USA Si apre l'era Elon Musk, Twitter dice addio a Wall Street

SDA

28.10.2022 - 19:09

«L'uccellino è libero». Si apre così l'era Elon Musk a Twitter. Il miliardario ha chiuso l'accordo da 44 miliardi di dollari per comprare la società che cinguetta, mettendo fine a una delle saghe di più alto profilo per l'acquisizione di una società.

Questa immagine tratta dalla pagina Twitter di Elon Musk mostra il magnate che entra nel quartier generale di Twitter portando un lavandino nell'atrio mercoledì 26 ottobre 2022 a San Francisco. Musk ha pubblicato mercoledì un video che lo ritrae mentre entra nella sede di Twitter in vista della scadenza di venerdì per chiudere l'accordo da 44 miliardi di dollari per l'acquisto dell'azienda.
Questa immagine tratta dalla pagina Twitter di Elon Musk mostra il magnate che entra nel quartier generale di Twitter portando un lavandino nell'atrio mercoledì 26 ottobre 2022 a San Francisco. Musk ha pubblicato mercoledì un video che lo ritrae mentre entra nella sede di Twitter in vista della scadenza di venerdì per chiudere l'accordo da 44 miliardi di dollari per l'acquisto dell'azienda.
KEYSTONE

Con l'intesa finalizzata in tasca Musk ha cacciato subito quattro manager, fra i quali l'amministratore delegato Parag Agrawal e il chief financial officer Ned Segal. E depositato alla Sec la richiesta per rimuovere i titoli Twitter da Wall Street, spianando così la strada per l'agognato delisting già dall'8 novembre.

Lontano dai riflettori della Borsa di New York, il «Chief Twit» – come si descrive Musk sul social – ritiene di poter snellire e rilanciare la piattaforma. Inizialmente lo stesso patron di Tesla potrebbe assumerne la guida, almeno temporaneamente.

E proprio questo sembra preoccupare molti: sotto il comando di Musk, «assolutista della libertà di parola», come si è definito, Twitter potrebbe riammettere Donald Trump, cacciato dalla precedente gestione dopo l'assalto al Congresso americano del 2021.

I complimenti di Trump e Medvedev

L'ex presidente non a caso si dice «molto contento» che Twitter sia ora in «mani sane e non sia più guidata da lunatici e maniaci della sinistra radicale. Twitter – aggiunge – deve ora lavorare sodo per liberarsi dei bot e degli account falsi. Sarà più piccola ma sarà migliore. A me piace Truth», conclude l'ex presidente.

A complimentarsi con Musk per l'acquisizione è anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev: «Buona fortuna per superare i pregiudizi politici e la dittatura ideologica su Twitter. E abbandona l'attività di Starlink in Ucraina».

L'Europa è meno euforica

In Europa l'attenzione è alta: «l'uccellino volerà secondo le nostre regole», cinguetta il commissario al mercato interno Thierry Breton rivolgendosi a Musk e alla frase «l'uccellino è libero».

Cauta anche la Germania, con Berlino che si impegna a valutare da vicino l'evoluzione di Twitter e in seguito decidere se mantenere o meno i suoi account pubblici sulla piattaforma.

Una strana acquisizione

L'acquisizione agita anche gli Stati Uniti, e non solo per le modalità controverse con cui è avvenuta. L'operazione, notano alcuni, è infatti sui generis: non si tratta della società di un miliardario che acquista un'azienda. In questo caso è l'uomo più ricco del mondo ad acquistare in prima persona un'impresa che usano regolarmente 240 milioni di persone al mondo.

E anche se ha altri investitori Musk ha l'assoluto controllo della piattaforma. Insomma una transazione strana anche per gli standard della Silicon Valley, dalla quale Musk ha preso le distanze trasferendosi in Texas.

Non si sa nulla della strategia di Musk

L'operazione è un «pericolo per tutti», potrebbe causare «danni irreparabili», è l'allarme lanciato dal «Stop the Deal Coalition», un consorzio internazionale di organizzazioni di attivisti di sinistra.

Per ora Musk non ha spiegato pubblicamente nel dettaglio la sua strategia: ha smentito i rumors per i quali sarebbe sua intenzione ridurre la forza lavoro del 75%, ha detto agli inserzionisti di non voler che Twitter diventi un «inferno» per tutti e di tutti contro tutti.

Ma nulla di chiaro su come la piattaforma di muoverà sui discorsi di odio, sull'incitamento alla violenza e su, in generale, la moderazione dei contenuti.

Musk resta fiducioso

Incertezze che pesano sui titoli Tesla: in una seduta di rialzi a Wall Street perdono lo 0,10%, mostrando il nervosismo degli investitori davanti alla possibilità che Musk possa distrarsi dal suo gioiello per Twitter e soprattutto vendere altri titoli per finanziare e sostenere l'acquisizione.

I listini americani avanzano decisi nonostante la delusione di Amazon, le cui stime sui ricavi per il trimestre in corso sono risultate sotto le attese degli analisti facendo crollare il titolo e scivolare il colosso fuori dall'olimpo delle società che valgono più di 1'000 miliardi.

Nulla sembra però intaccare la fiducia di Musk. «Lasciamo che i bei tempi arrivino», per dirla con le sue parole.