Roger Federer dice di non poter immaginare di giocare in uno stadio vuoto e ha proposto una soluzione per rispettare le esigenze di distanziamento sociale.
Il tennis dei campionissimi è fermo da mesi e poco si sa su quando potrebbe riprendere. Il calcio ha iniziato in Germania a porte chiuse, altri seguiranno a breve. La NHL di hockey sta pensando di intraprendere la stessa via, per salvare una stagione agonistica bloccata sul più bello, per tornare a far girare la macchina milionaria che la alimenta.
Il tennis sta pensando a delle soluzioni simili. Tornare a duellare a colpi di racchetta senza la cornice dei tifosi.
L'idea di Federer
Giocare senza tifosi è ovviamente possibile e potrebbe essere necessario per far riprendere i tornei dell'ATP e della WTA, ma per Roger Federer questo scenario sarebbe tutt'altro che divertente.
In un'intervista rilasciata a GloboEsporte.com, nell'ambito del suo sostegno alla campagna «Vencendo Juntos» dell'ex campione brasiliano Gustavo Kuerten per aiutare le famiglie brasiliane in difficoltà, il 20 volte campione ha proposto un'idea interessante.
«Spero davvero che il tour riprenda come prima, - ha raccontato il campionissimo di Basilea - anche se dovremo aspettare ancora un po' per tornare alla normalità».
Metà o un terzo degli spettatori
Stadi vuoti? Perchè non pensare a delle soluzioni meno drastiche.
«Non riesco a immaginare di giocare in uno stadio vuoto. Si potrebbe riempire a metà, per un terzo».
Questa è la proposta dell'ex numero 1 del tennis, di colui che da vent'anni ne è il grande ambasciatore.
Il trentottenne, che ha già espresso più volte quanto sia stato determinante il sostegno dei tifosi all'interno degli stadi per spingerlo a continuare la sua carriera, vuole vagliare tutte le possibilità per evitare che il tennis si giochi a porte chiuse, se possibile.
«Naturalmente, è possibile giocare senza un pubblico. Quando ci alleniamo, il più delle volte non c'è nessuno in giro. Ma non riesco a immaginare di vedere uno stadio vuoto. Spero che non succeda», ha detto ancora l'attuale numero 4 della classifica ATP.
Opzione Federer e problemi altri
Pensare di rispettare la distanza di sicurezza tra un posto a sedere e l'altro è certamente fattibile, rimarrebbero gli altri problemi di un torneo di grosse dimensioni, come i colli di bottiglia alle entrate, gli assembramenti sulle scale, ai bagni, ai bar... insomma, l'organizzazione per permettere anche a solo un terzo degli spettatori di affollare i posti a sedere non può che non creare più di un grattacapo.
Intanto, molti tornei, tra cui il Roland-Garros, gli US Open e il Rolex Shanghai Masters, stanno pensando di giocare a porte chiuse, se questo è l'unico modo per permettere al tennis di riprendere.
Luci e ombre sulla stagione 2020
Luci e ombre che permettono ai tennisti professionisti di nutrire la speranza di poter ritornare a giocare prima della fine del 2020, anche se alcuni tra loro, hanno già (quasi) archiviato la stagione.
Rafael Nadal ha annunciato che si sta preparando per il 2021, mentre la ex numero 1 del mondo, la francese Amélie Mauresmo ha detto che l'ATP e il WTA Tours non dovrebbero riprendere finché non si trova un vaccino e disponibile per tutti.
Tuttavia, il numero crescente di tornei dimostrativi, tra cui Exo-Tennis, UTR, Ultimate Tennis Showdown e l'Adria Tour, dimostra che giocare a porte chiuse è possibile, anche se su scala molto più ridotta rispetto all'organizzazione di un evento del Grande Slam.