dei fucili sono fialette e i nani da giardino rappresentano persone importanti o preti.
«Retour vers le futur antérieur» è visibile fino al 24 settembre 2023.