Colosso alimentare La decisione di cambiare il CEO di Nestlé sarebbe maturata nel tempo

bt, ats

25.8.2024 - 11:25

Il presidente del cda del colosso alimentare Paul Bulcke.
Il presidente del cda del colosso alimentare Paul Bulcke.
Keystone

L'avvicendamento a sorpresa ai vertici di Nestlé, con Laurent Freixe che da settembre sostituirà Mark Schneider nella funzione di CEO, non è stato deciso all'improvviso.

I disaccordi covavano da qualche tempo e la situazione è peggiorata, ha spiegato oggi in un'intervista il presidente del consiglio d'amministrazione Paul Bulcke, secondo cui il nuovo numero uno non è una soluzione transitoria.

L'annuncio del cambio ai vertici del colosso alimentare vodese è giunto come un fulmine a ciel sereno giovedì, una volta chiuso il mercato. Ma, si legge sull'edizione odierna del domenicale «NZZ am Sonntag», i malumori ai piani alti erano iniziati già lo scorso autunno.

Molti fattori hanno giocato un ruolo da entrambe le parti, ha dichiarato al giornale svizzero-tedesco Bulcke. Tra questi, assicura il manager nato in Belgio, non vi è però il corso dell'azione della multinazionale romanda, sceso recentemente sotto la soglia dei 90 franchi per la prima volta dal 2019.

Qualità necessarie per guidare l'azienda nel futuro

Il presidente dell'organo di sorveglianza ha giustificato la mossa con una combinazione di qualità necessarie per guidare l'azienda nel futuro. Queste includono una «direzione strategica convincente», che sia compresa sia internamente sia esternamente. È inoltre necessaria una «passione per i nostri marchi, per il marketing e per i consumatori», ha aggiunto.

Tutte caratteristiche che, stando a Bulcke, Freixe possiede. Il nuovo CEO non è una soluzione transitoria, garantisce l'uomo a capo del cda, anche perché queste «non sono mai buone». Grazie ai suoi 16 anni di esperienza nel management del gruppo, il 62enne sarà operativo e pienamente responsabile sin dal primo minuto, evidenzia.

Bulcke ha anche rivelato che Nestlé vuole mantenere la divisione sanitaria, sviluppata da Schneider. «L'azienda si è avventurata in terreni inesplorati in questo settore», fa notare. In ogni caso, ci si concentrerà principalmente su marchi e prodotti faro.

Interrogato sul suo futuro in seno al gigante di Vevey, Bulcke, che compirà 70 anni fra un paio di settimane, ha affermato che intende restare il più possibile, finché sarà utile. «In caso contrario, me ne andrò», ha promesso.

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