Esondazione del Rodano Le inondazioni in Vallese paralizzano l'industria, interessati 2.000 lavoratori

hm, ats

2.7.2024 - 11:01

L'acqua ha interrotto l'attività di industrie che producevano in tempi molto ristretti.
L'acqua ha interrotto l'attività di industrie che producevano in tempi molto ristretti.
Keystone

Le inondazioni che hanno colpito duramente il Vallese questo fine settimana stanno paralizzando anche alcune importanti attività economiche.

2.7.2024 - 11:01

A Sierre e Chippis l'esondazione del Rodano ha colpito in particolare gli stabilimenti di Constellium e Novelis, importanti datori di lavoro nel cantone. Le Temps parla oggi di giganti con i piedi nell'acqua.

Le due aziende, specializzate nel riciclaggio e nella fabbricazione di prodotti in alluminio, impiegano 1200 persone in Vallese, ricorda la testata.

In totale l'allagamento della zona industriale di Sierre-Chippis interessa oltre 2000 persone che lavorano sul posto, ha indicato il consigliere di stato Christophe Darbellay – responsabile del dipartimento dell'economia e della formazione – in dichiarazioni riportate dal quotidiano.

«Saremo il più pragmatici e solidali possibile per salvare questo sito industriale»

L'acqua ha comunque causato danni anche a numerose altre realtà, come per esempio all'emittente televisiva Canal9 e all'unità locale della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO).

È ancora troppo presto per valutare i danni alle strutture industriali o per fornire stime sulla ripresa dell'attività, fa sapere Darbellay. Le imprese Constellium e Novelis hanno però già chiesto il lavoro ridotto per le loro maestranze.

«Come nel caso del crollo del tunnel che porta a La Tzoumaz dobbiamo lavorare con il diritto d'urgenza», argomenta il consigliere di Stato del Centro. «Saremo il più pragmatici e solidali possibile per salvare questo sito industriale».

Gli stabilimenti in questione sono importanti per entrambi i gruppi: Constellium lavora per il settore ferroviario, Novelis per il comparto automobilistico. In entrambi i casi si tratta di industrie che forniscono i loro prodotti in tempi ridottissimi: «è quindi importante poter inviare segnali in tempi brevi», afferma il 53enne.

Secondo l'ex presidente del Partito popolare democratico svizzero (oggi Centro) è necessario un lavoro a lungo termine per rendere il Rodano più sicuro nella zona in questione.

hm, ats