Conflitti e mercati Ucraina: SIX, conflitto porta a impennata del volume scambi

ns

9.3.2022 - 09:49

L'impennata di scambi alla borsa svizzera era già avvenuta nel 2020 durante la pandemia da coronavirus, con picchi e volumi storicamente elevati.
L'impennata di scambi alla borsa svizzera era già avvenuta nel 2020 durante la pandemia da coronavirus, con picchi e volumi storicamente elevati.
Keystone

Dall'inizio della guerra in Ucraina, il gestore della borsa svizzera SIX ha registrato un'impennata dei volumi di scambio.

Più i mercati si innervosiscono, più c'è volatilità, e l'attività aumenta, indica il direttore finanziario (CFO) Daniel Schmucki all'agenzia di stampa finanziaria AWP.

È un fenomeno che «abbiamo già sperimentato nel 2020 durante la pandemia da coronavirus, con picchi e volumi storicamente elevati. È un test delle nostre capacità», dice il manager. Dopo un'attività eccezionale sui mercati finanziari due anni fa, la situazione si è normalizzata nel 2021, afferma dal canto suo il gruppo finanziario zurighese, che ha pubblicato oggi i risultati annuali.

I mercati azionari mondiali sono attualmente sotto pressione a causa dell'invasione russa dell'Ucraina e a breve termine gli effetti saranno negativi. L'incognita principale è sapere se ci sarà stagflazione (situazione di un'economia che soffre contemporaneamente di un'elevata inflazione e di una crescita bassa o nulla della produzione). Se l'economia non cresce e simultaneamente l'inflazione è forte, questo avrà un effetto negativo a medio e lungo termine. L'indice di riferimento svizzero SMI ha perso massicciamente di valore da quando la Russia ha invaso l'Ucraina.

L'attuale ambiente incerto non è favorevole alle introduzioni in borsa (offerte pubbliche iniziali, IPO), nota Schmucki, che non è in grado di dire se queste siano state rinviate a causa dell'instabilità che prevale da mesi.

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