In immagini Ecco le personalità celebri o di spicco che ci hanno lasciato nel 2023

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29.12.2023

In questa galleria d'immagini ci sono alcune delle personalità più importanti della politica, della cultura e del mondo dello spettacolo, sia locali che internazionali, che ci hanno lasciati nel corso del 2023. La lista, non esaustiva, è proposta in ordine cronologico da dicembre a gennaio.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Nel 2023 sono scomparse numerose importanti personalità della politica, della cultura e del mondo dello spettacolo.
  • Solo ieri, 28 dicembre, ci ha lasciati - dopo breve malattia - il procuratore pubblicato ticinese Dick Marty.
  • Per quanto riguarda la musica, il 24 maggio 2023 è morta Tina Turner. Numerosi fan si sono recati in pellegrinaggio alla sua casa sul lago di Zurigo per deporre dei fiori.
  • Abbiamo dovuto dire addio anche alla figlia di Elvis Presley, Lisa Maria Presley.
  • Il mondo della televisione invece ha pianto la perdita di star come Matthew Perry, l'indicabile Chandler in «Friends».

Dicembre

30 dicembre: Tom Wilkinson

Tom Wilkinson se ne va all'improvviso il 30 dicembre a 75 anni. L'attore britannico è celebre per i suoi ruoli in film come «Full Monty», «Shakespeare In Love» e «Marigold Hotel» e quello del mafioso Carmine Falcone in «Batman Begins», diretto da Christopher Nolan.

Notevole pure la sua interpretazione come l'avvocato Arthur, co-protagonista con George Clooney nel thriller giudiziario «Michael Clayton», che gli valse nel 2008 la seconda candidatura agli Oscar (come miglior attore non protagonista). La prima l'aveva ricevuta nel 2001 per «In the Bedroom». Ha inoltre ricevuto sei nomination ai BAFTA, vincendone uno come miglior attore non protagonista in «Full Monty». Ha recitato in oltre 130 film.

28 dicembre: Dick Marti

Dopo breve malattia, il 28 dicembre, si spegne a 78 anni l'ex procuratore pubblico ticinese Dick Marty. Nel corso della sua carriera è stato protagonista di grandi inchieste dal 1975 al 1989, anno in cui entra in politica, in Consiglio di Stato, per il PLR al posto di Claudio Generali. Ci rimane fino al 1995 prima di essere eletto al Consiglio degli Stati per 16 anni.

È stato membro dal 1998 al 2011 anche dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. In veste di relatore, nei primi anni 2000 presenta rapporti scottanti sulle prigioni della CIA in Europa, sul non rispetto dei diritti umani nel Caucaso del Nord e su un traffico di organi condotto dall’UCK, l’esercito di liberazione del Kosovo.

Da dicembre 2020 viveva sotto protezione permanente della polizia. I servizi segreti elvetici infatti avevano scoperto che la sua vita era in pericolo. Alla RSI Marty s'espresse così nel 2022, quando la vicenda fu resa pubblica: «La minaccia sembra provenire da certi ambienti dei servizi segreti serbi che hanno chiesto alla mafia, assassini professionisti, di liquidarmi semplicemente per scaricare la colpa sui kosovari».

11 dicembre: Andre Braugher

È morto a 61 anni Andre Braugher, l'attore due volte vincitore dell'Emmy e protagonista delle serie televisive di successo «Brooklyn Nine-Nine» e «Homicide: Life on the Street». Si è spento lunedì 11 dicembre, dopo una breve malattia.

8 dicembre: Ryan O'Neal

Si spegne l'8 dicembre Ryan O'Neal, attore che ha fatto la storia del cinema americano. La star dalla vita tempestosa, candidata all'Oscar per film come «Love Story» e «Barry Lyndon» di Stanley Kubrick, è morto a 82 anni a Los Angeles.

6 dicembre: il principe Costantino del Liechtenstein

Il 6 dicembre è resa pubblica la notizia della morte del principe Costantino del Liechtenstein, figlio minore del principe Hans-Adam II, qui a destra. Aveva solo 51

5 dicembre : Don Ernesto Storelli

Don Ernesto Storelli è morto il 5 dicembre a 94 anni. È stato docente e vicerettore al Collegio Pio XII di Breganzona, parroco di Losone, arciprete di Locarno e vicario generale e moderatore della Curia di Lugano tra il 2004 e il 2014.

