BMW sequestrata Il conducente fermato in Austria a 230 km/h spiega perché andava così veloce

zis

25.3.2024

L'uomo è stato colto in fallo e ora la BMW sulla quale sfrecciava ad altissima velocità è sequestrata. Le autorità austriache, secondo una nuova legge, potrebbero mettere il veicolo all'asta.
L'uomo è stato colto in fallo e ora la BMW sulla quale sfrecciava ad altissima velocità è sequestrata. Le autorità austriache, secondo una nuova legge, potrebbero mettere il veicolo all'asta.
EPA

In Austria un serbo residente a San Gallo è stato fermato per estremo eccesso di velocità sull'autostrada. La BMW su cui viaggiava, che ha targhe svizzere, gli è stata confiscata e potrà essere messa all'asta. Il conducente ha dato la sua versione dei fatti a «20 Minuten», spiegando perché correva così forte e perché sarà rovinato se l'auto verrà messa in vendita.

zis

25.3.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Un serbo residente a San Gallo ha dovuto consegnare alle autorità austriache la BMW con targhe svizzere che stava guidando.
  • Viaggiava a 230 km/h invece dei 130 km/h consentiti.
  • L'uomo ha spiegato al giornale «20 Minuten» perché stava guidando a una velocità così elevata.
  • Chiede clemenza alle autorità poiché teme che la sua vita possa essere rovinata se la BMW verrà messa all'asta.

Un'auto con targhe svizzere è stata fermata sull'autostrada in Austria a 230 km/h. Ha superato il limite di velocità di ben 93 km/h.

Il conducente di origine serba, residente nel Canton San Gallo, ha dovuto lasciare la BMW alle autorità austriache a causa di una nuova legge. Ha dovuto anche consegnare la patente di guida e le chiavi dell'auto, che ora potrà essere venduta all'asta.

Il 36enne, padre di tre figli, ha raccontato a «20 Minuten» di aver viaggiato così velocemente a causa di un decesso in famiglia. Aveva saputo della morte del cugino martedì, ma il suo datore di lavoro non gli aveva permesso di partire prima, poiché, essendo un autista professionista, doveva consegnare dei prodotti surgelati la mattina successiva.

Dice di aver iniziato il suo giro di consegne alle 4 del mattino e che sarebbe stato pronto alla partenza a mezzogiorno, ma ha dovuto aspettare il fratello fino alle 14.00, ora alla quale è partito con lui, sua moglie e la cognata.

La BMW era solo a noleggio

«Volevo solo arrivare a Vienna il più velocemente possibile e non ho nemmeno guardato il tachimetro», ha dichiarato l'uomo al giornale.

Dopo essere stati fermati dalla polizia, lui e i suoi tre passeggeri hanno aspettato per due ore in un'area di servizio dell'autostrada prima che un amico di Vienna venisse a prenderli.

La BMW confiscata però non gli apparterrebbe: l'avrebbe noleggiata da un privato. La polizia non gli ha creduto.

Il giovane ora teme per il suo lavoro («spero di poter almeno lavorare in magazzino») e che il proprietario gli faccia pagare la BMW: «La mia vita è completamente sottosopra».

L'uomo spera che le autorità austriache siano tolleranti e che gli restituiscano la potente auto. Ha detto di non essere a conoscenza della nuova legge, entrata in vigore il 1. marzo 2024.