Gran Bretagna Boris Johnson invoca un referendum per uscire dalla convenzione dei diritti umani

SDA

4.10.2024 - 14:28

L'ex primo ministro inglese Minister Boris Johnson ha appena pubblicato di memorie dal titolo «Unleashed» (sciolto, in italiano). 
L'ex primo ministro inglese Minister Boris Johnson ha appena pubblicato di memorie dal titolo «Unleashed» (sciolto, in italiano). 
KEYSTONE

Boris Johnson è favorevole a un referendum per lasciare decidere al popolo britannico se il Regno Unito del dopo Brexit debba uscire o meno dalla Convenzione europea dei diritti umani.

L'isola continua ad aderire al trattato della Convenzione europea dei diritti umani, in quanto Paese membro del Consiglio d'Europa (organismo che include anche Stati extra Ue) e che lo rende soggetto, su temi come i ricorsi in materia d'immigrazione, ai verdetti della Corte europea dei diritti dell'uomo.

L'ex premier conservatore – che sta promuovendo l'uscita di una libro di memorie sui suoi anni di governo intitolato 'Unleashed' e che resta popolare, malgrado gli scandali e l'uscita di scena dalla politica, nella base militante Tory – lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi dal Daily Telegraph.

«Sono favorevole», ha tagliato corto Boris Johnson rispondendo a una domanda su un'ipotesi referendaria, aggiungendo di ritenere che l'applicazione della Corte di Strasburgo dei principi previsti da questo Trattato sia divenuta nel tempo «più avventurista» e tenda a sovrapporsi «alla giurisdizione nazionale».

«Credo ci siano molte ragioni per sostenere un referendum e una discussione popolare appropriati», ha poi insistito, dichiarandosi «non certo che le stesse tutele» sui diritti umani nel Regno «non possano essere garantite alla gente in altri modi».

La questione è al centro della corsa per la successione a Rishi Sunak come leader del Partito conservatore, dopo la disfatta elettorale del 4 luglio, poiché vari esponenti Tory accusano la Corte europea d'aver ostacolato l'attuazione del controverso piano sul trasferimento in Ruanda a scopo dissuasivo di quote di richiedenti asilo sbarcati illegalmente sull'isola.

Solo uno dei quattro candidati alla leadership rimasti in corsa, il falco della destra interna anti-immigrazione Robert Jenrick, già ministro degli Affari Regionali nel gabinetto Johnson, ha peraltro proposto esplicitamente nel proprio programma l'uscita tout court di Londra dalla Convenzione sui diritti dell'uomo.

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