3 dicembre: Léonard Gianadda

Il filantropo vallesano Léonard Gianadda, qui ritratto nel 2019 a Martigny (VS), è morto il 3 dicembre a 88 anni. Lascia la Fondazione Pierre Gianadda, così chiamata in memoria del fratello, un museo di fama internazionale che ha esposto opere di artisti illustri come Picasso, Van Gogh e Rodin.

Lo spazio espositivo vallesano è tutt'oggi uno dei maggiori centri culturali della Svizzera.

Novembre

29 novembre: Henry Kissinger

Il 29 novembre si è spento nella sua casa in Connecticut Henry Kissinger, che in maggio aveva spento 100 candeline. Autore della celebre frase «il potere è il massimo afrodisiaco», il machiavellico statista è stato il più potente segretario di Stato USA del dopoguerra.

12 novembre: il mago Fantasios

Il 12 novembre si è spento all’età di 78 anni Alfonso Paganetti, il famoso mago ticinese Fantasios, che da tempo lottava contro una grave malattia.

7 novembre: Werner Carobbio, Frank Borman e Jörg Bucherer

Il 7 novembre, tre giorni prima di compiere 87 anni, si spegne Werner Carobbio. La sua è stata una vita dedicata della politica. È stata l'anima del socialismo ticinese. Nel 1969 è co-fondatore del Partito socialista autonomo diventandone il segretario politico.

Nel 1975 entra in Consiglio nazionale, dove resta fino al 1999, quando entra nel Gran Consiglio ticinese, di cui sarà presidente nel 2005.

Pure l'ex astronauta Frank Borman è morto a 95 anni il 7 novembre. Prima dell'Apollo 8 ha partecipato alla missione Gemini 7.

Lo stesso giorno se ne va Jörg Bucherer a 87 anni. Ha creato un impero con gli orologi di lusso e di gioielli, presente anche sulle piazze di Lugano e Locarno.

Ottobre

28 ottobre: Matthew Perry

L'attore Matthew Perry, mondialmente conosciuto per la sua interpretazione di Chandler Bing nella famosa serie TV degli anni '90 «Friends», è stato trovato morto nella vasca idromassaggio della sua abitazione di Los Angeles il 28 ottobre.

Nel suo passato pesanti problemi di alcol, droga e depressione. Negli ultimi anni però era riuscito a curarsi.

La sua morte è stata definita dal Dipartimento di medicina legale della contea di Los Angeles un «tragico incidente» provocato dagli effetti di una serie di sostanze, tra le quali la ketamina, che è un potente anestetico che viene prescritto per trattare la depressione o l'ansia.

22 ottobre: Richard Roundtree

Questa volta non è riuscito a battere il cancro: Richard Roundtree, si spegne il 22 ottobre a causa di complicazioni dovute a un tumore al pancreas. Molti anni prima aveva avuto un cancro al seno.

È diventato popolare per il ruolo del detective di colore John Shaft, icona della blaxploitation dei primi anni '70. Dopo un ventennio di relativo «anonimato» appare in «Seven» (1995) di David Fincher. In tv è stato protagonista in «Desperate Housewives» e in «Heroes».

15 ottobre: Suzanne Somers

Suzanne Somers, conosciuta alle nostre latitudini soprattutto per le serie TV «Tre cuori in affitto» e «Una bionda per papà» muore il 15 ottobre di tumore. Soffriva anche di ipertensione e di una malattia al cervello.

8 ottobre: Burt Young

L'8 ottobre si spegne l'attore Burt Young, famoso soprattutto per l'interpretazione di Paulie Pennino, l'irascibile miglior amico e cognato di Rocky Balboa nella saga del pugile più famoso del grande schermo, per cui ha ottenuto una candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista. Ha ricevuto la stessa nomination per il ruolo di Joe nel film «C'era una volta in America» (1984) di Sergio Leone.

