Il poeta Gerhart Hauptmann ha trovato le parole più adatte: «Chi non sapeva più piangere ha imparato di nuovo a farlo dopo la caduta di Dresda». Il bombardamento effettuato dagli Alleati il 13 e 14 febbraio del 1945 sulla città tedesca non ha creato soltanto cumuli di macerie.
Tramite numerose ondate di attacchi, i bombardieri alleati hanno sganciato migliaia di ordigni e bombe incendiarie sulla città barocca.
La tempesta di fuoco è durata 37 ore, fino al 15 febbraio.
Al termine di ricerche approfondite, una commissione di storici incaricata dall'ex sindaco di Dresda Ingolf Roßberg (FDP) ha precisato nel 2008 che il bombardamento ha provocato 25mila vittime.
Dopo l'incursione, numerose migliaia di corpi sono state incenerite presso il vecchio mercato.
Edifici celebri come lo Zwinger, il castello e la chiesa di Notre-Dame sono completamente bruciati.
I visitatori possono accendere dei ceri nella chiesa di Notre-Dame, che è stata distrutta durante la guerra ma ricostruita qualche anno fa.
Ancora oggi le più di 8'400 pietre originali posate sulla facciata e sull'altare della chiesa, recuperate dalle rovine, rappresentano delle cicatrici che ricordano l'orrore della guerra.
L'estrema destra, oggi, strumentalizza ancora il bombardamento di Dresda a fini di propaganda, affermando che gli attacchi furono atti terroristici e sottolineando il gran numero di vittime tedesche.
75 anni fa Dresda bruciava sotto una pioggia di bombe
Il poeta Gerhart Hauptmann ha trovato le parole più adatte: «Chi non sapeva più piangere ha imparato di nuovo a farlo dopo la caduta di Dresda». Il bombardamento effettuato dagli Alleati il 13 e 14 febbraio del 1945 sulla città tedesca non ha creato soltanto cumuli di macerie.
Tramite numerose ondate di attacchi, i bombardieri alleati hanno sganciato migliaia di ordigni e bombe incendiarie sulla città barocca.
La tempesta di fuoco è durata 37 ore, fino al 15 febbraio.
Al termine di ricerche approfondite, una commissione di storici incaricata dall'ex sindaco di Dresda Ingolf Roßberg (FDP) ha precisato nel 2008 che il bombardamento ha provocato 25mila vittime.
Dopo l'incursione, numerose migliaia di corpi sono state incenerite presso il vecchio mercato.
Edifici celebri come lo Zwinger, il castello e la chiesa di Notre-Dame sono completamente bruciati.
I visitatori possono accendere dei ceri nella chiesa di Notre-Dame, che è stata distrutta durante la guerra ma ricostruita qualche anno fa.
Ancora oggi le più di 8'400 pietre originali posate sulla facciata e sull'altare della chiesa, recuperate dalle rovine, rappresentano delle cicatrici che ricordano l'orrore della guerra.
L'estrema destra, oggi, strumentalizza ancora il bombardamento di Dresda a fini di propaganda, affermando che gli attacchi furono atti terroristici e sottolineando il gran numero di vittime tedesche.
Il bombardamento effettuato il 13 e 14 febbraio 1945 dagli Alleati non soltanto ha reso Dresda un cumulo di macerie: quella distruzione è ancora profondamente ancorata nella memoria della città.
«Dresda ormai è come la Luna: è ridotta a dei minerali», ha scritto l'autore statunitense Kurt Vonnegut nel suo libro «Mattatoio N° 5». In quanto prigioniero di guerra, era stato testimone dei raid aerei effettuati sulla città nel febbraio del 1945. Dresda era avvolta da un unico grande incendio, ha raccontato descrivendo la tempesta di fuoco.
Nel mondo anglosassone, l'espressione «like Dresden» è utilizzata per indicare un incendio devastante, capace di provocare grande distruzione. Anche il poeta Gerhart Hauptmann ha trovato parole adatte: «Chi non sapeva più piangere ha imparato di nuovo a farlo dopo la caduta di Dresda».
Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 1945, la guerra scatenata dalla Germania di Adolf Hitler ha raggiunto Dresda: attraverso numerose ondate di attacchi, le unità dei bombardieri alleati hanno sganciato migliaia di ordigni e bombe incendiarie sulla città barocca. La tempesta di fuoco è durata 37 ore, fino al 15 febbraio.
