Coronavirus In Italia scuole e università chiuse fino a metà marzo

ATS

4.3.2020 - 18:23

Continuano ad aumentare i malati di COVID-19 (foto simbolica)
Continuano ad aumentare i malati di COVID-19 (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/EPA/Daniel Dal Zennaro

Sono 2'706 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 443 persone in più rispetto a ieri e 107 i morti, 28 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile.

I guariti dal coronavius sono 276, 116 in più rispetto a ieri, ha precisato Borrelli. L'aumento è del 72,5%, il maggiore registrato negli ultimi giorni.

Il numero delle vittime in Italia corrisponde al 3,47% del totale dei contagiati da coronavirus. La percentuale dei guariti è invece dell'8,49%.

Scuole e università chiuse fino a metà marzo

A causa dell'emergenza coronavirus il governo italiano ha deciso la chiusura di scuole e università in tutto il Paese da domani fino a metà marzo.

Intanto l'Oms ha reso noto che il coronavirus causa «una malattia più grave dell'influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l'influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell'1% di quelli infetti».

«Mentre molte persone in tutto il mondo hanno accumulato immunità ai ceppi stagionali» questo «è un nuovo virus a cui nessuno è immune».

Estensione dell'epidemia in Europa

Per quanto riguarda l'estensione dell'epidemia in Europa, la Polonia ha annunciato oggi il primo caso di contagio sul suo territorio. È invece salito a 240 il numero dei contagi in Germania. Lo riporta il sito del ministero della Salute. Fino alle 10 di stamani, quelli registrati ufficialmente erano ancora fermi a 196.

Più vicino ai confini con la Svizzera, dieci nuovi casi sono stati confermati nel dipartimento dell'Alto-Reno, la zona di Mulhouse, nell'est della Francia. L'ultimo aggiornamento della Regione sulla diffusione del Coronavirus in Piemonte riporta dal canto suo 81 casi – 20 in più rispetto al tardo pomeriggio di ieri.

In Gran Bretagna si è registrata un'accelerazione dei casi accertati da coronavirus: oggi sono saliti a 85 – ben 34 in più del dato di ieri, il balzo più vistoso nel Paese dall'inizio dell'emergenza – secondo l'aggiornamento quotidiano del ministero della Sanità britannico. Aumentato notevolmente anche il numero dei test, giunti a quota 16'659 in totale, ossia oltre 2500 in più rispetto a ieri.

Giappone: superata la soglia psicologica delle 1.000 persone

Intanto i casi di coronavirus in Giappone hanno superato la soglia psicologica delle 1.000 persone. I numeri aggiornati ad oggi sono stati forniti dal ministero della Salute nipponico e comprendono un bilancio di 12 morti.

La Cina ha da parte sua registrato 119 nuovi contagi, in calo per il terzo giorno di fila, e 38 ulteriori decessi. Secondo gli ultimi dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) aggiornati a martedì, i decessi totali sono saliti a 2.981 e le infezioni a 80.270.

In Iran si è appreso che il ministro dell'Industria Reza Rahmani è risultato positivo a test compiuti nelle ultime ore. In precedenza era stata colpita la vicepresidente Masoumeh Ebtekar e diversi alti funzionari, oltre ad almeno 23 parlamentari. I contagi complessivi confermati sono 2.336 e le vittime 77.

Nel pomeriggio hanno fornito i dati aggiornati anche gli Stati Uniti: i casi accertati di coronavirus sono almeno 130 di cui almeno 6 nella città di New York. Fermo a 9 il numero dei decessi, tutti nello stato di Washington dove ci sono attualmente 27 casi come in California

«L'epidemia di Covid-19 è solo agli inizi»

Per gli infettivologi, intervistati dalla rivista Nature, l'epidemia di Covid-19 è solo agli inizi e potrebbe proseguire molto a lungo, come mostrano le epidemie del passato. Gli sforzi – dicono – devono ora concentrarsi sul contenimento, per isolare i focolai che stanno comparendo in diversi Paesi. E questa è una delle ragioni per cui ancora non è stata dichiarata la pandemia.

Se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non l'ha ancora fatto, come molti si aspettavano, è anche perchè buona parte della diffusione del virus a livello globale può essere ricondotta a paesi con vasti focolai, quali Cina, Iran, Italia e Corea del Sud, e poi ci sono segnali, in Cina, che la corsa del virus sta rallentando e che potrebbe essere ancora contenuto con le giuste misure.

Un altro argomento contro la pandemia è che gran parte del mondo è già al massimo livello di allerta, con restrizioni di viaggio, scuole ed edifici pubblici chiusi, raduni, congressi e conferenze cancellati.

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