Settembre

27 settembre: Michael Gambon

Il 27 settembre muore a 82 anni l'attore irlandese Michael Gambon, l'Albus Silente degli ultimi sei film della saga del mago Harry Potter. Gambon inizia la sua carriera come allievo di Laurence Olivier al Royal National Theatre.

La sua bravura lo porta a essere nominato ben 13 volte all'Olivier Award, che ha vinto tre volte: nel 1985, 1987 e 1990. Al cinema è conosciuto anche per aver recitato in film importanti come «Il mistero di Sleepy Hollow» del 1999, di Tim Burton.

25 settembre: Matteo Messina Denaro e David McCallum

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro muore il 25 settembre a causa di un cancro. Dopo un trentennio passato in latitanza è stato arrestato il 16 gennaio. È considerato uno dei boss più importanti di Cosa nostra.

È stato un fedelissimo di Totò Riina e implicato in prima persona nel biennio stragista (1992-1993). È stato infatti condannato all'ergastolo per gli attentati di Capaci e Via D'Amelio in cui persero la vita i giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per le sue azioni è considerato un profondo conoscitore dei segreti della trattativa Stato-mafia.

Nell'estate del 1993, mentre venivano uccisi i due giudici, Messina Denaro parte per le vacanze a Forte dei Marmi, da dove scompare. Nello stesso anno è stato inserito nella lista dei 10 latitanti più ricercati al mondo. È mandate o esecutore materiale di innumerevoli omicidi. È stato condannato ripetutamente all'ergastolo per i suoi efferati crimini.

Lo stesso giorno se ne va David McCallum, attore conosciuto per il ruolo dell'agente segreto russo Illya Kuryakin nella popolare serie TV degli anni '60 «Organizzazione U.N.C.L.E» e per quello di Acciaio nella serie britannica di fantascienza «Zaffiro e Acciaio».

Dal 2003 fino alla morte, la sua fama è legata al ruolo del dottor Donald Mallard, il medico legale della serie «NCIS - Unità anticrimine».

Come musicista, McCallum è noto per essere coautore del brano strumentale «The Edge», scritto con il compositore e produttore statunitense David Axelrod, brano molto conosciuto anche per essere il sample del celebre intro della canzone «The Next Episode» dei rapper Dr. Dre e Snoop Dogg.

22 settembre: Giorgio Napolitano

Il 22 settembre muore uno dei più importanti politici dell'Italia degli ultimi 40 anni, Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica dal 2006 al 2015, primo nella storia a essere eletto per due mandati consecutivi.

Ha iniziato la sua carriera politica nel PCI, il Partito Comunista Italiano negli anni '60, trasformatosi poi all'inizio degli anni '90 nel Partito Democratico della Sinistra. È stato sempre uno degli esponenti più influenti «a destra» di queste formazioni politiche.

Nei suoi due mandati da Capo dello Stato ha conferito l'incarico a cinque presidenti del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016).

3 settembre: Morgan Samuelsson

Morgan Samuelsson si spegne a soli 55 anni il 3 settembre. L'ex giocatore di hockey di origini svedesi ma da decenni stabilitosi in Svizzera, ha lavorato per molti anni come esperto per Teleclub, oggi blue Sport.

Inizia la sua carriera sportiva in patria, per poi sopstarsi in Germania. Nel 1999, ormai 31enne, Samuelsson viene ingaggiato dall'HC Thurgau. Grazie alle ottime prestazioni come rinforzo dell'HC Davos alla Coppa Spengler, l'attaccante si è imposto all'attenzione dei club più importanti e all'inizio del 2001 è passato agli ZSC Lions. Lì è diventato una leggenda.

Nel 2001, durante i tempi supplementari della settima finale dei play-off, in trasferta contro il Lugano, Samuelsson segna il gol che regala il titolo allo Zurigo.

A causa di ripetuti infortuni si ritira nel 2002 e intraprende la carriera da allenatore fino al 2012. Inizia in NLB con il Sierre per 4 stagioni e poi passa ai Lakers. 

