Jannik Sinner ha raccontato la sofferenza vissuta per la vicenda del doping, affidandosi al sostegno del suo coach Darren Cahill mentre attende il verdetto del TAS.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Jannik Sinner ha descritto il momento di shock provato dopo aver appreso della positività al doping.
- Il tennista ha attraversato un periodo difficile, segnato da solitudine e difficoltà a concentrarsi in campo.
- Sostenuto dal coach Cahill, Sinner ora si mantiene concentrato in attesa della decisione del TAS, rimanendo fiducioso nella propria innocenza.
Jannik Sinner ha condiviso il tormento vissuto per la questione del doping legata al «Clostebol», pomata per la quale è ancora pendente il ricorso della Wada contro la sua assoluzione. In un'intervista a «Esquire UK», l'atleta azzurro ha ricordato il momento in cui ha appreso della positività da una telefonata del suo manager Alex Vittur.
Inizialmente non ha compreso subito la gravità della situazione, pensando che Vittur si riferisse a un atteggiamento positivo; solo dopo si è reso conto che si trattava di doping. Il tennista ha descritto quel momento come un «buio totale», sentendosi completamente spaesato e incredulo.
Da allora, Sinner ha attraversato un periodo difficile, caratterizzato da solitudine e notti insonni. L'altoatesino ha raccontato come fosse impossibile parlare dell'accaduto e sfogarsi, il che ha influenzato profondamente le sue prestazioni in campo, con particolare intensità durante il torneo di Wimbledon.
Il dubbio su come il pubblico e i colleghi potessero percepirlo lo ha accompagnato anche nei successivi appuntamenti, come a Cincinnati, dove ha iniziato a rendersi conto di chi fossero i suoi veri amici.
A sostenerlo in questo percorso c'è stato e c'è tuttora il suo coach Darren Cahill, che ha lodato la determinazione di Sinner, definendolo un leader forte e ispiratore. L'australiano ha ricordato che la sostanza trovata nelle urine del tennista non influisce sulle prestazioni, confermando che si è trattato di un errore del suo vecchio team, senza alcuna colpa da parte del giovane italiano.
Mentre attendono la decisione del TAS, Cahill ha sottolineato l’importanza di mantenere il focus sul lavoro quotidiano, qualunque sia il risultato, per supportare Sinner e preservare la sua serenità: il campo da tennis, per lui, rimane un rifugio sicuro.
Nel frattempo il 23enne scenderà in campo martedì sera contro Taylor Fritz nella seconda partita delle ATP Finals di Torino.