Banca in difficoltà Credit Suisse: via libera all'aumento di capitale, ma crolla in borsa

hm, ats

23.11.2022 - 11:36

La banca ha continuato a subire deflussi di capitali di clienti anche nel quarto trimestre.
La banca ha continuato a subire deflussi di capitali di clienti anche nel quarto trimestre.
Keystone

Boccata d'ossigeno per Credit Suisse (CS): l'assemblea straordinaria degli azionisti ha oggi approvato un aumento di capitale di 4 miliardi di franchi.

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Via libera anche all'entrata di Saudi National Bank (SNB), l'istituto saudita che diventa il nuovo principale azionista della grande banca da oggi ulteriormente un po' meno elvetica. Intanto però in borsa il titolo perde il 5%, dopo l'annuncio di una possibile perdita di 1,5 miliardi di franchi nel quarto trimestre.

L'aumento di capitale in due fasi proposto dal consiglio di amministrazione è stato approvato con oltre il 90% dei voti. L'assemblea si è tenuta presso la sede centrale della società a Zurigo e si è svolta senza la presenza di persona degli azionisti. Non è nemmeno stata trasmessa online.

Le decisioni odierne permettono a SNB – la più grande banca del mondo arabo – di assumere una quota importante di Credit Suisse, come annunciato a inizio ottobre. L'impresa di Riyadh punta a un controllo del 9,9% della banca. I sauditi si erano impegnati in anticipo ad acquistare le nuove azioni al prezzo di 3,82 franchi, mentre gli altri fondi dovranno provenire dagli azionisti esistenti, che riceveranno ora diritti di sottoscrizione per l'acquisto di nuovi titoli CS. Le condizioni esatte saranno annunciate domani.

Credit Suisse necessita di nuovi capitali per finanziare la profonda ristrutturazione presentata a fine ottobre. Allo stesso tempo la banca continua a rimanere in gravi difficoltà: stamani ha annunciato che nel quarto trimestre potrebbe subire una perdita ante imposte di 1,5 miliardi di franchi. Si tratterebbe del quinto trimestre in rosso consecutivo. I clienti stanno intanto partendo a frotte: l'istituto registra massicci deflussi di capitali.

L'avvertimento sugli utili non è stato per nulla gradito dal mercato: in mattinata in borsa il titolo è arrivato a perdere sino al 6%, per poi stabilizzarsi su una contrazione del 5%. Il valore CS, che era tornato sotto i 4 franchi lunedì, ha toccato oggi un minimo a 3,62 centesimi, un corso solo poco più in alto del punto più basso di tutti i tempi, i 3,52 franchi raggiunti (in giornata) lo scorso 3 ottobre. La performance attuale da inizio 2022 rimane così da dimenticare: -57%.

Come si ricorderà la banca è stata scossa da ripetute disavventure: in particolare il fallimento nel marzo 2021 della società finanziaria britannica Greensill Capital, in cui erano stati impegnati 10 miliardi di dollari attraverso quattro fondi, e l'implosione – nello stesso mese del medesimo anno – di Archegos Capital Management, il family office (cioè una società che gestisce uno o più patrimoni familiari) di un finanziere newyorkese di origine coreana, che è costata circa 5 miliardi di dollari a CS.

Per far fronte alla situazione i vertici il 27 ottobre hanno annunciato un importante piano di risanamento che comprende una ristrutturazione – definita radicale – della sua divisione investment banking e il taglio di 9000 posti di lavoro entro il 2025: di questi quasi 2000 spariranno in Svizzera, 540 dei quali entro Natale.