Letteratura Lo scrittore franco-algerino Kamel Daoud vince il Prix Goncourt 2024

SDA

4.11.2024 - 19:09

Kamel Daoud celebra la vittoria
Kamel Daoud celebra la vittoria
Keystone

Un finestra sul Goncourt: è andato allo scrittore franco-algerino Kamel Daoud il Prix Goncourt 2024, il riconoscimento letterario più prestigioso e ambito di Francia, per il suo ultimo romanzo, «Houris».

Il libro uscirà in Italia il prossimo maggio per La nave di Teseo, come suoi precedenti libri.

I giurati del Prix Goncourt 2024 si sono riuniti il 4 novembre, come da tradizione, al ristorante Drouant di Parigi per l'annuncio del vincitore a cui è seguito un pranzo da Re.

E come da tradizione, il premiato si è affacciato dalla piccola finestra al primo piano del Drouant, straripante di gioia, salutando con il libro in mano i tanti giornalisti, appassionati o curiosi che aspettavano in strada per scoprire il volto del premiato.

«C'è sempre bisogno di tre cose per scrivere»

«C'è sempre bisogno di tre cose per scrivere: un tavolo, una sedia e un Paese. Io ho tutti e tre», ha esultato Daoud, dicendosi «molto felice» per essersi aggiudicato questa 122/a edizione del Prix Goncourt, rito intramontabile che dal 1914 scandisce la vita culturale della Francia.

«So bene che in genere si ama fare del french bashing (la tendenza a denigrare la Francia, ndr.) ma per me, questo Paese, è un Paese di accoglienza per gli scrittori, per le scritture e tutto ciò che viene da altrove», ha aggiunto il romanziere di 54 anni, mandando infine il suo più profondo ringraziamento ai genitori.

Daoud ha raccolto sei voti della giuria già dal primo turno, contro due voti per gli sfidanti Hélène Gaudy («Archipels»), un voto per Gaël Faye (quest'anno Premio Renaudot per il suo ultimo libro «Jacaranda») e un voto per Sandrine Collette («Madelaine avanti laube»). L'annuncio è stato fatto a metà giornata dal presidente dell'Académie Goncourt, Philippe Claudel.

Daoud è anche giornalista per il «Quotidien dOran»

Nella Francia che da sempre attribuisce un'importanza fondamentale alla Repubblica delle Lettere, a stretto giro di posta è arrivato il messaggio di Emmanuel Macron: «Mi congratulo con Kamel Daoud per il suo Prix Goncourt e con Gaël Faye per il suo Prix Renaudot. Attraverso la loro voce, la nostra lingua francese esprime ancora meglio la bellezza, la tragedia, l'universale», ha scritto il capo dello Stato in un messaggio pubblicato su X.

Nato nel 1970 a Mostaganem, porto algerino affacciato sul Mediterraneo, Daoud, è anche giornalista e scrive per il «Quotidien dOran», dove vive. È l'autore del romanzo «Il caso Mersault» (Bompiani, 2015).

La trama

«Houris», che affronta la guerra civile algerina degli anni 1990 pare sia all'origine dell'esclusione della casa editrice francese Gallimard dalla 27esima edizione della Fiera internazionale del libro di Algeri (Sila), che si terrà dal 6 al 16 novembre 2024. E sempre oggi, l'editore Antoine Gallimard, ha deplorato il «silenzio» degli organizzatori.

In «Houris» Daoud racconta la storia di Aube, una giovane algerina che deve ricordare la guerra d'indipendenza, che non ha vissuto, e dimenticare la guerra civile degli anni '90, che lei stessa ha vissuto. La sua tragedia è segnata sul suo corpo: una cicatrice sul collo e corde vocali distrutte. Muta, sogna di ritrovare la voce.

Può raccontare la sua storia solo alla bambina che porta in grembo. Ma ha il diritto di tenere questo bambino? Puoi dare la vita quando ti è stata quasi tolta? In un Paese che ha varato leggi per punire chiunque parli di guerra civile, Aube decide di recarsi nel suo villaggio natale, dove tutto ha avuto inizio, e dove i morti forse gli risponderanno.

«Io sono la traccia vera, la prova più forte che attesta tutto quello che abbiamo vissuto in dieci anni in Algeria. Nascondo la storia di un'intera guerra, scritta sulla mia pelle fin da quando ero bambino» dice.

Il premio garantisce vendite per centinaia di migliaia di copie

La ricompensa del Goncourt consiste in un assegno di 10 euro, che secondo la tradizione sarebbe meglio non incassare, ma il premio garantisce vendite per centinaia di migliaia di copie e apre la strada a traduzioni nel mondo intero. Notevole, anche il menu dei giurati a cui quest'anno sono state state servite Quiche Lorraine con caviale, assiette di frutti di mare e una sogliola agli spinaci di Viroflay.

È poi seguita una torta salata di Pernice in salsa di selvaggina e formaggi francesi. Il dessert è stato affidato allo chef pasticciere, Marc-Aurèle Fix, che ha rivisitato alcuni tradizionali dolci parigini come il Saint-Honoré, Paris-Brest e Opéra. A parigini e turisti senza problemi finanziari viene offerta la possibilità di assaporare il menu servito ai membri dell'Académie Goncourt dal 4 novembre al 15 dicembre 2024.

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