Kyrgios non le manda a dire «Djokovic è ossessionato, vuole essere amato come Federer»

fon

17.5.2019

A Kyrgios, sinistra, non piace il comportamento di Djokovic, al centro.
A Kyrgios, sinistra, non piace il comportamento di Djokovic, al centro.
Getty - Teleclub

L'irrequieto talento australiano Nick Kyrgios, tutto genio e sregolatezza, ha apertamente criticato l'attuale numero uno mondiale Novak Djokovic.

Non è certo una sorpresa leggere un'intervista simile con protagonista Nick Kyrgios. Il «Bad Boy» di Canberra si è difatti concesso senza filtri una volta ancora. «Novak Djokovic è morbosamente ossessionato di essere amato da tutti. Vuole essere come Roger Federer», ha raccontato il tennista australiano in un'intervista rilasciata in un podcast di Ben Rothenberg, giornalista del New York Time.

«Vuole essere apprezzato così tanto che io proprio non riesco a sopportarlo. Inoltre quando vince trovo le sue esultanze davvero imbarazzanti», ha poi proseguito Kyrgios.

Il 24enne ha in seguito rincarato la dose, a proposito delle loro sfide personali. I due scontri diretti giocati sino ad ora, entrambi avvenuti nel 2017, sono stati vinti da Kyrgios: «Non è il miglior tennista di tutti i tempi, non importa quanti tornei del Grande Slam vince. Non è possibile. Non è ancora riuscito a battermi, e oltretutto se vedreste quanto poco mi alleno in confronto a lui...».

«Nadal è il mio esatto contrario»

Non corre buon sangue nemmeno sull'asse Kyrgios-Nadal. I due tennisti si sono scontrati sei volte e hanno vinte 3 sfide a testa. Secondo il numero 36 del ranking ATP il modo di comportarsi del maiorchino cambia a dipendenza dei risultati... «Quando vince Rafael Nadal è sempre gentile. Quando io l'ho battuto però è sempre stato aggressivo e non mi ha mai mostrato rispetto. E poi la gente pensa che lui ha sempre ragione, quando dice qualcosa... Nadal è il mio esatto contrario».

Per Roger Federer parole al miele

«Lui è il più grande, su questo non c'è alcun dubbio - ha spiegato Kyrgios -  Il suo talento è incredibile. I suoi movimenti, la preparazione di ogni giocata, la sua lettura del gioco... per non parlare dei risultati raggiunti su tutte le superfici. Tutti cercano di plasmare il proprio gioco guardando il suo stile, soprattutto Tsitsipas».

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