Petrolio ed elettricità L'Agenzia internazionale per l'energia: «Nella seconda metà anni Venti ribasso prezzi»

SDA

16.10.2024 - 12:00

L'Agenzia internazionale dell'energia è stata fondata nel 1974 sulla scia dello shock petrolifero.
L'Agenzia internazionale dell'energia è stata fondata nel 1974 sulla scia dello shock petrolifero.
Keystone

«Nella seconda metà degli anni Venti» è probabile che si assisterà a una «pressione al ribasso sui prezzi dell'energia», a causa di «una più ampia disponibilità di petrolio e gas naturale liquefatto» e a un «eccesso di capacità manifatturiera per alcune tecnologie».

Ma questo dipenderà anche «da come si evolveranno le tensioni geopolitiche»: lo scrive l'Agenzia internazionale per l'energia nel suo rapporto annuale World Energy Outlook.

La domanda di elettricità aumenterà ancora nei prossimi anni, dopo che nell'ultimo decennio l'uso di corrente elettrica è cresciuto ad un tasso doppio rispetto alla domanda complessiva di energia, affermano gli esperti dell'organizzazione di Parigi.

Due terzi della crescita della domanda di elettricità in questo periodo è venuto dalla Cina. E questo aumento accelererà ulteriormente nei prossimi anni. Nello scenario delle politiche attuali, verrà aggiunta ogni anno alla domanda globale l'equivalente della domanda attuale del Giappone. Ma in uno scenario che punta agli obiettivi globali di zero emissioni, l'aumento sarebbe ancora più rapido.

Per ogni dollaro speso sulle fonti rinnovabili, solo 60 centesimi sono spesi sulle reti e gli accumuli. Ma la decarbonizzazione del settore energetico richiede che il rapporto fra gli investimenti in rinnovabili e quelli in reti ed accumuli sia di 1 a 1, scrive ancora l'Iea.

Nnonostante la spinta crescente alla transizione verso l'energia pulita, il mondo è ancora lontano dall'essere in linea con i suoi obiettivi di zero emissioni. In alcune regioni del mondo, gli alti costi finanziari e i rischi progettuali stanno limitando la diffusione di tecnologie di energia pulita a costi competitivi, proprio dove sono maggiormente necessarie. Questo è vero soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove queste tecnologie possono dare i maggiori risultati in termini di sviluppo sostenibile e riduzione delle emissioni.

Nel frattempo la mancanza di accesso all'energia rimane la maggiore disuguaglianza nel sistema energetico attuale. Ci sono 750 milioni di persone, prevalentemente nell'Africa sub-sahariana, senza accesso all'elettricità, e oltre 2 miliardi senza combustibili puliti per cucinare.

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