La città vecchia è stata quasi completamente distrutta. Alcuni edifici celebri come lo Zwinger, il castello e la chiesa di Notre-Dame sono andati a fuoco e i morti sono stati circa 25'000. Questo giovedì Dresda ha commemorato il bombardamento di 75 anni fa, attraverso una cerimonia nel corso della quale ha preso la parola anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
Una battaglia delle interpretazioni
Tuttavia, Dresda non si accontenta di commemorare i bombardamenti: la città ha anche ricordato tutte le vittime della guerra e del nazismo e, al di là della cerimonia, ha inviato un messaggio contro odio e violenza. Il 75esimo anniversario del bombardamento è infatti anche sinonimo di «75 anni di pace, il che equivale ad una vita intera per un uomo», ha dichiarato all'AFP il sindaco della città Dirk Hilbert (FDP).
Il bombardamento effettuato dagli Alleati su Dresda non ha soltanto provocato cumuli di macerie: la distruzione della città barocca e le numerose vittime hanno generato anche molto materiale buono per la propaganda. Sulla «tempesta di fuoco» di Dresda hanno speculato i politici e gli storici di tutti gli orientamenti, in particolare durante la guerra fredda. E ancora oggi la questione è dibattuta.
La battaglia delle interpretazioni si concentra in particolare sul numero di vittime, sui presunti attacchi di aerei che avrebbero volato a bassa quota e infine sull'eventualità che gli Alleati, in quell'occasione, abbiamo commesso un crimine di guerra. «Esistono esperti di diritto internazionale che rispondono in modo affermativo. Anche se occorre sempre aggiungere un grande “ma”», spiega lo storico Jens Wehner.
Propaganda e credenze
Non si può parlare di Dresda senza prendere in considerazione il contesto in cui si svolgeva la guerra, prosegue l'esperto, secondo il quale se il bombardamento fu un crimine di guerra, allora lo furono anche numerosi altri raid aerei condotti durante il conflitto mondiale, effettuati sia dai tedeschi che dagli Alleati.
Anche la propaganda nazista ha cercato di far nascere delle credenze attorno a Dresda. Mentre le autorità locali hanno stimato in 18-25'000 le vittime dopo aver recuperati i corpi - come confermato da una commissione di storici nel 2010 - il regime nazista ha aggiunto uno zero per provare che quello degli Alleati fosse un crimine di guerra.
«Nel marzo 1945, l'Ufficio degli Affari esteri ha chiesto alle delegazioni tedesche presenti nei Paesi stranieri neutrali di utilizzare la cifra di 200'000 morti», indica il rapporto della commissione. Un dato che per la destra è ancora oggi veritiero: un bilancio di soli 25'000 morti non sarebbe abbastanza pesante.
Discussioni tra alleati
Mentre la rottura tra gli alleati della coalizione anti-hitleriana diventava sempre più evidente dopo la guerra, le due parti hanno cercato di rimbalzarsi le responsabilità in merito alle vittime di Dresda. Le potenze occidentali hanno affermato che fu il dittatore sovietico Joseph Stalin ha aver ordinato gli attacchi, con l'obiettivo di aiutare l'Armata rossa.
I sovietici hanno invece puntato il dito contro gli Stati Uniti, Paese rivale nel corso del Dopoguerra, affermando che furono loro i principali responsabili del bombardamento di Dresda. Ciò benché la maggior parte dei danni sia stata attribuita agli attacchi notturni effettuati dai bombardieri britannici Lancaster.
Secondo gli esperti, gli eventi sono stati sfruttati a fini propagandistici durante il Terzo Reich e quindi sono stati ripresi dalla destra come dalla sinistra, con intensità variabile, al fine di far passare differenti versioni dei fatti. Così, la propaganda della Germania dell'Est ha denunciato a lungo come un atto «di terrorismo le bombe anglo-americane contro la popolazione civile». Chiedendosi al contempo se degli attacchi così massicci sulla città, che allora era priva di difesa, siano stati davvero necessari sul piano militare o se siano andati al di là dell'obiettivo dichiarato, ovvero scardinare la resistenza tedesca.
Dresda si è distrutta da sola
Nel corso degli ultimi anni, si è sviluppata una visione critica del mito della «città innocente». Gli esperti hanno sempre dubitato di tale innocenza e hanno individuato delle ragioni che spiegano il bombardamento. In effetti, oltre ad essere un bastione nazista all'epoca, Dresda era un crocevia importante e ospitava alcune fabbriche di armi.
