Penuria di infermieri Ospedale: chi è flessibile guadagna di più, premiato il nuovo modello

hm, ats

11.11.2024 - 12:01

Il lavoro infermieristico può incidere pesantemente sulla vita famigliare.
Il lavoro infermieristico può incidere pesantemente sulla vita famigliare.
Keystone

Nuove idee contro la penuria di personale sanitario: all'ospedale zurighese di Bülach chi è flessibile in materia di orari e giorni di impiego guadagna di più.

Un modello di successo che ha ricevuto un premio e che è stato ispirato da quello in uso in un ristorante autostradale, riferisce oggi la Neue Zürcher Zeitung (NZZ).

I dipendenti possono scegliere fra Fix, Flex e Superflex. I lavoratori del livello Fix vengono impiegati solo con orari fissi e non devono essere attivi di notte; in cambio, ricevono il solito stipendio base. I Superflex ottengono per contro un bonus mensile di 350 franchi in aggiunta al salario: devono però fare turni di notte ed essere pronti a essere attivati a breve almeno 18 volte l'anno. Flex si colloca all'incirca a metà fra le altre due varianti. Gli infermieri possono cambiare fascia dopo tre mesi.

La novità è stata introdotta da Manuel Portmann, dal 2022 responsabile delle risorse umane presso il nosocomio. L'idea è nata sulla base della sua esperienza quando, negli anni Novanta, aveva lavorato nell'area di servizio autostradale Glarnerland, nel canton Glarona. La struttura offriva cucina aperta dalle 05.00 a mezzanotte e l'afflusso di visitatori era molto variabile, anche in relazione alla meteo. Decenni dopo il manager ha pensato che la situazione in ospedale è simile, con turni e interventi imprevedibili. Allora perché non adattare il modello della ristorazione?

«Quando ho proposto l'idea a Bülach tutti hanno hanno reagito dicendo 'non siamo un ristorante autostradale'». Alla fine, però, il dirigente è riuscito a convincere la responsabile degli infermieri a fare un tentativo. Hanno perfezionato il loro piano e organizzato riunioni congiunte con il personale, che ha potuto contribuire con i propri suggerimenti.

Nell'aprile 2023 è stato introdotto il nuovo approccio e nel frattempo i dati mostrano che si è rivelato un successo. La fluttuazione del personale è diminuita del 30%, le assenze per malattia sono scese del 20% e soprattutto l'ospedale non ha quasi più bisogno di personale temporaneo per incarichi di impieghi durata, cosa che è sempre onerosa: nel 2022 vi erano stati 856 impieghi di tal tipo, nell'anno in corso ne sono stati assegnati finora appena 14.

Il nuovo modello sta quindi dando i suoi frutti anche dal punto di vista finanziario: sebbene i bonus siano costati 900'000 franchi è stato possibile risparmiare 1,1 milioni di franchi solo sul personale temporaneo. Inoltre la soddisfazione dei dipendenti è aumentata, afferma Portmann, e le assunzioni stanno diventando più facili. Specialisti che non volevano più lavorare nel settore infermieristico a causa dei turni sono addirittura tornati.

Sempre secondo il manager chi riceve solo il salario di base non è invidioso nei confronti di coloro che ottengono un bonus. Al contrario, «molti attivi al livello fisso sono sollevati, perché non devono più sentirsi in colpa se, ad esempio, non possono sostituire i colleghi per motivi familiari».

L'idea è valsa all'ospedale il premio Swiss HR Award 2024, un riconoscimento per l'attività nel settore delle risorse umane. E il suo successo non è passato inosservato: Portmann dice di essere stato contatto da diversi ospedali, ma anche da aziende di rami differenti, come le FFS.

Il modello di Bülach è ben accolto anche dall'Associazione degli infermieri di Zurigo. Il direttore Kuno Betschart afferma: «Se ci si occupa bene del proprio personale, non è necessario continuare a cercarne di nuovo». Certo, la situazione finanziaria degli ospedali è difficile, «ma allora bisogna essere creativi», spiega in dichiarazioni alla NZZ. «A nostro avviso è importante che coloro che sono particolarmente flessibili siano anche remunerati di conseguenza».

Portmann è felice che la sua idea sia stata accolta così bene. «Il modello funziona perfettamente per noi, ma quello che facciamo non funziona necessariamente ovunque», avverte comunque. Il dirigente invita a sperimentare per contrastare la carenza di manodopera qualificata: a suo avviso questo richiede però libertà. «È importante che gli ospedali non siano limitati da un numero ancora maggiore di normative, per quanto ben intenzionate esse possano essere», conclude.

hm, ats