1 settembre: Jimmy Buffett

Il cantautore, musicista e scrittore statunitense Jimmy Buffett muore il 1 settembre. A metà strada tra cowboy e marinaio, Buffett ha autodefinito la sua musica «caribbean rock», stile che mescola ritmi tropicali con quelli country e pop-rock.

Nelle sue esibizioni si presenta sul palco sempre con la Coral Reefer Band, con la quale realizza gli album dal vivo «Live» e «You Had to Be There», entrambi del 1978. Nel 1979 supera ancora una volta la soglia del milione di copie con l'album «Volcano», che include la hit «Fins».

Agosto

22 agosto: Toto Cutugno

Il famoso cantante italiano Toto Cutugno muore il 22 agosto a 80 anni all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato da alcune settimane a causa di un tumore alla prostata contro il quale si batteva da anni.

Ha partecipato, da solista, in coppia o in gruppo, a 15 edizioni del Festival di Sanremo e detiene il record di partecipazioni con Al Bano, Peppino di Capri, Milva e Anna Oxa. Lo ha vinto una volta nel 1980 con «Solo noi». Nel 1990 ha vinto l'Eurovision Song Contest con «Insieme: 1992».

Nel 1983 diventa famoso nel mondo con «L'italiano», uno dei maggiori successi della Penisola di tutti i tempi.

10 agosto: Michela Murgia

Il 10 agosto muore Michela Murgia , attivista, scrittrice, drammaturga, opinionista e critica letteraria italiana, autrice del romanzo «Accabadora» per il quale ha vinto i premi Campiello, Dessì e SuperMondello.

lI 6 maggio del 2023, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato di avere pochi mesi di vita a causa di un tumore al quarto stadio.

3 agosto: Mark Margolis

Il 3 agosto l'attore Mark Margolis muore all'ospedale Mount Sinai di New York dopo una breve malattia. Aveva 83 anni.

Divenuto noto al grande pubblico grazie al personaggio del killer boliviano Alberto nel film «Scarface» (1983) di Brian De Palma, è celebre per aver interpretato dal 2009 Don Héctor Salamanca nelle serie TV «Breaking Bad» e «Better Call Saul», ruolo per il quale ha ottenuto numerose candidature a premi, tra cui un Primetime Emmy Award.

Luglio

31 luglio: Agnus Cloud

Muore il 31 luglio Agnus Cloud, attore statunitense, noto per l'interpretazione di Fezco nella serie televisiva HBO «Euphoria». Viene trovato senza vita nella casa della sua famiglia a Oakland, in California, all'età di 25 anni. L'attore aveva appena finito di lavorare nell'horror «Your Lucky Day» e alle pellicole «Untitled Universal Monsters» e «Freaky Tales».

Il 21 settembre vengono resi noti i risultati dell'autopsia: l'attore è morto a causa di un'overdose, dopo aver ingerito dosi massicce di diversi farmaci come fentanyl, cocaina, metanfetamina e benzodiazepine.

26 luglio: Sinead O’Connor

Sinéad O'Connor muore il 26 luglio a Londra a 56 anni. È stata una delle musiciste più conosciute d'Irlanda. Il suo successo maggiore rimane legato al singolo «Nothing Compares 2 U» del 1990, incluso nell'album «I Do Not Want What I Haven't Got». Il brano è una struggente ballata romantica e raggiunge i vertici delle classifiche mondiali e viene eletto da Billboard singolo di maggiore successo a livello mondiale dell'anno.

L'8 ottobre del 1992, cantando il brano «War» di Bob Marley durante il programma TV della NBC «Saturday Night Live», cambia alcune frasi dell'ultima strofa, facendo esplicito riferimento alla pedofilia di cui erano stati accusati membri della Chiesa cattolica negli USA e al termine dell'esibizione strappa davanti alla telecamera una foto di Papa Giovanni Paolo II dicendo: «Fight the real enemy!» («Combattete il vero nemico!»).

I suoi lavori musicali successivi non ottengono più il favore del pubblico e nemmeno quello della critica. I media iniziano a parlare sempre più delle sue vicende personali (divorzio, nomina come prete di una corrente cattolica indipendente, conversione all'islam, importanti problemi psichici) che della sua musica.