«Nella città si producevano ordigni bellici e persone ai lavori forzati venivano detenute nei campi di concentramento. Nulla di tutto ciò è stato mascherato o tenuto segreto. Era sotto gli occhi di tutti», ha dichiarato nel 2014 Helma Orosz (CDU), alla quale Dirk Hilbert è succeduto. Dresda - ha aggiunto - si è distrutta da sola.
L'estrema destra, tuttavia, oggi strumentalizza ancora la questione a fini di propaganda, raccontando il bombardamento come un atto di terrorismo e sottolineando il numero di vittime tedesche. I neonazisti smentiscono l'esistenza di un legame di causa-effetto con la guerra scatenata da Adolf Hitler. Nel 2005, i deputati NPD al Landtag della Sassonia hanno bollato gli attacchi contro Dresda come «un olocausto effettuato con le bombe». Un paragone con i crimini nazisti che è stato vissuto come uno scandalo in Germania e a livello internazionale.
Si è dibattuto a lungo a Dresda su quale fosse il modo migliore per commemorare il bombardamento. È solo nel 2010 che si è trovato un accordo: si è scelto di dar vita ad una catena umana, che ha preso la forma di un grande movimento di protesta civile contro gli estremismi di destra che strumentalizzano la questione da anni.
A volte, fino a 6000 neonazisti si sono riuniti in città. Nel corso del tempo sono però diventati sempre meno numerosi, anche grazie a migliaia di contro-manifestanti che in alcuni casi sono arrivati a sbarrare loro la strada.
Cicatrici ancora visibili
Anche quest'anno, i neonazisti hanno annunciato una marcia funebre che si terrà questo sabato. Chi non la pensa come loro si sta organizzando per manifestare nella stessa giornata. E la polizia di Dresda teme «una situazione in grado di generare degli scontri». I cortei dovranno restare pacifici e non violenti, ha aggiunto il capo della polizia Jörg Kubiessa.
Il cimitero Heide, nel quale sono seppellite numerose vittime dei raid aerei, così come il mercato vecchio, nel quale furono inceneriti migliaia di corpi dopo il bombardamento, rappresentano i principali siti commemorativi.
I visitatori possono anche accendere dei ceri nella chiesa di Notre-Dame, che è stata distrutta durante la guerra e ricostruita alcuni anni fa. Ancora oggi le più di 8'400 pietre originali posate sulla facciata e sull'altare della chiesa, recuperate dalle rovine, rappresentano delle cicatrici che ci ricordano l'orrore della guerra.
Le immagini del giorno
Una militante Femen svela sul suo petto l'iscrizione «Fascismo, non un passo di più» durante una manifestazione davanti alla sede del partito di estrema destra spagnolo VOX a Madrid, Spagna. (30 aprile 2021)
Un occhio inquisitore... In Nepal, il governo ha deciso di applicare, a partire dal 29 aprile 2021, restrizioni nella valle di Kathmandu poiché il numero di casi di Covid-19 continua ad aumentare.
Dramma. Un ebreo ortodosso osserva alcuni oggetti personali abbandonati... Il più grande raduno in Israele dall'inizio della pandemia di Covid si è trasformato in un incubo. Un incidente ha fatto almeno 44 morti durante un pellegrinaggio ebraico ortodosso nel nord del paese. (30 aprile 2021)
Impressionanti lavori: alcuni operai a lavoro, dopo una frana, per rendere nuovamente percorribile la ferrovia sulla riva destra del Reno, a Kestert, in Germania.
