Turchia Attacco terroristico vicino ad Ankara, diversi morti

SDA

23.10.2024 - 21:02

Una forte esplosione davanti ai cancelli e poi due persone armate che entrano sparando all'impazzata nella sede dell'Industria aerospaziale turca (Tusas) in provincia di Ankara, a Kahramankazan, a una cinquantina di chilometri dalla capitale. Erano da poco passate le 15.30 in Turchia quando si è scatenato l'inferno per un attacco che il ministro dell'interno Ali Yerlikaya ha subito definito «terroristico» e che ha provocato la morte di almeno cinque persone, oltre a 22 feriti.

Ambulanze in fila davanti alla sede della Turkish Aerospace Industries Inc. nella periferia di Ankara, Turchia, mercoledì 23 ottobre 2024. 
Ambulanze in fila davanti alla sede della Turkish Aerospace Industries Inc. nella periferia di Ankara, Turchia, mercoledì 23 ottobre 2024. 
KEYSTONE/AP Photo

I due terroristi, un uomo e una donna, immortalati dalle telecamere di sicurezza al momento del blitz, sono stati in seguito uccisi nel raid delle forze speciali entrate nell'edificio. Pare che uno degli assalitori abbia preso in ostaggio undici persone prima di essere abbattuto.

In serata il governo turco ha puntato il dito contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che conduce una lotta armata contro il governo di Ankara.

Le autorità turche hanno subito bloccato Instagram, YouTube e X, mentre un tribunale ha imposto a televisioni e radio il divieto di diffondere notizie sull'attentato.

Terroristi arrivati in taxi, ucciso il conducente

Da quanto trapelato, pare che i terroristi siano arrivati a bordo di un taxi presso il grande edificio dell'Industria aerospaziale, dove lavorano migliaia di impiegati. Una volta sul posto, hanno ucciso il conducente, sono scesi e hanno fatto esplodere un ordigno, anche se in un primo momento sulle reti sociali si erano diffuse voci di un attacco kamikaze.

Dopo l'esplosione, i due si sono diretti verso l'edificio sparando e l'uomo è riuscito a entrare. «L'aggressore ha poi tentato di fare irruzione nel dipartimento risorse umane e nell'accademia», ha raccontato una fonte anonima al portale britannico Middle East Eye (che copre Medio Oriente e Africa del Nord), aggiungendo che «undici ostaggi sono stati liberati dopo un'operazione delle forze speciali, con una sparatoria ed esplosioni».

Erdogan in Russia

L'attentato si è compiuto mentre il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, si trovava in Russia al vertice dei Brics (il gruppo delle economie mondiali emergenti formato dai paesi del precedente Bric con l'aggiunta di Sudafrica e poi di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti) e stava incontrando il presidente russo Vladimir Putin.

Il leader turco ha definito l'attacco «vile» e ha dichiarato che «nessuna organizzazione terroristica che prende di mira la nostra sicurezza sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi», promettendo che «la lotta contro tutti i tipi di minacce terroristiche, e i loro sostenitori, continuerà con determinazione e risolutezza».

Mentre il segretario generale della Nato, Mark Rutte, lo ha chiamato per esprimere solidarietà.

Numerosi attentati in Turchia negli ultimi anni

Negli ultimi anni la Turchia è stata colpita da numerosi attentati, anche se recentemente si erano fatti meno frequenti. Tra il 2015 e il 2016 il sedicente Stato islamico (Isis) e gruppi vicini al Pkk avevano rivendicato l'uccisione di centinaia di persone con azioni in varie città del paese.

A gennaio di quest'anno uomini armati sono entrati in una chiesa di Istanbul uccidendo un uomo (attacco rivendicato dall'Isis), mentre nel novembre del 2022 sei persone avevano perso la vita dopo un'esplosione nella via pedonale del centro di Istanbul, che aveva portato al ferimento di altri 81. Il governo attribuì l'azione al Pkk sebbene il gruppo armato curdo, ritenuto terrorista da Ankara, negò ogni responsabilità.

Stavolta l'attacco contro la sede dell'Industria dell'aeronautica arriva a 24 ore di distanza da un insolito appello lanciato dal segretario del partito di estrema destra turca Mhp, Devlet Bahceli, che ha invitato Abdullah Ocalan, il leader del Pkk imprigionato dal 1999 in regime di isolamento, a venire in parlamento per annunciare lo scioglimento del gruppo e proclamare la fine del terrorismo.

Dichiarazioni che hanno suscitato clamore nell'opinione pubblica e arrivate nel contesto di recenti voci su una possibile riapertura del processo di pace tra il governo turco e il Pkk, dopo che tra il 2013 e il 2015 c'era stato un periodo di tregua tra l'esercito e il gruppo.

SDA