21 luglio: Tony Bennet

Tony Bennet muore il 21 luglio. È stato un cantante statunitense, considerato l'ultimo grande crooner americano dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como. Bennett vanta una carriera di oltre 70 anni e ha vinto, tra gli altri, 20 Grammy Awards e di 2 Emmy Awards.

In centinaia di concerti e più di 150 registrazioni, Bennett è stato un custode della classica canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein. Nel 2021 viene rivelato che qualche anno prima gli era stata diagnosticato l'Alzheimer.

Viene annunciato nello stesso momento l'uscita di un nuovo album jazz in collaborazione con Lady Gaga e due concerti al Radio City Music Hall di New York, denominate «One Last Time: An Evening with Tony Bennett and Lady Gaga», che sono le ultime esibizioni dal vivo. Il 1 ottobre 2021 esce il suo 103º ed ultimo album in studio intitolato «Love for Sale», inciso insieme a Lady Gaga.

16 luglio: Jane Birkin

Il 16 luglio muore a 76 anni Jane Birkin, cantante e attrice britannica naturalizzata francese. A causa di problemi di salute era stata costretta ad annullare dei concerti previsti poco prima della sua morte. È stata trovata senza vita nella sua casa parigina. Nata a Londra nel 1946, si era trasferita in Francia alla fine degli anni Sessanta.

Dopo il matrimonio con il compositore John Barry, dal quale ebbe una figlia, Kate, morta nel 2013, incontra Serge Gainsbourg, con il quale dà vita a una mitica coppia artistica e nella vita. Nel 1969, l'indimenticabile duetto senza età con la voce sussurrata di Jane, «Je t'aime... moi non plus», che all'epoca fece scalpore e fu cesurato in alcune nazioni.

Nel 1971, la nascita della loro figlia Charlotte Gainsbourg, attrice. Cantante, ma anche attrice, sceneggiatrice e regista, Jane Birkin ha recitato in molti film. Fra questi, «La piscina», «Una donna come me» o «Blow-up» di Michelangelo Antonioni, nonché «Parole, parole, parole».

Giugno

29 giugno: Alan Arkin

Alan Arkin muore il 29 giugno. Attore e regista statunitense, vince il premio Oscar al miglior attore non protagonista per «Little Miss Sunshine» (2006). Negli utlimi anni ha recitato in numerosi film che hanno ottenuto ottimi riscontri nel pubblico come «Io & Marley» con Jennifer Aniston e Owen Wilson e il pluripremiato «Argo» di e con Ben Affleck.

Una delle sue ultime pellicole è stata «Insospettabili sospetti» (2017) di Zach Braff, al fianco di altri due mostri sacri del cinema: Michael Caine e Morgan Freeman. Arkin s'è spento a 89 anni, a seguito di problemi cardiaci di cui soffriva da tempo.

16 giugno: Gino Maeder

A soli 26 anni il ciclista svizzero Gino Maeder muore il 16 giugno all'ospedale di Coira un giorno dopo il grave incidente nella quinta tappa del Tour de Suisse.

La promessa del ciclismo elvetico è uscito di strada, affrontando una discesa dal passo dell'Albula a qualche chilometro dall'arrivo di La Punt (Grigioni), finendo nella scarpata sottostante. Le sue condizioni erano apparse subito disperate.

12 giugno: Silvio Berlusconi e Francesco Nuti

Il 12 giugno si spegne all'Ospedale San Raffaele di Milano Silvio Berlusconi a causa di una leucemia cronica. La provenienza degli ingenti capitali con cui ha iniziato il suo lavoro di imprenditore è oscura. Ottiene fideiussioni dalla Banca Rasini, usata dalla mafia nel nord per il riciclaggio di denaro. Fra i clienti c'erano Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pippo Calò.

I suoi legami con la mafia sono stati stabiliti anche più tardi, nel corso di procedimenti giudiziari. Marcello Dell'Utri, suo fedelissimo collaboratore, è stato condannato a 7 anni di carcere nel 2014 per concorso esterno in associazione mafiosa essendo stato riconosciuto mediatore tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi.

