Previsioni congiunturali La Seco vede una crescita debole nel 2024, moderato dinamismo nel 2025. E l'inflazione?

hm, ats

19.9.2024 - 11:00

L'espansione economica sarà debole, perlomeno nell'anno in corso.
L'espansione economica sarà debole, perlomeno nell'anno in corso.
Keystone

La crescita economica nel 2024 sarà sensibilmente inferiore alla media pluriennale, per poi accelerare moderatamente nel 2025: è questa, in estrema sintesi, la previsione della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) riguardo alla congiuntura elvetica del biennio.

Il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe salire dell'1,6% l'anno in corso e dell'1,2% nei dodici mesi successivi, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dagli economisti della Confederazione.

Quelli indicati sono però i dati lordi: corretto dall'impatto degli eventi sportivi, che incidono sensibilmente perché in Svizzera hanno sede le ricchissime federazioni internazionali che incamerano miliardi con i diritti di diffusioni dei loro tornei, il Pil progredirà dell'1,2% nel 2024 e dell'1,6% nel 2025.

Le indicazioni relative a quest'anno ricalcano perfettamente quelle della precedente valutazione, che risale a giugno. Le stime riguardo ai dodici mesi successivi sono invece lievemente cambiate: erano infatti dell'1,3% (lordo) e dell'1,7% (senza eventi sportivi).

Cosa farà l'inflazione?

La stima sull'inflazione viene invece corretta al ribasso: l'aumento dei prezzi si attesterà all'1,2% nel 2024 e allo 0,7% nel 2025 (contro 1,4% e 1,1% pronosticati tre mesi or sono); il tasso di disoccupazione sarà rispettivamente al 2,4% e al 2,6% (previsioni confermate).

Nel secondo trimestre del 2024 il Pil della Svizzera è cresciuto notevolmente, sostenuto principalmente dal comparto chimico-farmaceutico e dalle forti esportazioni di beni, rilevano gli specialisti della Seco. Ciò ha contrastato però con il debole sviluppo del resto del settore industriale e della domanda interna.

Cosa pesa di più nello sguardo al futuro?

Secondo gli indicatori attualmente disponibili nei prossimi mesi l'economia si espanderà solo moderatamente. Per l'anno prossimo si prevede che specialmente i paesi europei si riprenderanno gradualmente dall'attuale fase di debolezza: di conseguenza anche l'export e gli investimenti elvetici dovrebbero riacquistare slancio.

Secondo la Seco permangono peraltro numerosi rischi, a partire da quelli geopolitici: soprattutto in relazione ai conflitti armati in Medio Oriente e in Ucraina, che potrebbero comportare un forte rincaro delle materie prime e dei costi di trasporto, con conseguenze dirette sull'inflazione.

Vi sono poi le incognite della congiuntura mondiale: un andamento più debole della domanda internazionale avrebbe giocoforza un impatto sull'attività economica nella Confederazione.

Non da ultimo: se i vari rischi si dovessero concretizzare bisognerebbe aspettarsi una pressione al rialzo del franco svizzero.

hm, ats