Con la guerra in Medio Oriente Allarme antisemitismo in tutta Europa, sempre più incidenti

SDA

12.10.2023 - 20:55

Monta l'allarme antisemitismo in giro per l'Europa sullo sfondo della rappresaglia israeliana contro la Striscia di Gaza seguita ai sanguinosi attacchi di Hamas dentro i confini dello Stato ebraico.

Alcune persone con bandiere di diversi Paesi arabi a una dimostrazione vietata in supporto della popolazione palestinese a Parigi.  
Alcune persone con bandiere di diversi Paesi arabi a una dimostrazione vietata in supporto della popolazione palestinese a Parigi.  
KEYSTONE/EPA/TERESA SUAREZ

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  • In Europa monta l'allarme antisemitismo dopo la rappresaglia israeliana contro la Striscia di Gaza seguita agli attacchi di Hamas dentro i confini dello Stato ebraico.
  • In particolare nei Paesi multietnici a forte presenza islamica come Regno Unito e Francia.
  • Gli incidenti registrati in questi due Paesi sono sempre di più.

In particolare nel Regno Unito e in Francia, Paesi multietnici a forte presenza islamica dove in questi ultimi giorni si è registrata un'allarmante recrudescenza di minacce, intimidazioni, quando non di aggressioni vere e proprie. A certificarlo sono i due governi, entrambi esposti con forza al fianco d'Israele, evocando numeri sinistri e annunciando misure draconiane.

La compagine conservatrice di Rishi Sunak – che giusto in queste ore ha predisposto l'invio di due navi militari appoggio della Royal Navy nel Mediterraneo orientale e di alcuni aerei spia i voli di sorveglianza in una dimostrazione di sostegno a Israele – ha fatto sapere di aver rafforzato i dispositivi di sicurezza a tutela delle comunità ebraiche del Regno, in risposta a un denunciato incremento massiccio di atti antisemiti seguiti alla ri-esplosione del conflitto israelo-palestinese.

Impegno che Sunak e la sua ministra dell'Interno, Suella Braverman, avevano già preso solennemente di fronte agli appelli dei vertici di alcune delle maggiori organizzazioni di rappresentanza dell'ebraismo britannico, e che ora si traducono fra l'altro nello stanziamento immediato di 3 milioni di sterline al Community Security Trust, un ente di beneficenza ebraico, da destinare alla protezione di scuole e sinagoghe.

Sempre più incidenti nel Regno Unito

Negli ultimi 4 giorni, stando a quanto riportato oggi da Downing Street, le forze di polizia dell'isola hanno registrato del resto almeno 139 «incidenti di matrice antisemita», vale a dire il 400% in più rispetto alla media del 2022.

Mentre è di giovedì sera la notizia della sospensione delle lezioni per ragioni precauzionali in due scuole primarie ebraiche ortodosse di Londra: la Torah Vodaas di Edgware e l'Ateres Beis Yaakov di Colindale, entrambe chiuse fino a lunedì, per ora, anche se il rabbino Feldman, dell'istituto religioso Torah Vodaas, ha precisato come non risulti al momento «una minaccia specifica» concreta.

Situazione tesa anche in Francia

Quanto alla Francia di Emmanuel Macron, scenario e numeri sono simili. Oggi il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha parlato di un'impennata fino a oltre cento episodi antisemiti censiti negli ultimi giorni, con un totale di 24 persone fermate dalla polizia per azioni che includono scritte razziste o insulti contro gli ebrei; mentre Pharos, piattaforma francese per la segnalazione dell'odio online, ha indicato di aver ricevuto già «oltre 2.000 segnalazioni».

Darmanin, pur escludendo al momento minacce incombenti di un ritorno in grande stile del terrorismo jihadista o segnalazioni dell'intelligence su «rischi d'importazione del conflitto israelo-palestinese» in Francia, è arrivato a decretare in una circolare rivolta ai prefetti una sorta di divieto tout court di qualunque manifestazione filo-palestinese nel territorio della Republique, liquidata in questa fase come una potenziale «turbativa dell'ordine pubblico»; non senza sollecitare la loro collaborazione con i servizi segreti per contribuire a individuare e espellere «individui (stranieri) vicini al movimento terrorista Hamas o ad organizzazioni che fanno apologia di terrorismo».

Dupond-Moretti: «Antisemitismo non un'opinione, un reato»

Il tutto mentre il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, ha ricordato che «l'antisemitismo non è un'opinione, è un reato». Puntando il dito, islamici radicali a parte, pure contro certi «politici irresponsabili».

Vale a dire contro partiti di sinistra come il Npa «anticapitalista» di Philippe Poutou, al centro di un'inchiesta per apologia di terrorismo dopo aver dichiarato sostegno alla «resistenza palestinese»; o come La France Insoumise, il cui leader, Jean-Luc Mélenchon, rifiuta di definire Hamas un'organizzazione terroristica, sebbene ne condanni i «crimini di guerra».