È stato membro della P2, loggia massonica, scioltasi nel 1982 poiché diventata, sotto Licio Gelli, eversiva. Nel 1994, visto il vuoto creatosi in politica a causa dello scandalo Tangentopoli, ha fondando Forza Italia con cui vince le elezioni. Non estranei al successo sono state le prese di posizione in suo favore di volti noti della TV di Mediaset, da lui fondata anni prima.

È stato 4 volte presidente del Consiglio dei ministri. Sotto di lui, secondo «La Repubblica» sono state votate 19 leggi «ad personam», che hanno procurato a lui o ai suoi protetti, benefici diretti, come ad esempio, il diritto di non comparire nei numerosi processi a suo carico, se impegnato in attività di governo (Legittimo impedimento).

A livello internazionale si è fatto conoscere per lo scandalo a sfondo sessuale Rubygate, per il quale è finito sotto processo, scoppiato negli anni 2010-2011. Da allora i termine «bunga bunga» è associato ai festini erotico-sessuali organizzati nella villa di Arcore da Berlusconi, che allora era presidente del Consiglio.

Anche Francesco Nuti si spegne il 12 giugno, a 68 anni. La sua carriera inizia da studente come attore dilettante fino al 1978, quando viene notato da Alessandro Benvenuti ed Athina Cenci, i Giancattivi, ai quali Nuti si unisce, conoscendo un primo periodo di successi, grazie a trasmissioni TV come «Non stop» e «Black Out». È del 1981 l'esordio, col trio, nel cinema con «Ad ovest di Paperino».

L'anno dopo decide di separarsi e interpreta tre film fortunati di Maurizio Ponzi che faranno incassi notevoli: «Madonna, che silenzio c'è stasera» (1982) a «Son contento» (83) con in mezzo «Io, Chiara e lo Scuro» (83) che, nato come parodia de «Lo spaccone» con Paul Newman, gli procura grande notorietà e diventa un film cult, legandolo per sempre al suo ruolo di grande giocatore di biliardo innamorato.

Dal 1985 si dirige da se, ma con scarso successo. Dopo il costoso flop «OcchioPinocchio» (95) ritrova in parte la simpatia del pubblico con «Il Signor Quindicipalle» del 1998.

Da allora, sul talento, l'avrebbero avuta vinta la depressione, il desiderio di suicidio e l'alcol. Il suo primo ricovero è del 2003. Ne seguiranno altri a seguito di incidenti domestici. Il più grave nel 2006, che lo fa finire in coma per due mesi. Le sue capacità locomotorie ne risultano fortemente debilitate. Il 21 settembre 2016, Nuti è nuovamente ricoverato in gravi condizioni a seguito di un'ennesima caduta.

Maggio

24 maggio: Tina Turner

Il 24 maggio muore a Küssnacht, nel canton Zurigo, dove risiede da anni, l'icona del rock'n'roll Tina Turner. Ritiratasi dalle scene nel 2009 dopo ben 51 anni di carriera, ha pubblicato venti album e vinto, tra molti altri riconoscimenti, anche 12 Grammy Awards.

Ha venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo. Ha collaborato con moltissimi musicisti di alto livello, tra i quali: Bryan Adams, David Bowie, Mark Knopfler, Phil Collins, Eric Clapton, Steve Winwood, Barry White, Sting. Nel 1967 è stata la prima artista afrostatunitense e prima donna sulla copertina di Rolling Stone. Nel 1986 ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Nel 2013, dopo quasi 20 anni passati col compagno Erwin Bach, riceve la cittadinanza svizzera e rinuncia a quella statunitense.

Aprile

25 aprile: Harry Belafonte

Il 25 aprile muore Harry Belafonte, cantante, musicista, attore e attivista dei diritti civili statunitense. Nato a Harlem da genitori giamaicani, ha portato alla ribalta la musica caraibica negli anni '50 con canzoni come «Day-O» («The Banana Boat Song») e «Jamaica Farewell». Per questo suo ruolo è stato soprannominato «Re del calypso».

