Lei, Mikaela Shiffrin, è la regina delle nevi, lui, Aleksander Aamodt Kilde e il re della discesa libera. I due sono una coppia affiatata anche fuori dalle tende del Circo Bianco. Per loro, in estate, ci sono show televisivi, premi e scatti alla moda.
Sono la coppia da sogno per eccellenza del Circo Bianco: la vincitrice della generale di Coppa del Mondo Mikaela Shiffrin e Aleksander Aamodt Kilde, secondo miglior sciatore della scorsa stagione dietro a Marco Odermatt, da due anni a questa parte dominatore della Coppa del Mondo di discesa.
Anche a luglio, quando le temperature ci portano al lago in spiaggia e gli sci sono riposti in cantina, i due non perdono occasione per apparire. Dopo una vacanza in comune, la coppietta si è spostata a Los Angeles e ha dato vita a uno spettacolo molto glamour.
Dapprima la coppia ha fatto la sua apparizione alla «Player's Night» della piattaforma online «The Players' Tribune». Le due star della neve hanno dimostrato di non essere coraggiose solo sulle piste da sci, ma anche in fatto di abbigliamento: la Shiffrin ha indossato un completo a due pezzi con pietre scintillanti, mentre il norvegese ha vestito una giacca a maniche corte, pantaloncini corti e occhiali da sole viola.
Il giorno dopo, Shiffrin e Kilde sono invece apparsi nella trasmissione del canale televisivo americano ESPN, che ha scelto gli atleti dell'anno.
Non sapendo cosa mettere per l'occasione la Shiffrin ha lasciato che fossero i suoi fan a votare quale abito avrebbe indossato. Il capo d'abbigliamenti uscito vincitore dalla votazione è stato un abito lungo glitterato a schiena libera.
La sciatrice statunitense non si è distinta solo per la moda: Mikaela Shiffrin è stata nominata sportiva dell'anno. Nel suo discorso di ringraziamento, la vincitrice della Coppa del Mondo si è espressa con la solita modestia: «Sono sopraffatta anche solo dal fatto di essere a questo evento con tutte queste stelle dello sport».
Quando poi l'americana ha parlato dei suoi record, è diventata sempre più emotiva e ha dovuto fare una pausa: «Ho la sensazione che non sia importante battere i record o stabilirne di nuovi. È importante forgiare un esempio per la prossima generazione e ispirare».