Boris Becker esprime preoccupazione per il futuro di Novak Djokovic, mentre elogia la rapida ascesa di Jannik Sinner, che siede sul trono del tennis mondiale.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Boris Becker ha commentato l'uscita di Djokovic dal Roland Garros, causata da un fastidioso infortunio al ginocchio. Aveva già mostrato segni di problemi durante il match contro Cerundolo.
- Nel frattempo il serbo sembra sia già stato operato all'articolazione ferita, e potrebbe rientrare in tempo per il torneo olimpico.
- Analizzando il futuro del tennis, Becker ha elogiato Jannik Sinner per il raggiungimento della vetta mondiale, individuando in Carlos Alcaraz il vero rivale del giovane italiano.
- Venerdì in semifinale del Roland Garros saranno proprio le due giovani stelle del tennis ad affrontarsi per un posto nella finalissima.
«È una brutta notizia per tutti i fan di Djokovic e io sono uno di loro. Si poteva intuirlo dopo il match giocato contro Cerundolo, alla fine zoppicava. Gli antidolorifici gli hanno facilitato il quinto set, ma lui aveva già sentito al termine del match come sarebbe stata la mattina dopo», così si è espresso Boris Becker ai microfoni di Eurosport, commentando l'uscita di scena dal Roland Garros del suo ex assistito Novak Djokovic.
Il serbo, già parso in difficoltà nella sua ultima partita giocata lunedì sera e vinta in rimonta contro l'argentino Francisco Cerúndolo, ha comunicato nella giornata di martedì di doversi fermare a causa di un fastidioso infortunio al ginocchio.
Djokovic già operato?
«Ha già avuto problemi all'articolazione dell'arto inferiore nel corso degli ultimi tornei, ma non ne ha mai parlato. Questo momento è ovviamente molto amaro per lui».
«Gli auguro una pronta guarigione affinché sia di nuovo in forma per la stagione sull'erba. È un infortunio grave e non scomparirà domani. Questo mi lascia un po' senza parole», ha proseguito l'ex tennista tedesco parlando del ginocchio di Djokovic.
Guardando al prossimo futuro le previsioni di Becker non sono molto positive, anzi. «Hai bisogno delle ginocchia per giocare sull'erba, scivoli continuamente. Una lesione del menisco mediale è una lesione grave».
Come ha riportato il giornalista Sasa Ozmo sul giornale serbo «Sportklub», Djokovic si sarebbe già sottoposto a un intervento in artroscopia, il quale avrebbe rivelato che la lesione al menisco del ginocchio destro sarebbe grave, ma risolvere il problema non richiederebbe una riabilitazione molto lunga.
Per l'atleta di Belgrado il recupero dovrebbe durare circa tre settimane, ma ciò dipenderà da diversi fattori, cioè da come procederà la riabilitazione e come risponderà il fisico.
Il torneo di Wimbledon sembra dunque decisamente a rischio mentre il torneo olimpico, che quest'anno sarà giocato sulla terra rossa di Parigi, rimarrebbe nel mirino.
«Sinner numero 1? Non è una sorpresa»
Sulle pagine de «La Gazzetta dello Sport» l'ex allenatore di Djokovic - i due avevano lavorato assieme fra il 2013 e il 2016 mettendo in bacheca 6 Slam e 14 Masters 1000 - ha invece analizzato lo sviluppo del tennis, con i «vecchi» mostri sacri che pian piano stanno lasciando la scena ai giovani.
Con l'uscita di scena prematura del serbo e l'eccellente percorso al torneo parigino, Jannik Sinner - vincente martedì ai quarti contro Grigor Dimitrov col punteggio di 2-6 4-6 6-7 - è già sicuro che dalla prossima settimana strapperà lo scettro del tennis mondiale dalle mani di Nole.
«Jannik Sinner numero uno a 22 anni? È un bel record! Però evitiamo di fare paragoni, quanti ci sono riusciti nella storia? Per restare lì, in quel club esclusivo, devi essere davvero unico e speciale», ha continuato il 56enne.
«L'italiano è arrivato in cima alla classifica del tennis mondiale, e non è affatto una sorpresa, Jannik ha una mentalità forte e impara velocemente come tutti i grandi campioni, penso al diritto e al rovescio, al servizio, ecc. ».
«Il vero rivale di Sinner è Alcaraz non Djokovic»
«Il vero rivale di Sinner è Carlos Alcaraz, non Djokovic. Possono disturbarlo Zverev e Tsitsipas, lo stesso Rune, anche se deve giocare meglio. Non il serbo», ha poi puntualizzato bum bum Becker.
Coincidenza vuole che venerdì, in semifinale del Roland Garros, saranno proprio i due giovani rampanti del circuito a doversi sfidare ancora una volta l'uno contro l'altro: l'italiano contro lo spagnolo.
Sino a ora negli otto precedenti i due tennisti si sono spartiti le vittorie in egual misura: 4-4. Nel 2023 Sinner aveva vinto due dei tre duelli disputati, però l'ultimo scontro diretto - risalente allo scorso mese di febbraio al Master 1000 di Indian Wells - è andato ad Alcaraz.
«Jannik può vincere anche a Parigi...»
«Prima del torneo non pensavo che Sinner avesse le carte in regola per vincere a Parigi, era anche acciaccato. Adesso invece sta bene, come Alcaraz. E pure gli altri. Saranno decisivi i dettagli», ha infine concluso - rimanendo generico - il tedesco.
La semifinale di venerdì è dunque più che mai lanciata, mentre si attendono precisazioni sullo stato di salute dell'ormai ex numero uno.