Per tutto l'arco della sua carriera, Belafonte si è battuto a favore di cause legate ai diritti umani e umanitarie. Negli ultimi anni è stato fra i critici più decisi dell'Amministrazione Bush.

Tiene il suo ultimo concerto nel 2003, mentre nel 2012 riceve il Pardo alla carriera dal Locarno Film Festival. È deceduto nella sua casa nell'Upper West Side di Manhattan a 96 anni a causa di un'insufficienza cardiaca.

7 aprile: Elisabeth Kopp

Il Venerdì Santo, il 7 aprile, muore a 86 anni, dopo lunga malattia, Elisabeth Kopp, prima donna nella storia a entrare in Consiglio federale.

Eletta nell'Esecutivo nel 1984, è costretta a lasciarlo 5 anni dopo a causa della pressione popolare a seguito di una telefonata che aveva fatto al marito, invitandolo a dimettersi da una dita che avrebbe fatto l'oggetto di un'indagine per riciclaggio di denaro. Un anno dopo è stata scagionata dalle accuse di violazione del segreto d'ufficio.

Per anni si è ritirata dalla vita pubblica, scendendo in campo solo per temi a lei cari, come la parità di trattamento delle donne, che negli ultimi anni stimolava nelle sue conferenze a mettersi a disposizione della politica.

Marzo

3 marzo: Tom Sizemore

L'attore Tom Sizemore si spegne il 3 marzo. È conosciuto al grande pubblico per il ruolo del poliziotto scrittore e assassino Jack Scagnetti nel film «Assassini nati - Natural Born Killers». Altri suoi ruoli famosi sono stati quelli del sergente Michael Horvath in «Salvate il soldato Ryan», il tenente colonnello Danny McKnight in «Black Hawk Down» e il rapinatore Michael Cheritto in «Heat - La sfida».

Il 18 febbraio 2023, mentre era nella sua casa a Los Angeles, è stato colpito da aneurisma cerebrale ed è stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. È deceduto all'età di 61 anni.

Nella sua vita privata ha avuto diversi problemi legati all'abuso di alcol e droga come pure molti problemi con la giustizia a causa di comportamenti violenti con le sue ex fidanzate.

Febbraio

24 febbraio: Maurizio Costanzo

Il 24 febbraio, dopo alcuni giorni d'ospedale, muore a 84 anni il giornalista e conduttore TV Maurizio Costanzo, vero pezzo di storia della televisione italiana. È stato pure autore di numerosi programmi. Celebre rimane il suo «Maurizio Costanzo Show», che con 42 edizioni e 4480 puntate è il programma più longevo della TV italiana. A

Amico del giudice Giovanni Falcone, Costanzo si era impegnato nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia, in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto «Mafia made in Italy».

Proprio questo impegno sembra esser la causa, il 14 maggio 1993, di un attentato: una Fiat Uno con 90 chili di tritolo esplode a Roma in via Ruggero Fauro. A causa di un difetto l'accensione della bomba è ritardata e il conduttore ne esce illeso. Costanzo era diventato un bersaglio di Cosa Nostra a causa delle sue trasmissioni contro la mafia.

Il 26 settembre 2019 la Procura Toscana ha reso noto di ipotizzare il coinvolgimento diretto di Silvio Berlusconi nell'attentato, in qualità di mandante.

Dal 1995 era sposato con la celebre conduttrice televisiva Maria De Filippi.

3 febbraio: Paco Rabanne

Il 3 febbraio è morto in Francia, a Portsall, Paco Rabanne. Lo stilista spagnolo aveva 88 anni. Ha cominciato il suo lavoro negli anni '60 creando gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga. Ha dato vita alla sua casa di moda nel 1966. Per i suoi modelli ha usato materiali insoliti come metallo, carta e plastica.

Coco Chanel ribattezzò il collega: «il metallurgico della moda». È stato il primo stilista in assoluto a usare la musica nelle sue sfilate. Ha lavorato anche nel cinema: suoi, ad esempio, i costumi di scena del film di fantascienza del 1968 con Jane Fonda «Barbarella».