Questo bambino indiano sta facendo un test poiché presenta sintomi: la pandemia di coronavirus sta infuriando in India. Il numero di morti ha superato i 200.000 mercoledì 28 aprile, con più di 3.000 decessi segnalati per la prima volta in 24 ore, secondo i dati ufficiali. (29 aprile 2021)
Orgogliosa del suo paese... Una donna sventola la bandiera cinese durante un raduno per osservare il lancio del modulo centrale Tianhe («Armonia celeste»), azionato da un razzo Lunga Marcia 5B, dal centro di lancio di Wenchang. La Cina ha lanciato il primo dei tre elementi della sua stazione spaziale, la «CSS», la cui costruzione richiederà fino alla fine del 2022 una decina di missioni. (29 aprile 2021)
Chi vuole portarsi a casa un po' di Federer? I calzini che il campione di tennis ha indossato per il Qatar Open 2021 sono esposti alla casa d'aste Christie’s di Zurigo. I vecchi abiti dello sportivo sono stati messi in vendita. Il ricavato sarà interamente versato alla Fondazione Roger Federer, per l'educazione dei bambini. (27 aprile 2021)
Bel colpo! Poliziotti indonesiani dispongono per terra il prodotto di un grosso sequestro in occasione di in una conferenza stampa presso la sede della polizia nazionale a Giacarta. La polizia indonesiana ha confiscato 2,5 tonnellate di metanfetamina in cristalli provenienti da una rete internazionale di narcotraffico operante in Medio Oriente, Malaysia e Indonesia. (28 aprile 2021)
Totalmente autonomo! Un robot prepara una paella in occasione della sua presentazione a Malaga, in Spagna. Questo robot, creato congiuntamente dalle aziende Mimkook e Be robot 5, è in grado di cucinare una paella da solo, senza la supervisione di uno chef. (28 aprile 2021)
I lavori di rimozione della neve sono ancora in corso in vista dell'apertura del passo dell'Oberalp tra Andermatt e Sedrun. (27 aprile 2021)
Alcuni ciclisti si sono goduti il bel tempo primaverile lungo la strada del passo dell'Oberalp... ma anche la vista del paesaggio ancora innevato. (27 aprile 2021)
Ben protetta... Una donna con una mascherina sul volto circola con il suo nutrito seguiti di cagnolini per le strade di Hanoi, in Vietnam. Il ministro della Sanità, Nguyen Thanh Long, ha recentemente messo in guardia contro un'eventuale quarta ondata di Covid-19, poiché la pandemia nei paesi vicini, Cambogia e Laos, si sta aggravando. (27 aprile 2021)
La scultura «Der Manipulator» dell'artista svizzero Markus Meyle viene trasportata in volo al Guschakopf in vista dell'esposizione internazionale d'arte all'aperto «Bad Ragartz» a Bad Ragaz (San Gallo). (26 aprile 2021)
La mostra riunirà 83 artisti di 16 paesi che presenteranno le loro opere a partire dall'8 maggio.
Si torna a scuola! Questi bambini tornano in classe a Parigi dopo la chiusura prolungata della scuola a causa della pandemia di coronavirus. (26 aprile 2021)
In Sassonia (Germania), sono stati accesi dei piccoli fuochi in questo vigneto nella speranza di proteggerlo dalle gelate tardive. (26 aprile 2021)
L'quipaggio di SpaceX, da sinistra a destra, l'astronauta della NASA Megan McArthur, l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea Thomas Pesquet, l'astronauta della NASA Shane Kimbrough e l'astronauta della Japan Aerospace Exploration Agency Akihiko Hoshide, lasciano l'Operations and Checkout Building per dirigersi verso la piattaforma di lancio, venerdì 23 aprile 2021, al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, Florida. I quattro astronauti della SpaceX Crew dovrebbero partire questo venerdì alle 11:49, diretti alla Stazione Spaziale Internazionale per un soggiorno di sei mesi nell'orbita terrestre.
La cancelliera tedesca Angela Merkel testimonierà questo venerdì, 23 aprile 2021, davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di fare luce sulla società di pagamento Wirecard, il cui crollo ha causato uno scandalo clamoroso in Germania. Angela Merkel dovrà spiegare perché ha elogiato l'ex fiore all'occhiello della tecnologica tedesca.
Strana creatura: Kong Ning, artista e attivista ambientalista cinese, mostra per le strade della città la sua ultima collezione di abiti ispirati al tema «Abbraccia la terra» in occasione della Giornata della Terra a Pechino. (22 aprile 2021)
Il britannico Giarnni Regini-Moran svolge un esercizio in occasione delle qualificazioni maschili per i Campionati europei 2021 di ginnastica artistica alla St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera. (22 aprile 2021)
Un thailandese in attesa di sottoporsi ad un test gratuito per il COVID-19 al fine di fermare la rapida diffusione della pandemia a Bangkok, in Thailandia. Il governo thailandese ha dichiarato Bangkok e altre province zone di massimo controllo e ha rafforzato le misure sanitarie per contenere il rapido aumento delle infezioni. (22 aprile 2021)
Tornare alla home page