Stop forzato? Sinner rischia una sospensione per doping dopo il trionfo agli Australian Open

SDA

27.1.2025 - 13:12

Jannik Sinner si fa fotografare dai fotografi dopo aver vinto gli Australian Open.
Jannik Sinner si fa fotografare dai fotografi dopo aver vinto gli Australian Open.
Keystone

Nonostante i costanti rumours su una possibile squalifica e i guai fisici, Jannik Sinner ha messo in bacheca il primo trofeo del Grande Slam della stagione. Insieme a Carlos Alcaraz, l'italiano rappresenta una nuova era nel tennis maschile.

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  • Domenica Jannik Sinner ha vinto la finale degli Australian Open di tennis contro Alexander Zverev.
  • Al termine della sfida il tedesco ha commentato: «Sinner è di gran lunga il migliore». Anche gli esperti lodano il numero 1 del mondo per la sua forza mentale.
  • Fra i molti apprezzamenti ricevuti l'atleta azzurro deve fare i conti con costanti critiche. L'altoatesino potrebbe doversi fermare a causa di una squalifica per doping.
  • Il caso sarà discusso dalla Corte Internazionale di Arbitrato per lo Sport (CAS) in aprile.

Dall'Alto Adige innevato allo stadio di San Siro, dove i tifosi milanisti gli hanno tributato una standing ovation, Jannik Sinner ha ricevuto numerosi omaggi dopo la sua vittoria a Melbourne.

La sua prestazione nella finale degli Australian Open contro Alexander Zverev è stata ancora una volta dominante. Il 23enne è attualmente al top del circuito, soprattutto per quanto riguarda le superfici dure.

«È di gran lunga il migliore», ha dovuto ammettere anche Zverev al termine della finalissima sul campo Rod Laver Arena. Dopo gli Australian Open del 2024 e gli US Open di settembre, domenica Sinner ha conquistato il suo terzo titolo del Grande Slam.

Il due volte campione degli Australian Open, ora opinionista televisivo, Jim Courier ha subito proclamato l'inizio di una nuova era: i «Nuovi Due». Si riferiva a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due giovani rampanti del tennis che nel 2024 si sono spartiti i trofei del Grande Slam.

Una forza mentale impressionante

Oltre all'eccezionale gioco di gambe e alla capacità di accelerare incredibilmente la palla - apparentemente senza grandi sforzi - l'atout che più stupisce dell'italiano è l'impressionante forza mentale.

Negli ottavi di finale contro Holger Rune ha dovuto fare i conti anche con un malessere, ma è riuscito a mantenere il sangue freddo e passare il turno in quattro set.

Nella semifinale contro Ben Shelton ha sofferto a tratti di crampi, ma ha saputo chiudere l'incontro in tre set. In finale, ha avuto una breve contrattura alla coscia nel secondo set, ma ciò non gli ha impedito di imporsi.

Sinner non ha voluto parare troppo sui suoi piccoli problemi fisici. «La pressione è maggiore in una semifinale o in una finale, ma c'è anche molta adrenalina in corpo - ha commentato dopo il trionfo - questo ti aiuta ad andare avanti».

Inoltre, l'altoatesino, che riscrive costantemente i record del tennis italiano, è stato, come spesso accade, di una classe sopraffina nei momenti importanti. Ha la capacità di rimane sempre freddo, senza diventare troppo passivo come invece succede a Zverev, attaccando invece con grande decisione.

Un imminente squalifica per doping?

La forza mentale di Sinner è evidente anche tenendo conto che riesce apparentemente a ignorare con nonchalance la spada di Damocle di una possibile squalifica per doping, che pende sulla sua testa.

Lo scorso aprile è risultato positivo a un controllo antidoping, ma è stato assolto dall'organo sanzionatorio del tennis per mancanza di colpevolezza. Tuttavia, l'Agenzia mondiale antidoping (Wada) non ha accettato tale risultato, passando il caso alla Corte arbitrale dello sport (CAS) nei prossimi mesi.

«È incredibile come Jannik Sinner sia rimasto in controllo anche dopo tutte le speculazioni su una possibile squalifica», ha commentato la leggenda del tennis tedesco Boris Becker su «Eurosport».

Sembra che solo una pausa forzata per uso di doping possa fermare la cavalcata dell'attuale numero uno al mondo, anche se «è chiaro che c'è ancora margine di miglioramento. Per esempio sull'uso della seconda di servizio, che dovrei giocare in modo più aggressivo», ha ammesso l'altoatesino.

SDA