Gennaio

29 gennaio: Annie Wersching

L'attrice americana Annie Wersching è morta all'età di 45 anni il 29 gennaio a causa di un cancro diagnosticatogli tre anni prima. Lascia tre figli piccoli. Nel corso della sua carriera è apparsa in decine di serie TV.

Oltre a «Star Trek: Enterprise» e successivamente a «Star Trek: Picard», è apparsa anche in «Bosch» e «General Hospital». Uno dei suoi ruoli più noti è stato quello dell'agente dell'FBI Renee Walker nella serie «24».

Ha interpretato ruoli anche nelle serie TV «Timeless» e «Marvel's Runaways». In una delle sue ultime apparizioni ha interpretato la serial killer Rosalynd Dyer, principale antagonista dell'agente John Nolan (Nathan Fillion) in «The Rookie».

16 gennaio: Gina Lollobrigida

Gina Lollobrigida si spegne il 16 gennaio a Roma a 95 anni. È considerata una delle maggiori attrici del cinema italiano del dopoguerra.

Ha recitato per tutti i grandi registi italiani e internazionali del suo tempo e in compagnia di star del calibro di Rock Hudson, Tony Curtis, Yul Brynner, Anthony Quinn, Sean Connery, Burt Lancaster, Errol Flynn, Frank Sinatra, Humphrey Bogart, Bob Hope, Alec Guinness e David Niven.

Tra i numerosi premi ha vinto in particolare un Golden Globe, 7 David di Donatello, 3 Nastri d'argento. Ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Tra il 13 e 16 gennaio: Julian Sands

Il 13 gennaio 2023 l'attore inglese Julian Sands, escursionista esperto, è stato dichiarato disperso sul Monte Baldy, California, a nord-est di Los Angeles. Le ricerche sono state ostacolate dalle pessime condizioni climatiche di quei giorni e che hanno provocato valanghe nella zona.

Secondo le indagini, il suo cellulare ha inviato i suoi ultimi segnali il 15 gennaio. La sua auto è stata localizzata il 18 gennaio. Il 24 giugno sono stati ritrovati resti umani in un luogo vicino all'area in cui l'attore era scomparso. Tre giorni dopo è stato reso noto che le ossa erano quelle di Sands.

12 gennaio: Lisa Marie Presley

Lisa Marie Presley, figlia del cantante Elvis Presley e dell'attrice Priscilla Presley, muore il 12 gennaio a 54 anni, per un arresto cardiaco causato da un'occlusione intestinale, a seguito di un intervento di chirurgia volta a combattere l'obesità.

La cantautrice si era ritirata a vita privata nel 2020, dopo il suicidio di Benjamin, suo figlio 27enne.

Torna brevemente in pubblico solo per la promozione del film «Elvis» (2022) di Baz Luhrmann, l'ultima delle quali ai Golden Globe il 10 gennaio 2023, due giorni prima di morire. Si è sposata e ha divorziato quattro volte. È sepolta vicino al figlio Benjamin e a suo padre nella famosa tenuta di famiglia di Memphis, Graceland.

10 gennaio: Jeff Beck

Il 10 gennaio muore il chitarrista e cantante britannico Jeff Beck. Col suo tono, presenza fisica e volume aveva ridefinito la musica per chitarra negli anni Sessanta e Settanta. Ha influenzato movimenti come l'heavy metal, il jazz rock e il punk.

Riguardo a lui il celebre collega dei Guns'n'Roses Slash disse: «Jeff Beck può imbracciare una chitarra scordata e con il manico storto, e farla suonare meravigliosamente bene».

La rivista Rolling Stone lo ha inserito al quinto posto nella lista dei 100 migliori chitarristi, mentre nel 2009 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. È morto improvvisamente, a 78 anni, a causa di una forma fulminante di meningite batterica.

6 gennaio: Gianluca Vialli

L'ex calciatore, allenatore e dirigente sportivo italiano Gianluca Vialli si spegne a Londra, dove risiedeva da anni, il 6 gennaio a 58 anni. Era ricoverato al Royal Marsden Hospital da qualche settimana in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute dovute a un tumore del pancreas diagnosticatogli nel 2017.