Esercizio 2022 Nonostante le vendite in crescita, Alcon riduce gli obiettivi

hm, ats

16.11.2022 - 11:01

Alcon è una realtà conosciuta a livello mondiale.
Alcon è una realtà conosciuta a livello mondiale.
Keystone

Alcon vede aumentare le vendite e l'utile netto, ma nel contempo riduce gli obiettivi per l'insieme dell'esercizio 2022. La borsa ha reagito bene.

Stando ai dati diffusi nella tarda serata di ieri, nel terzo trimestre il gruppo farmaceutico elvetico-americano specializzato nei prodotti per la cura degli occhi ha visto il fatturato attestarsi a 2,1 miliardi di dollari (2,0 miliardi di franchi), il 2% in più dello stesso periodo del 2021.

Il risultato netto ha fatto un balzo da 2 a 116 milioni di dollari, una progressione che la dirigenza spiega però con un effetto contabile: nello stesso periodo dell'anno scorso Alcon aveva infatti proceduto a incisivi ammortamenti.

«I risultati del terzo trimestre riflettono la continua e forte performance operativa dell'azienda in un contesto macroeconomico estremamente difficile», afferma il presidente della direzione David Endicott, citato in un comunicato. «La domanda dei nostri prodotti è stata robusta».

I vertici sono però un po' meno positivi riguardo al futuro: per l'insieme dell'anno prevedono ora un giro d'affari di 8,5-8,7 miliardi di dollari (in precedenza: 8,6-8,8 miliardi di dollari). L'utile per azione è ancora pronosticato a 2,20-2,25 dollari USA.

Il gruppo ha comunicato i suoi dati – sostanzialmente in linea con le aspettative degli analisti – fra la chiusura della borsa di New York e quella di Zurigo, i due mercati su cui è quotato. In Svizzera il titolo Alcon figura fra i 20 compresi nell'SMI, il listino principale. In apertura oggi è arrivato a guadagnare quasi il 3%; dall'inizio dell'anno la performance è del -25%.

Fondata nel 1945 in Texas, Alcon è stata dal 1977 proprietà di Nestlé, ma è poi passata gradualmente – fino al 2010 – nella sfera di Novartis: per assumerne il controllo la società renana aveva complessivamente pagato circa 50 miliardi di dollari. È poi seguita una ristrutturazione e nel 2019 il comparto è stato scorporato e quotato in borsa. Oggi l'azienda – il cui nome deriva dalla combinazione delle prime lettere dei cognomi dei due fondatori, i farmacisti Robert Alexander e William Conner – vende i suoi prodotti oftalmici a oltre 260 milioni di persone in 140 paesi. L'organico comprende 24'000 dipendenti.

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